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n.15 settembre 2014
possono fornire, compresi quelli connessi alle reti di distribuzione che
sono sempre stati esclusi dalla fornitura dei servizi di dispacciamento.
Tecnologie innovative per una gestione attiva della rete
Le azioni messe in campo nel corso di questi ultimi anni hanno posto
rimedio ad alcuni problemi legati soprattutto alla sicurezza e al cor-
retto funzionamento del sistema. Ma per sfruttare appieno la hosting
capacity delle reti attuali è necessario passare ad una modalità di
gestione attiva della rete di distribuzione impiegando sistemi di prote-
zione, controllo e comunicazione, in grado di trasferire dalle Cabine
Primarie dei distributori (CP) opportuni segnali ai singoli generatori,
in modo da consentirne una migliore integrazione nella rete di distri-
buzione e, più in ampio, nel sistema.
La ristrutturazione della rete elettrica e l’implementazione delle fun-
zioni precedentemente descritte possono avvenire solo attraverso
lo sviluppo di tecnologie innovative, da installare in CP, nelle Cabi-
ne Secondarie (CS) e presso gli utenti attivi, che consentano, una
volta implementate, una gestione attiva della rete, con particolare
attenzione alle esigenze di standardizzazione e uni¿cazione nonché
alla minimizzazione dei costi. Queste tecnologie innovative possono
essere suddivise in quattro classi:
Componenti elettromeccanici - Apparecchiature di potenza tipiche
di una rete di distribuzione, quali, ad esempio, trasformatori, quadri,
scomparti ecc.
Protezioni e sensori - Apparecchiature necessarie per individua-
re la presenza di un guasto sulla rete, e oltre al relè comprendono
anche trasformatori o sensori per la misura, circuiti di comando e
segnalazione, circuiti di alimentazione ausiliaria ecc.
Sistemi di gestione e controllo - Apparecchiature destinate al mo-
nitoraggio e al controllo da remoto dell’intera rete, oltre agli algoritmi
necessari per l’implementazione di tali funzioni.
Sistemi di comunicazione (ICT) - Tecnologie utilizzate per mettere
in comunicazione i diversi componenti della rete elettrica.
Tali componenti potranno essere installati presso:
Cabine primarie (CP)
- La CP costituisce il centro della sottostazione
estesa, ed è in grado di controllare, gestire e regolare tutti gli elemen-
ti ad essa sottesi, grazie allo sviluppo di un sistema di comunicazione
diffuso. I componenti innovativi da installare nelle CP sono:
- Sistemi di Protezione di linea innovativi posizionati sui montanti
delle linee MT, realizzano la funzione di protezione per ogni singola
linea della sottostazione estesa; permettono l’integrazione tra la pro-
tezione di linea (protezione 50, 51/51N, 67N, richiusura e logica di
riconoscimento guasti intermittenti/evolutivi), le protezioni nelle cabi-
ne lungo linea e i sistemi di protezione per la GD (protezione di max/
min tensione e max/min frequenza a soglie multiple) attraverso lo
scambio di segnali in protocollo IEC 61850. Possono anche essere
realizzati nella versione centralizzata.
- Sensori modulari su interruttori di potenza per manutenzione pre-
dittiva: consentono di diagnosticare il degrado dell’interruttore prima
che questo degeneri ¿no al disservizio (sistema di manutenzione
predittiva interruttori).
- Nuovo pannello integrato per trasformatore AT/MT (con integrazio-
ne delle funzioni degli attuali pannelli lato AT, lato MT e regolatore
di tensione): serve per implementare una innovativa regolazione di
tensione che considera tutti gli elementi di rete (GD; sistemi di accu-
mulo, infrastrutture di ricarica ecc.) attraverso lo scambio di segnali
in protocollo IEC 61850.
Cabina secondarie (CS)
- Dal 2000 in poi l’Aeeg ha de¿nito standard
di continuità del servizio per ridurre le interruzioni subite dagli utenti
tramite l’introduzione di ‘livelli obiettivo’ che rappresentano i livelli di
continuità del servizio che ciascun distributore è tenuto a raggiunge-
re nei diversi ambiti territoriali.
Per migliorare questi valori e portarli al di sotto dei livelli obiettivo,
è necessario sviluppare sistemi di automazione avanzati basati su
funzioni di protezione di selettività logica lungo linea. Per realizzare
queste funzioni è necessario installare scomparti MT dotati di inter-
ruttore, sensori di corrente e tensione e sistemi di protezione inno-
vativi e Remote Terminal Unit (RTU) per implementare le logiche di
automazione; tutte queste soluzioni sono ad oggi disponibili o in fase
di realizzazione.
Per quanto riguarda la parte elettromeccanica, il Testo integrato per
l’erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia
elettrica (TIT) prevede una maggiorazione del tasso di remunerazio-
ne del capitale pari al 2% per 8 anni per investimenti di sostituzione
dei trasformatori esistenti nelle cabine di trasformazione MT/BT con
nuovi trasformatori a basse perdite e l’installazione di nuovi trasfor-
matori a basse perdite in cabine di trasformazione MT/BT esistenti
o di nuova realizzazione; questo tipo di intervento potrebbe, quindi,
essere di interesse nella progettazione e nello sviluppo delle nuove
cabine MT/BT. In aggiunta, con lo sviluppo della GD sulle reti di distri-
buzione, le cabine secondarie dovranno essere dotate di tecnologie
per il controllo e la regolazione dei generatori e di sistemi per la ge-
stione della rete BT e di tutti gli elementi ad essa sottesi.
Gli utenti attivi della Generazione Diffusa (GD)
- Con l’Allegato A.70,
la delibera 84/2012/R/eel e l’aggiornamento della Norma CEI 0-21 e
CEI 0-16 si è di fatto posto l’obbligo ai generatori connessi sulle reti
di distribuzione MT e BT di installare Sistemi di Protezione di Inter-
faccia (SPI) che garantiscano la connessione al sistema all’interno
di campi di funzionamento con soglie di frequenza e tensione più
ampie, oltre ovviamente all’obbligo già in vigore di installare Sistema
di Protezione Generale (SPG) e i componenti elettromeccanici ne-
cessari al corretto funzionamento dell’impianto.
Gli SPG disconnettono l’impianto utente dalla rete per guasti interni
all’impianto stesso, evitando così che la rete continui ad alimentare
il guasto. Deve essere coordinato con i sistemi di protezione del di-
stributore, attraverso lo scambio di segnali in protocollo IEC 61850 e
integrato nelle logiche di selettività dei guasti, in modo da garantire
anche la selettività caso 2 e 3 prevista nella CEI 0-16. Può essere
anche utilizzato per effettuare l’alleggerimento selettivo del carico in
caso di forti criticità di rete.
Queste tecnologie sono attualmente disponibili e sono adeguate a
rispondere ai requisiti prestazionali indicati dalle norme tecniche.
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