Energia_Ambiente_14 - page 55

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n.14maggio 2014
da consumi elettrici e da
riscaldamento degli edifici
stimate nel presente lavoro
sono state confrontate con
quelle di atenei stranieri e
italiani. I dati utilizzati per il
confronto sono stati raccolti
da fonti bibliografiche e da
informazioni inviate dagli
Energy Manager degli Atenei,
ottenendo un campione totale
di 46 università, che è stato
sottoposto ad analisi statistica
per studiarne l’andamento
e verificare la presenza
di eventuali outliers. Dal
confronto è emerso che le
emissioni del Politecnico di
Milano si posizionano su un
livellomedio/alto nel panorama
italiano, ma risultano inferiori
a quelle europee e nettamente
inferiori a quelle extra-europee
(Figure 4 e 5).
Strategie di riduzione
In base ai risultati ottenuti
è stato possibile effettuare
una prima valutazione
delle possibili strategie per
la riduzione dei consumi
energetici e degli spostamenti
motorizzati, e delle relative
emissioni, attraverso interventi
di risparmio energetico, di
efficienza energetica e di
miglioramento gestionale,
nonché di minimizzazione degli
spostamenti motorizzati.
Le principali azioni previste
sono un’estesa riqualificazione
impiantistica finalizzata
alla riduzione degli sprechi
energetici (elettrici e termici),
e l’introduzione di una
centrale di trigenerazione,
destinata alla produzione
centralizzata di acqua
calda per il riscaldamento,
acqua refrigerata per il
condizionamento ed energia
elettrica. Sono state altresì
previstemisure per ridurre
gli spostamenti aerei per le
missioni, tramite l’utilizzo di
videoconferenze e il maggior
uso del treno. Per quanto
riguarda gli spostamenti per
l’accesso al Campus si è
ipotizzato un’azione forte di
sensibilizzazione per influire
sui comportamenti di studenti
e personale al fine di diminuire
l’utilizzo dell’automobile.
Si è stimato che lemisure
identificate siano in grado di
ridurre del 24% le emissioni
del Campus stimate per l’anno
2011. I soli interventi destinati
all’efficienza energetica e alle
fonti rinnovabili permettono
di diminuire del 13%
l’emissione stimata per l’anno
2011; i progetti di risparmio
dei consumi elettrici e da
riscaldamento negli edifici
permettono invece di ridurre
dell’8% le emissioni. Lemisure
individuate nel settore dei
trasporti portano una riduzione
limitata, pari al 3% delle
emissioni di questo settore
(Figura 6).
Dall’analisi svolta si ritiene che
queste riduzioni siano attuabili
entro il 2020, superando
quindi l’obiettivo di riduzione
delle emissioni del 20%
identificato damolte università
con riferimento all’anno 2020.
La possibilità di incrementare
le riduzione delle emissioni
del Campus potrebbe essere
ottenuta introducendo
nell’analisi nuove categorie
emissive, quali ad esempio
le emissioni comprese nello
Scopo 3, derivanti dal ciclo
di vita dei beni e servizi
acquistati dall’università e dallo
smaltimento dei rifiuti.
Tuttavia, la possibilità di
misurare con facilità i consumi
elettrici, che rappresentano
lamaggiore fonte (seppur
indiretta) di emissioni di CO
2
,
permetterà di monitorare
conmaggiore precisione il
raggiungimento di obiettivi
di riduzione posti a diversi
orizzonti temporali.
Conclusioni
Il lavoro svolto ha permesso
di effettuare la prima
quantificazione dettagliata delle
emissioni di CO
2
del Politecnico
di Milano riferite al Campus
Città Studi, evidenziando
il settoremaggiormente
emissivo e quindi individuando
le possibili strategie per
diminuirne l’impatto. Tuttavia,
ancoramolti sono gli sforzi da
effettuare in questo campo.
Si rende infatti necessario
innanzitutto sistematizzare
il monitoraggio dei consumi
energetici, estendendoli inoltre
all’intera realtà universitaria,
creando un database integrato
che fornisca inmodo diretto ed
immediato i dati.
Sarebbe inoltre auspicabile
mantenere un accounting
aggiornato delle emissioni, che
permetterebbe di monitorare
il miglioramento continuo
delle prestazioni del Campus
e di raggiungere obiettivi di
riduzionemaggiori.
BIBLIOGRAFIA
[1]
web/guest.
[3] S. Scolieri, “Stima delle emissioni
di CO
2
delle università: il caso del
Politecnico di MilanoCampusCittàStudi
- Politecnico di Milano, AA 2011/2012.
Relatore: S. Caserini; Correlatori: E.
Perotto, M. Grecchi, 2012,.
[4]WRI/WbcsdGHGProtocol:
[5] ISO 14064-1:2006, Greenhouse gases
- Part 1, Part 2, Part 3.
[6]
[7] Ipcc (2000), GoodPracticeGuidance
andUncertaintyManagement in
National GreenhouseGas Inventories.
Intergovernmental Panel onClimate
Change, Task Force onNational
GreenhouseEmission Inventories.
Figura 5 - Confronto emissioni pro capiteda consumo elettrico e riscaldamento ediÀci
(tCO
2
/persona).
Figura 6 - Strategiedi riduzionedell’emissione totale.
1...,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54 56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,...86
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