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in Italia, inpartedi importazione,
usato in Italia in ragionedi circa
100milioni di tonnellateall’anno,
inparteviene trasformato in
burroe formaggi e inparteviene
immessoal consumodirettamente
inconfezioni di vetroodimateria
plasticaodi tetrapak, a loro
volta fabbricateconprocessi
cheproducono inquinamento
atmosferico, unaquantitàdi gas
che, a rigore, dovrebbeessere
aggiuntoalleemissioni del
settoreagroindustriale.Gli agrumi
vengono inparte trasformati in
succhi; il caffèviene tostatocon
emissioni di fumi; inquinamento
atmosfericosi hanellaproduzione
del paneedei dolciumi, nella
produzionedi oli egrassi edelle
conservedi pomodoro, per citare
soltantoalcuni dei tanti settori
di preparazionedegli alimenti. I
dati delleemissioni, stimati per il
settoredell’industriadegli alimenti
ebevande, sonoaggregati e
nonconsentonodi riconoscere
il contributoall’inquinamento
atmosfericodi ciascunsettore
merceologico.
Invistadell’Expo2015si stanno
moltiplicando, anchea livello
parlamentare, le inchiestesul
settoreagroindustrialeedè
sperabileche, comesottoprodotto,
venganomigliorati i rilevamenti dei
dati statistici sull’intera ‘matrice’
dei complessi scambi del settoree
dei relativi inquinamenti, sia idrici,
siaatmosferici.
Distribuzioneeconsumo
Il ciclodegli alimenti continuanella
fasedi distribuzione; i produttori
di alimenti raramentehanno
contattodirettocon le ‘famiglie’
chesi approvvigionanoattraverso
lenumerosissime formedi
distribuzione, dal piccolonegozio
sottocasa, ormai semprepiù
raro, allagrandedistribuzioneche
offre tutti insiemenumerosissimi
prodotti. Lamovimentazionedegli
alimenti e il relativoconsumo
di combustibili fossili haeffetti
sull’aria tutt’altroche trascurabili,
anchesenellestatistiche
l’inquinamentodovutoaquesta
fasedellacatenaalimentare
sfugge, perché figuranei dati
relativi all’inquinamentodovutoal
settoredei trasporti. Eppure tale
movimentazione riguardadiecine
dimilioni di tonnellateall’anno
dimerci, di alimenti edelle loro
confezioni e imballaggi, talvolta
piùpesanti dellostessocontenuto;
si pensi soloal trasporto
attraverso l’Italiadegli oltredieci
milioni di tonnellateall’annodi
acqua inbottiglia.
Dopo tantastrada, gli alimenti
arrivano finalmentealle famiglie in
cui gli alimenti vengono rielaborati
e trasformati, anche inquesto
casocon immissionenell’aria,
inspazi ristretti questavolta, di
sostanzechimichechesi formano
durante lacotturae la frittura. Il
riscaldamento, infatti, provoca
trasformazioni dellamateria
organicacon liberazionedi gas
spessosgradevoli, chevengono
poi dispersi nell’aria, costituiti da
composti organici volatili diversi
dalmetano (COVcomesono
genericamente indicati nelle
statistichedell’inquinamento)
di variabilissimaespesso
sconosciutao trascuratanatura
chimica; unesempioè l’acroleina
chesi formanella frittura.
Gasdelmetabolismo
Anchenel casodegli esseri
umani, come inquellodel
bestiame, comeèovvio, le
molecoledegli alimenti non
scompaiono; inpartevengono
assorbiteall’internodell’organismo
contribuendoallacrescitadel
corpo,ma laquasi totalità ritorna
nell’ambiente. Intantocome
gasdi respirazione, anidride
carbonicaevaporeacqueo: per
unapersonamediacirca10.000
metri cubi al giorno, contenenti,
inespirazione, da0,5a1kg
di anidridecarbonica.Ritorna
così all’atmosfera in forma
gassosapartedi quellaanidride
carbonicacheeraservitaper
‘fabbricare’ i vegetali chesono
all’iniziodi questociclo.Con
ladifferenzache, adifferenza
del ciclodel carbonio innatura,
sostanzialmentechiuso, nel
casodegli esseri umani solouna
partedel carboniocontenuto
nel cibo tornanell’atmosfera
disponibileper altra fotosintesi,
per altri vegetali, per altrocibo;
unaparteviene immobilizzata
negli escrementi enei rifiuti solidi.
Ancoraunavolta, adifferenza
di quantoavviene innatura,
gli escrementi non ritornano
direttamentenel terrenoma
sono (dovrebberoessere, per
motivi igienici) convogliati nelle
stesse reti di fognatureenei
depuratori nei quali sonomiscelati
amolti altri rifiuti solidi e liquidi
dellavita ‘familiare’. Si pensi ai
fastidiosi residui di oliodi frittura,
maancheal cibosprecato
che inpartevienegettatonelle
fognaturee inparte finiscenei
rifiuti solidi urbani.Tuttaquesta
ricchezzadimolecolecontenenti
carbonioeazotogeneraancora
inparteanidridecarbonica
conprocessimicrobiologici di
decomposizione, inparteproduce
metano, composti organici volatili
eammoniaca.Anche inquesto
caso, comenellediscariche
di rifiuti animali, unapartedel
metanopuòesserecatturatae
usatacomecombustibile, col che
il carboniopotrebbe tornarecome
anidridecarbonicanell’atmosfera,
ancheseunapartedel carbonio
originalenon tornanell’atmosfera
edè ‘perduta’ comegas.
Èquesto il prezzochesi pagaper
l’incapacitàdi operare, permotivi
economici oper pigriziaoper
ignoranza, imitando lanaturache
nesasemprepiùdi noi!
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n.14maggio2014
ALIMENTARE
IMPRONTA
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