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n.14maggio 2014
ACQUA
SOLUZIONI
Il fango, nella forma cosiddetta palabile, esce dal sistema di disidra-
tazionee viene trasportatodauna seriedi coclee ¿noai due traspor-
tatori a palette, tipo redler, che sollevano il fango ¿no alla sommità
dei due serbatoi di stoccaggio da 100 m
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, che servono da polmoni,
primadi passareal successivo impiantodove il fangovieneasciugato
con aria calda per portarlo alla forma granulare e polverosa. I silos
vengono continuamente raschiati per favorire l’estrazione del fango
che avviene azionando una serie di coclee alla base dei serbatoi.
Queste devono avere una coppia di spunto suf¿ciente per vincere il
pesodella colonnadi fango sovrastantee la loroportatadeveessere
regolata inmododaalimentarecorrettamente i nastri che trasportano
il fango verso l’impianto di essiccamento.
“Un tempo il sistema di regolazione della velocità, installato sulla co-
clea, era di tipo oleodinamico perché le emissioni provenienti dalle
vaschenonpermettevano l’installazionedi inverter, essendonotoria-
mentequest’ultimi dispositivi con tanti componenti elettronici all’inter-
no, chesonogeneralmentedanneggiati dasostanzequali l’acidosol-
¿drico e l’ammoniaca.Anche il sistema oleodinamico però ogni tanto
davadei problemi e, dopoaver risolto il problemadelleemissioni con
la copertura delle vasche e aver installato dei sistemi di trattamento
dell’aria nelle sale quadri, abbiamo pensato di eseguire una speri-
mentazioneper lasostituzionedel sistemameccanicoconun inverter
che prometteva diversi vantaggi” concludeRefosco.
Una soluzione sumisura
“Per il sistemadi estrazionee trasportodei fanghi disidratati vengono
utilizzate delle coclee. Tali coclee - interviene Romeo Fattori dell’In-
gegneria di Manutenzione Area Depurazione - devono avere deter-
minate caratteristiche elettromeccaniche per quanto riguarda la loro
movimentazione, infatti poiché sopra di loro insiste una colonna di
fangodisidratatodi circa13metri, al loroavviamento, chepuòessere
a pieno carico, devono avere una coppia di spunto tale da permet-
tere lamessa inmarcia senza problemi trasportando il fango verso i
nastri di caricamento della sezione di essiccamento. In origine il loro
comando, per ciascuna coclea, era costituito da un motore elettrico
accoppiato ad un variatore oleodinamico e successivo riduttore, tale
sistema risultava oneroso dal punto di vista di ef¿cienza energetica,
di dif¿cile regolazionee costoso in termini di riparazioneedi ricambi.
Sulla base di queste considerazioni, si è pensato di intraprendere
una sperimentazione utilizzando gli inverter, con grado di protezio-
ne IP54, della Mitsubishi Electric, puntando sulla loro af¿dabilità e
performance poiché già installati presso altri nostri impianti da più di
vent’anni, al posto dei variatori oleodinamici calettando direttamente
il motore elettrico al riduttore.
I risultati di questa sperimentazione sono stati molteplici: la realizza-
zione di un inverter ‘custom’ per le nostre esigenze, in quanto non
presente a catalogo Mitsubishi Electric; un aumento di ef¿cienza
energeticaedaf¿dabilitàdel sistema, ottenutaeliminando il variatore
oleodinamicodalla catenadi trasmissione; unaumentodellapossibi-
lità di regolazione del sistema inmodo continuo e preciso; una dimi-
nuzione del valore immobilizzato a magazzino ottenuto diminuendo
il costo dei ricambi ed ottimizzandone il numero; un aumento della
disponibilità operativa delle attrezzature ottenuta con la diminuzio-
ne delle fermate per guasti o regolazioni. Successivamente abbiamo
esteso tale applicazione alle coclee, presenti presso la linea fanghi
ed alla linea essiccamento, che in origine montavano un variatore
oleodinamico ottenendo gli stessi signi¿cativi risultati. È anche da
ricordare che presso la sezione Àottazione della linea acque, sulle
pompe monovite, avevamo già installato negli anni scorsi con suc-
cesso degli inverter IP54 della Mitsubishi Electric, in questo caso
avevamo sfruttato l’installazione dell’inverter per eliminare i variatori
a cinghiapresenti nelle catenedi comandodellepompe stesse, otte-
nendo risultati positivi.
Per testare nellamanieramigliore l’af¿dabilità degli inverter Mitsubi-
shi Electric, essi vengono installati a
muro
, fuori dalle sale quadri,
direttamentenei reparti inprossimitàdella loroapplicazione.Adoggi,
concircauna trentinadi installazioni nel corsodi 4anni, nonabbiamo
ancora avuto guasti riconducibili agli inverter IP54 della Mitsubishi
Electric, questo grazie alla loro af¿dabilità dimostrata nel tempo a
frontedi unambientedi lavoro che si avvicina inmaniera signi¿cativa
al settore petrolchimico piuttosto che al semplice settore industriale
manifatturiero” concludeFattori.
La linea essiccamento
Nella linea di essiccamento termico, i fanghi disidratati provenienti
dai due silos vengonomiscelati con del fango essiccato inmodo da
ottenere una miscela con una consistenza tale da essere veicolata
dall’ariadi trasporto. Il fangoumidoè riscaldatoe l’acquaevaporaper
contatto con una corrente di aria calda ¿no a produrre un fango con
un contenuto di secco di circa il 90%.
L’aria umida viene quindi separata dalla frazione solida (polvere di
fango) equindi dopo lacondensazionedell’acquaevaporata, subisce
ulteriori trattamenti di deodorizzazione.Negli anni la riduzione inpeso
dei fanghi è stata ottenuta riducendo sempre più il quantitativo di ac-
qua presente negli stessi ed attualmente i fanghi prodotti sono circa
25.000 tonnellate annue.
Il trasporto del fango secco avviene mediante coclee ed elevatori a
tazze ¿noallo stoccaggio in sacconi (big-bags) che successivamente
vengono chiusi e caricati su container scarrabili, per il conferimento
in discarica.
La società sta studiando da anni un sistema per valorizzare i fanghi
da un punto di vista energetico con lo scopo ¿nale di raggiungere
l’obiettivo discarica zero.
Stoccaggiodel fango secconei sacconi (big-bags)
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,...86
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