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n.13 marzo 2014
inseriti in un database;
- implementare metodi statistici per
evidenziare una variazione ‘anomala’ sul
rumore di fondo.
L’approccio ideale per un EWS è quindi
monitorare on-line una variabile ‘facile
da misurare’, ad esempio variabili fisico-
chimiche (pH, conducibilità, torbidità,
temperatura) , che possano essere misurate
ad altissima frequenza e utilizzate come
‘proxy’ (cioè come indicatore indiretto) per
una modifica inaspettata dello stato di qualità
delle acque. Risposte più mirate, ma sempre
con metodi veloci, possono essere ottenute
misurando parametri aspecifici come TOC
(Carbonio Organico Totale), AOX (Alogeni
Organici Totali Assorbibili) e misura UV a 254
nm. Un’ulteriore alternativa è controllare non
la possibile fonte dell’effetto (cioè la sostanza
chimica tossica) ma l’effetto stesso, misurata
come un effetto biologico su specie di livello
trofico diverso. Questo approccio , che è
limitato principalmente agli effetti tossici acuti,
è molto efficace perché integra gli effetti
tossici della miscela chimica presente nel
campione d’acqua. Lo schema operativo è
presentato nel diagramma di Figura 1.
Ci sono due questioni principali da affrontare
per implementare un efficace sistema di
allarme precoce:
a) La frequenza di rilevamento (cioè il
numero di dati analitici raccolto nell’unità di
tempo) dovrebbe essere molto elevata, al fine
di essere considerato il più vicino possibile
ad un monitoraggio continuo. Maggiore è
la frequenza di monitoraggio, maggiore è
la probabilità di trovare un cambiamento
anomalo nella caratteristiche dell’acqua. La
risposta veloce per la diagnosi precoce di
variazioni anomale aumenta la sicurezza
delle acque potabili.
b ) Non è possibile monitorare ogni possibile
minaccia chimica o biologica. Metodi di
GNITI NELL’ACQUA
di emergenze legate al consumo umano
Figura 1 - Processo
operativo per
l’implementazione di
un sistema di allarme
precoce.
Figura 2 - Schema
delle fasi di pre-
concentrazione on-line:
(1) fase di riempimento
del loop (2) fase di
pre-concentrazione
del campione (3) fase
di trasferimento alla
colonna analitica (4)
fase di separazione
cromatografica e
contemporaneo
lavaggio e
ricondizionamento
della colonna di pre-
concentrazione.
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