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n.13 marzo 2014
CERTIFICAZIONE
AMBIENTALE
Nell’attuale fase recessiva, il tema
delle semplificazioni normative,
amministrative e burocratiche, in
grado di alleggerire il fardello degli
adempimenti e, conseguentemente,
di ridurre i connessi costi interni, è
fortemente sentito dalle imprese.
Questa esigenza si fa ancora
più pressante quando si tratta di
imprese che si sono volontariamente
dotate, con rilevanti sforzi in termini
di impiego di risorse economiche,
umane e tecniche, di un Sistema
di GestioneAmbientale (SGA),
ottenendo una certificazione di parte
terza secondo quanto previsto dal
Regolamento (CE) n. 1221/2009,
noto come Emas, oppure dallo
Standard UNI-EN ISO14001:2004.
Negli ultimi anni, soprattutto la
Commissione Europea, insieme
ad altre Istituzioni dell’UE, ha
promosso diverse iniziative
finalizzate a rafforzare il processo
di semplificazione della legislazione
ambientale europea, con l’obiettivo
di fornire vantaggi concreti a cittadini,
imprese e amministrazioni pubbliche.
Per indagare lo stato dell’arte
nell’attuazione e nell’utilizzo
delle misure di semplificazione a
beneficio delle imprese dotate di una
certificazione ambientale volontaria,
il progetto Brave (Better Regulation
Aimed at Valorising Emas and
Ecolabel) ha realizzato una Survey
a livello europeo, con l’obiettivo di
analizzarne il livello di diffusione e,
soprattutto, di contestualizzarne
l’adozione rispetto alle dinamiche
di sviluppo delle certificazioni nel
mondo delle imprese, valutando in
particolare benefici, ostacoli e ruolo
delle semplificazioni.
Il progetto Brave
nziato dal fondo Life Plus
della Commissione Europea, e
co-finanziato da Regione Lombardia
e Regione Basilicata, mira alla
piena integrazione dello schema
volontario Emas, e di altre forme di
certificazione volontaria, all’interno
della legislazione ambientale degli
Stati Membri. Nel progetto sono
coinvolti sette partner, di cui cinque
italiani (Scuola Superiore Sant’Anna
di Pisa, capofila del progetto,
Ambiente Italia,Arpa Lombardia,
Confindustria Genova e Liguria, Iefe
Bocconi) e due spagnoli (IAT – Istituto
TecnologicoAndaluso, e Camera di
Commercio di Valencia).
Le azioni progettuali, previste
nell’arco del triennio 2012-2014,
intendono individuare e promuovere
semplificazioni, agevolazioni
e incentivi quali soluzioni per il
miglioramento della normativa
ambientale e per la semplificazione
degli obblighi a carico delle
organizzazioni che abbiano
ottenuto la registrazione Emas (o
altre certificazioni, incluse quelle di
prodotto). Il buon esito di tali azioni
dipende quindi dalla possibilità
di intervenire sulla normativa
ambientale europea, nazionale
e regionale (nei territori coinvolti),
attraverso l’elaborazione di proposte
innovative che possano premiare
l’impegno delle organizzazioni che
hanno adottato uno degli strumenti
volontari di politica ambientale
promossi dalla Commissione
Europea. In questo scenario si
inserisce la Survey conoscitiva
sulla diffusione e utilizzo delle
semplificazioni nel territorio europeo,
Per valutare benefici, ostacoli e ruolo delle
semplificazioni delle certificazioni, il progetto Brave
ha realizzato un’indagine conoscitiva a livello europeo,
al fine di identificare percezioni, aspettative e barriere
connesse alle diverse misure di ‘better regulation’
e ‘regulatory relief’
Irene Bruschi*, Fabio Iraldo**
TRA BENEFICI,
BARRIERE E
SEMPLIFICAZIONI
EMAS
IN EURO
PA
* Iefe Istituto di Economia e Politica
dell’Energia e dell’Ambiente, Università
Commerciale Luigi Bocconi; Arpa
Lombardia
** Iefe Istituto di Economia e Politica
dell’Energia e dell’Ambiente, Università
Commerciale Luigi Bocconi; Scuola
Superiore di Studi Universitari e
Perfezionamento Sant’Anna di Pisa
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