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n.15 settembre 2014
Interviene
Elisa Sassolini
approfondendo gli impatti delle tec-
niche convenzionali di coltivazione sul terreno. I ripetuti passaggi
sul campo effettuati con macchinari per la preparazione del suolo
e per gli interventi successivi, sono la prima causa di impatto: con-
sumo di carburante ed olio (che si traduce in emissioni di CO
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ed
inquinanti), modifica delle caratteristiche fisiche del terreno (in par-
ticolare, stabilità della struttura, compattazione,
conservazione della sostanza organica) che,
a seconda delle tecniche usate, delle
attrezzature scelte e del momento
di intervento in campo, possono
comportare importanti
ripercussioni negati-
ve sulla fertilità fisica,
chimica e biologica
del suolo. In particolare,
con riferimento alla perdita di
fertilità del suolo, che per altro
è alla base dei fenomeni di de-
sertificazione, essa è anche causata
dall’erosione (la quale coinvolge spesso
lo strato più superficiale del suolo che è anche il più fertile) do-
vuta principalmente ad una assente o non idonea sistemazione
idraulico-agraria, alla messa a coltura di terreni in zone vulnerabili,
all’uso di tecniche agronomiche non appropriate. Vi sono poi gli
impatti derivanti dai prodotti utilizzati per i trattamenti: concimi, anti-
parassitari, diserbanti, insetticidi, cui sono legati effetti di tossicità e
fenomeni di inquinamento anche in relazione alla loro persistenza/
trasformabilità nel terreno e nei comparti ambientali correlati. La
stessa irrigazione, se non ben gestita, può essere causa di squilibri
nel bilancio salino del terreno. Inoltre, se si considera che la mes-
sa a coltura di nuovi terreni interessa spesso zone meno vocate,
con equilibrio più fragile, si rende necessario impiegare tecniche e
tecnologie più conservative e rispettose delle specificità della zona
di intervento: sistemazioni, regimazioni, drenaggio, colture idonee.
Conclude Elisa Sassolini evidenziando comunque che se da un
lato l’agricoltura è una delle attività a maggior impatto ambientale,
dall’altro essa può divenire anche uno strumento di presidio e tu-
alimentazione