Energia_Ambiente_12 - page 79

79
n.12 novembre 2013
Dall’analisi complessiva delle
filiere di recupero del legno, del
verde e dell’organico è emerso
come il contributo dato dal
trasporto per la fase di raccolta
non è affatto trascurabile: ciò
deriva principalmente dalle
caratteristiche intrinseche del
mezzo di taglia piccola utilizzato
per la raccolta porta a porta e per il
conferimento in aree attrezzate del
materiale (van <3,5 t) che apporta
maggiori impatti ambientali rispetto
agli altri veicoli considerati in tale
studio.
In virtù di tali risultati si sono
implementati due scenari futuri,
proiettati al 2020: lo Scenario
BAU (Business As Usual),
caratterizzato da una crescita
inerziale della produzione dei rifiuti
e della percentuale di raccolta
differenziata, e lo Scenario
Evolutivo, caratterizzato da
interventi sostanziali inerenti alla
gestione delle categorie di rifiuto
valutate critiche, fermi restando i
flussi di materiali ipotizzati per lo
scenario inerziale.
Per la definizione degli scenari
al 2020 si ipotizza, per entrambe
le province, che ogni anno la
produzione dei rifiuti cresca
dello 0,65% e che la raccolta
differenziata in undici anni,
raggiunga il 55,6% per la provincia
di Pavia e il 68,5% per la provincia
di Bergamo, modificandosi
qualitativamente.
In un’ottica di miglioramento
complessivo dei sistemi di
gestione provinciali, nello
Scenario Evolutivo sono stati
proposti e analizzati gli interventi
gestionali sinteticamente descritti
in Tabella 3. L’implementazione
dello Scenario Evolutivo, in
entrambe le province, conduce
a una diminuzione degli impatti
ambientali per tutte le categorie
di rifiuto e in particolare per il
RUR, l’organico e il verde. Per
la provincia di Pavia si evince
una riduzione sostanziale degli
impatti ambientali associati
alla gestione del RUR, ma gli
indicatori ambientali considerati,
ad eccezione di quello di
formazione fotochimica di ozono,
mostrano ancora valori di segno
positivo. Per la provincia di
Bergamo, invece, le modifiche
di gestione del RUR producono
dei benefici: tutti gli indicatori
risultano in segno negativo, ad
eccezione della categoria di
riscaldamento globale il cui segno
positivo è da ricondursi agli impatti
derivanti dal trasporto relativo
alla fase di raccolta e alla fase di
termovalorizzazione del CDR.
La valorizzazione degli impianti
di digestione anaerobica e del
compostaggio verde a discapito
del processo di compostaggio
misto porta notevoli benefici nelle
filiere di recupero dell’organico e
del verde. Risultano ancora, però,
di segno positivo per tali frazioni
l’indicatore di acidificazione e
quello di formazione fotochimica
per entrambe le province e solo
per la provincia di Bergamo
l’indicatore di tossicità umana
relativo all’organico.
L’indicatore di tossicità umana
per i materiali ferrosi e quello di
riscaldamento globale per il legno
mostrano segno positivo per tutti
i tre gli scenari implementati:
tale condizione scaturisce dalle
caratteristiche del processo di
riciclo dei ferrosi (emissioni di
vanadio e di IPA) e dal mezzo
utilizzato per la fase di raccolta del
legno (van < 3,5 t).
A dimostrazione del miglioramento
complessivo ottenuto in virtù
degli interventi introdotti e per un
raffronto diretto tra le due province
si riportano nelle Figure 2 e 3 i
risultati, riferiti ad 1 t di rifiuto lordo
raccolto, ottenuti dall’analisi LCA
applicata ai tre scenari per i due
sistemi di gestione provinciale.
Dal raffronto dei due sistemi di
gestione integrata dei rifiuti si
evince come quello della provincia
di Bergamo sia migliore di quello
della provincia di Pavia in tutti
Figura 3 - Confronto tra la provincia di Pavia e la provincia di Bergamo: indicatori di impatto ambientale riferito ad 1 t di rifiuto raccolto per i tre scenari implementati
Figura 2 - Confronto tra la provincia di Pavia e la provincia di Bergamo: indicatore di
impatto energetico riferito ad 1 t di rifiuto raccolto per i tre scenari implementati
1...,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78 80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,...102
Powered by FlippingBook