Energia_Ambiente_14 - page 45

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n.14maggio 2014
quelli azotati hanno loscopodi
fornireal terreno i nitrati necessari
allepianteper la formazionedi
proteine; tali concimi per lopiù
vengonoutilizzati inuna forma
chimica, comesali di ammoniacae
comeurea, checonsenteuna lenta
trasformazione innitrati nel suolo.
Unapartedi questoazotoviene
perdutonell’atmosferasotto forma
di ammoniacaodi ossidi di azoto.
Si stimache il sistemaagricolo
italiano immettanell’atmosfera
circamezzomilionedi tonnellate
all’annodi ammoniaca.Alcune
piante, le leguminose, sonocapaci
di trarre l’azotonecessarioper la
lorosintesi proteicadirettamente
dall’azotogassosodell’atmosfera
grazieabatteri azoto-fissatori
presenti per lopiùnelle radici.
Lecoltivazioni di riso, d’altra
parte, immettononell’atmosfera
metano, inunaquantità in Italia
stimatadi circa20.000 tonnellate/
anno, equivalenti, comeeffetto
serra, acirca1,5milioni di
tonnellatedi anidridecarbonica.
Ilmetano, infatti haunpotere
di riscaldamentodell’atmosfera
per effettoserracirca20volte
superiore, aparitàdi peso, rispetto
al principalegasserra, l’anidride
carbonica.Anche laprotezione
dellecoltureconpesticidi
comporta ladistribuzione in forma
pulverulentadi questi agenti che
inparte finiscononell’atmosferae
possonoesserenocivi agli stessi
lavoratori.
Zootecnia
Gli animali destinati
all’alimentazioneumanasi
nutronosiadi vegetali presenti
nei pascoli,masoprattutto, nella
zootecnia intensiva, dimangimi
costituiti daprodotti esottoprodotti
agricoli; anchesottoprodotti
contenenti cellulosachepuò
essereutilizzatacomenutrimento
damolti animali daallevamento.
Lacrescitadegli animali ha
luogocon trasformazioni che
usano l’ossigeno trattodall’aria
e liberanoanidridecarbonica.
Maquesti sonosoltantoalcuni
dei gascoinvolti nellazootecnia.
Unapartedel carboniopresente
negli alimenti viene trasformata in
metanoeanzi lazootecniaèuna
delle importanti fonti delmetano
immessonell’atmosfera.Come
ordinedi grandezzasi calcola
cheunamuccada latte immetta
nell’atmosfera, sotto formadi
flatulenze, da50a100kgall’anno
dimetano. In Italianel complesso
leemissioni enterichedimetano
dellazootecniaammontanoa
circamezzomilionedi tonnellate
all’anno, equivalenti, comeeffetto
serra, a10milioni di tonnellate
all’annodi anidridecarbonica.
Lastalla ‘puzza’ perchénel
metabolismoanimalesi formano
altremolecolegassose, di odore
sgradevole; inoltre, comenel caso
di qualsiasi animale, ilmetabolismo
produce rifiuti liquidi esolidi esposti
adecomposizionecon liberazione
di composti gassosi, ancora
principalmenteanidridecarbonica,
ammoniacaemetano. Si stima
chegli escrementi dellazootecnia
in Italia immettanonell’atmosfera
circa150.000 tonnellateall’annodi
metanoecirca300.000 tonnellate
all’annodi ammoniaca.
Losmaltimentodegli escrementi
animali richiedeprocessi di
trattamentoedepurazioneper
evitare l’inquinamentoatmosferico;
ingeneresi trattadi processi di
sedimentazionedella frazione
solidaedi decomposizione
microbicadellevarie frazioni, con
formazionedi gas.Nei processi
più razionali addiritturauna
partedelmetanochesi libera,
inquantità, comesi èvisto, non
trascurabile, viene recuperato
eutilizzatocomecombustibile.
Purtroppounapartedegli
escrementi, in Italia, inEuropa
enelmondo, viene immesso
senza trattamentonell’ambiente
e fornisceuncontributo rilevante
all’inquinamentoatmosferico, oltre
cheasgradevoli odori eal pericolo
di contaminazionedelleacque
concui puòvenireacontatto la
popolazione.
Agroindustria
Ses’intendecome industria
agroalimentare l’insiemedelle
operazioni di trasformazione
dei prodotti agricoli edegli
animali nelle formechevengono
immesseal consumo finale, ci si
trovadi fronteanumerosissime
attività, spesso intrecciate fra
loro, ciascunadellequali tratta,
comematerieprime,materiali
continuamentevariabili a
secondadellaprovenienzae
dellestagioni, osottoprodotti di
altre lavorazioni agroalimentari
(per esempio il siero residuodella
lavorazionedel latteusatoper
l’alimentazionedei suini) eanche
materiali agricoli ezootecnici
di importazione. Il processo,
per esempio, dimacellazione,
immettegasnell’atmosferanelle
fasi di separazioneesmaltimento
dellevarieparti dell’animale,
dal sangue, alle interiora, ai vari
‘quarti’ di carnechesaràdistribuita
allemacellerie. Inquesto, come
in tutti gli altri casi dell’industria,
vannoaggiunte leemissioni di
gasassociateall’usodelle fonti di
energianecessarieper i vari cicli
produttivi. Il latte, inparteprodotto
Fonte:GiovanniDall’Orto
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