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n.13 marzo 2014
operatore del sistema di distribuzione olandese, ha deciso di av-
viare il progetto di smart grid alla ¿ne del 2010. Liander ha oltre
6.000 dipendenti, circa 3 milioni di clienti e gestisce una rete costi-
tuita da 320 sottostazioni e 40.000 sottostazioni secondarie. Per la
prima fase del progetto i-Net, l’azienda di distribuzione ha scelto
il quartiere centrale nella parte occidentale di Amsterdam con ol-
tre 10.000 abitazioni in un raggio di 18 km
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per una fornitura di
energia elettrica pari a 9 MVA. La diffusione di contatori intelligenti
in quest’area è elevata e la percentuale di abitazioni provviste di
pannelli solari è tra le più alte di Amsterdam.
“Con i-Net abbiamo sviluppato un concetto unico nel suo genere
per la nostra soluzione smart grid”, spiega Bert Heerbaart, Pro-
gram Manager smart grid a Liander. “Il nostro obiettivo ¿n dall’ini-
zio era utilizzare quanto più possibile l’infrastruttura esistente per
essere in grado di offrire buone prospettive commerciali per il cam-
biamento. Oltre a preparare la nostra rete per nuove tecnologie
come ad esempio i veicoli elettrici e le pompe di calore, così come
fonti di energia rinnovabile decentrate, abbiamo cercato anche di
migliorare la performance in termini di riduzione del numero e della
durata delle interruzioni di corrente”.
Per realizzare questi obiettivi Liander ha sviluppato un concetto
che prevedeva di mantenere i cavi da 10 kV esistenti e di collegarli
ad una nuovo cavo backbone da 20 kV. Questo backbone da 20 kV
ha la forma di un anello ed è collegato alla sottostazione primaria
del quartiere. I cavi da 10 kV sono stati trasformati in loop secon-
dari: circuiti chiusi ricollegati al backbone mediante sottostazioni
secondarie. Questa con¿gurazione consente di conseguenza un
traf¿co bidirezionale.
“Per trasformare questa con¿gurazione in una vera e propria smart
grid, abbiamo dovuto inserire sensori e computer nella rete”, ha
dichiarato Bert Heerbaart. “Le cassette di giunzione nella rete, sia
le sottostazioni di media tensione che le stazioni di trasformazione
che alimentano la rete a bassa tensione, dovevano diventare ‘in-
telligenti’ per poter essere monitorate da remoto”.
Sistema di distribuzione MT: compatto e senza SF6
Da molti anni la rete di Liander si basa, in larga misura, su un
sistema di media tensione di Eaton. Nelle sottostazioni primarie,
ad esempio, Power Xpert FMX di Eaton garantisce una commu-
tazione, protezione e distribuzione af¿dabile dell’energia elettrica.
Come quadro secondario, il sistema SVS di Eaton e la nuova ge-
nerazione di Ring Main Unit (RMU) - Eaton Xiria - garantiscono la
sicurezza operativa per applicazioni ¿no a 24 kV.
“Le apparecchiature Eaton hanno dimostrato il loro valore”, ha di-
chiarato Arno van Bunnik, SR Region Asset Specialist di Liander.
“Tra le caratteristiche che più apprezziamo di questi prodotti è l’as-
senza di manutenzione offerta da Xiria o la manutenzione minima
richiesta dal sistema SVS. Le apparecchiature Eaton sono inoltre
molto compatte pur essendo senza SF6. E lo spazio è un fattore
Foto sopra. Uno sguardo all’interno del quadro con tecnologia SASensor
che Eaton ha dotato della sua Ring Main Unit Xiria; in base alle dimensioni
delle sottostazioni, la tecnologia SASensor è alloggiata all’interno del quadro
accanto a Xiria oppure installata sopra di esso.
In apertura. Componenti chiave della soluzione smart grid di Liander:
monitoraggio costante (1), sottostazioni intelligenti (2), sottostazioni
secondarie intelligenti (3), grid bidirezionale (4), telecomunicazione a Àbra
ottica (5) e smart metering (6)
Preparazione per FAT (Factory Acceptance Test): Xiria con tecnologia SASensor nell’impianto
Eaton di Hengelo
1...,41,42,43,44,45,46,47,48,49,50 52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,...86
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