Energia_Ambiente_15 - page 69

Figura 2 -
Confronto tra diversi
tipi di incentivo per interventi
nella Pubblica Amministrazione
[Fonte: Politecnico
di Milano, 2013]
Figura 3 -
Tabella di confronto
degli incentivi per l’efficienza
energetica
[Fonte: Politecnico di Milano, 2013]
69
n.15 settembre 2014
tre diverse modalità di
accesso agli incentivi:
- domanda diretta entro
trenta giorni dal termine
di realizzazione degli
interventi;
- prenotazione degli
incentivi, ovvero si prevede
che solo le Pubbliche
Amministrazioni possano
“prenotare” l’incentivo
prima dell’effettivo inizio dei
lavori (che dovranno essere
necessariamente ultimati
entro 12 mesi dall’invio
della richiesta);
- iscrizione ai registri, una
modalità che permette di
agire anche prima di aver
effettivamente deciso e
quantificato l’intervento,
limitatamente alla
sostituzione o installazione
di un generatore a
biomassa o di una pompa
di calore con potenza
compresa tra i 500 e i
1.000kW.
L’impegno di spesa
cumulata, non superabile, è
di 900 milioni di euro annui
così suddivisi:
- 200 milioni di euro per la
pubblica Amministrazione;
- 700 milioni di euro per
gli interventi di categoria
2 allorché realizzati da
privati.
Nel 2013, primo anno
di introduzione del
meccanismo, gli accessi
al conto sono stati 3.194
per un totale di quasi 10
milioni di euro distribuiti,
poca cosa rispetto alle
aspettative iniziali e
pochissimo rispetto
all’enorme stanziamento
disponibile. Comunque è un
inizio.
A oltre un anno
dall’introduzione si può
dire che il meccanismo
è avviato, le funzionalità
indispensabili per la
gestione della procedura
completamente su internet
con accesso diretto sono
operative, comprese le
erogazioni.
Alcune operatività
minori rimangono da
implementare, ad esempio
la cessione del credito o
i cambi di titolarità di un
conto energia.
Nel secondo anno di
applicazione, ovvero quello
in corso, il meccanismo ha
già dimostrato un maggiore
successo: al 30 aprile 2014
erano già arrivate 5.450
richieste pari a 6,6 milioni
di euro di spesa cumulata
annua, un piccolo passo ma
con un enorme potenziale
di crescita se si pensa ai
900milioni di euro annui
disponibili.
Andando ad analizzare gli
importi erogati a fronte delle
richieste del 2013 si sono
avute, rispettivamente:
- 120 richieste per una
erogazione in un’unica
soluzione pari a 440 euro;
- 2.986 richieste per
l’erogazione in due rate da
complessivi 2.190 euro;
- 88 richieste per le
erogazioni in 5 rate con
interventi da 32.515 euro.
Gli interventi che hanno
catalizzato il primo
anno di introduzione del
meccanismo sono stati per
28,3% del tipo 2.B e per il
45,1% del tipo 2.C.
Si tratta di stufe a biomassa
per i fabbricati rurali e le
serre e collettori solari per
il riscaldamento acqua. Si
tratta di interventi realizzati
dai privati, statisticamente
gli interventi effettuati
dalla Pubblica
Amministrazione sono
stati pochissimi e
ammontano al solo 20%
del totale degli incentivi
allocati, in particolare per
interventi di isolamento
delle superfici opache
e per l’aggiornamento
tecnologico delle centrali
di riscaldamento alla
tecnologia a condensazione.
Risulta quindi importante
aumentare la conoscenza
del meccanismo presso i
potenziali fruitori di tariffa
agevolata sia in campo
privato che presso
la pubblica amministrazione:
le amministrazioni
che devono effettuare
manutenzioni straordinarie
TERMICO
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