Energia_Ambiente_14 - page 49

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n.14maggio 2014
successivagestionedelle
deiezioni, contribuisceper circa
il 50%al totaledelleemissioni
di gasserradell’agricoltura, che
sono imputabili soprattuttoal
metano. Ilmetanosi produce
quando lasostanzaorganica
si decompone inunambiente
poverodi ossigeno, ossianelle
fermentazioni ruminali edel grosso
intestino,maanchenel successivo
stoccaggiodegli effluenti di
allevamento. I vari ossidi di azoto
provengono invecesiadall’usodei
fertilizzanti edalla trasformazione
microbicadell’azotocheavviene
nei suoli edalledeiezioni animali,
ma insecondo luogoanchedalle
emissioni prodottedaimotori dei
macchinari agricoli.
Adognimodoèveramente
difficileeffettuaredellestimeche
rispecchinoperfettamente la realtà,
inquanto i fattori ingiocosono
veramentemolti e lavariabilità
degli stessi èdavveromoltoampia.
L’entitàdellaproduzionedimetano
dapartedegli animali allevati
dipendeadesempiomoltissimo
dal tipodi dietautilizzataper
l’alimentazionedegli stessi, enello
specifico ilmetanoèprodotto in
modo inversamenteproporzionale
alladigeribilitàdella razione
alimentare.
Leemissioni dimetanodalle
deiezioni zootecniche, è invece
proporzionaleallaquantitàdi
sostanzaorganicacontenuta
nelledeiezioni edè fortemente
influenzatadalla temperatura; le
emissioni sono infatti pressoché
nulleal di sottodei 10 °C,mentre
quandosi superaquestovalore
laproduzionedimetanocresce
inmodoesponenziale.Anche la
tipologiadelmaterialestoccato
(misceladi deiezioni emateriale
di lettiera), influenza l’entitàdelle
emissioni, chesi accrescono
proporzionalmenteall’aumentare
della frazione liquida. Èovviopoi
che inpresenzadi deiezioni che
vengono inviateadundigestore
anaerobicoper laproduzionedi
biogas leemissioni dimetano
venganopressochéannullate,
maèpoi necessarioandarea
considerare leemissioni di CO
2
derivanti dallacombustionedel
biogas.
Leemissioni di protossidodi
azoto (N
2
O) connessealleattività
agricolechederivanodalla
gestionedelledeiezioni edei
suoli vengonoconvenzionalmente
distinte inemissioni dirette, che
derivanodagli apporti di azotocon
fertilizzanti, dalladecomposizione
dei residui colturali edalla
mineralizzazionedellasostanza
organicadel suolo; edemissioni
indirette, derivanti dalla
deposizionedi ammoniaca (NH
3
)
edi ossidi di azoto (NOx) emessi
inatmosfera (Figura1). Inquesto
casosolo leemissioni indirette
sonopreventivabili conuna
buonaapprossimazionementre la
variabilitàper leemissioni diretteè
moltoampia.
Leemissioni di N
2
Odallagestione
delledeiezioni dipendonodal
contenutodi azotoecarboniodei
prodotti stoccati, dallemodalitàdi
stoccaggioedallasuadurataedal
tipodi trattamentocheprecede lo
stoccaggio (es. separazione). Le
emissioni aumentano inambiente
anaerobicoovesonopresenti sia i
nitriti (NO
2
) sia i nitrati (NO
3
), chesi
formanosoloquando ledeiezioni
sonoesposte
all’ossigeno.
Per
Le emissioni di gas serra
Le emissioni di gas serra vengono
espresse utilizzando come unità
di misura l’unità equivalente di
anidride carbonica (CO
2
-eq), che
correla gli effetti dei diversi gas
nel generare l’effetto serra rispetto
a quelli che darebbe un analogo
apporto in termini di CO
2
. Per
effettuare questa conversione
si fa riferimento al potenziale di
riscaldamento globale denominati
GWP (acronimo anglofono di Global
WarmingPotential). I GWP sono
calcolati dall’Ipcc (Intergovernmental
Panel onClimateChange) e
tengono conto sia della forza che
hanno i vari gas nel trattenere le
radiazioni, sia della vita degli stessi
in atmosfera. Secondo le più recenti
stime dell’Ipcc il protossido d’azoto
(N
2
O) è un gas serra 298 volte più
potente dellaCO
2
, mentre il metano
(CH
4
) 25 volte.
Figura1 -Spandimento letamee liquame: le fasi relativeallospandimentodel letamee
soprattuttodei liquami di originezootecnica risultanomoltocriticheperquanto riguarda le
emissioni inatmosferadi gasadeffettoserra.
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...86
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