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METERING
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n.13 marzo 2014
tener conto di una memoria
flash di adeguata capacità
per immagazzinare i dati
ricevuti prima di ciascun
invio all’elaboratore
centrale e di un cuore,
un chip, interno in grado
di eseguire un certo
numero di operazioni, ad
esempio controlli sulla
qualità del dato, semplici
organizzazioni dei dati
raccolti nonché invio degli
stessi su una delle reti con
cui il gateway è collegato.
L’architettura di un
sistema di rilevazione
dei dati dipende da molti
fattori che devono essere
necessariamente tenuti in
conto nel momento in cui
si decide di dotarsi di un
sistema di misura. Spesso
la prima operazione da
compiere è individuare
quali punti di misura sono
già presenti e quale è il
modo migliore per mettere
le informazioni in rete.
Se il mondo industriale è,
normalmente, già abituato
a lavorare con questo
tipo di reti di rilevamento,
così non è nel settore
edile e real estate, in
cui i sistemi di Building
Management System
(BMS) sono stati gli unici
sistemi di automazione
industriale finora presenti.
I BMS, storicamente, non
sono stati pensati per
dialogare con una rete di
raccolta dati energetici ma,
piuttosto, per rispondere
velocemente e in modo
flessibile a indicazioni
operative inserite da un
operatore. Ad esempio
attivazione di una macchina
in base a orari e set point di
carattere ambientale. I BMS
sono stati il centro delle
operazioni di manutenzione
e di facility management
del real estate e, di
conseguenza, relegati nella
parte meno remunerativa
del settore, ad esempio
rispetto alla gestione dei
contratti di affitto o di
fornitura e installazione
di altri dispositivi
(illuminazione, antincendio
ecc).
Molti operatori real
estate, found manager,
property manager, si
trovano ad affrontare
spese elevate e molto
tempo per l’integrazione
della rete di misura; il
che significa interagire
o con system integrator
o con i grandi fornitori di
sistemi di automazione.
Facendo un esempio
tangibile, immaginiamo
un proprietario di diversi
asset immobiliari di alcune
migliaia di metri quadri
che volesse integrare
un sistema di misura
energetica con il BMS per
ciascun edificio in modo da
avere un miglior controllo
sui consumi di quanto non
sia fornito dalle bollette del
distributore.
Facendo una rapida
ricerca di potenziali
fornitori il proprietario
potrebbe identificare un
gateway con prestazioni
accettabili a un prezzo di
300 euro cui bisognerà
aggiungere i costi di
spedizione e l’installazione
da parte dell’elettricista
manutentore, altri 400 euro;
infine l’elettricista dovrà
anche tirare qualche cavo
in più, cablare una parte
di edificio arrivando a un
totale, stimato di 1.200-
1.500 euro di lavoro.
Il problema, a questo
punto, è che il costo non
sarà quello preventivato
ma sarà maggiore, perché
ci sarà il tempo dedicato
alla configurazione del
gateway rispetto alle misure
e il collegamento a un data
base, da mettere o su un
computer in sala controllo,
o su un servizio di cloud;
ma non finisce qui perché
serviranno licenze per l’uso
del software e altre ore di
lavoro da parte dei tecnici
per programmare al meglio
la parte di acquisizione
dati, con un costo orario
superiore ai 120 euro/ora.
Questi costi sono frutto del
modello di vendita degli
apparati, ovvero basati su
un sistema di distribuzione
con intermediari che hanno
remunerazioni del 40-50%
sul prezzo di vendita. Infatti
quello che conta non è
tanto l’hardware elettronico
ma le ore lavorate per
la sua configurazione e
installazione.
Le stime del Lawrence
Berckley Laboratories
Al momento non ci sono
numeri su cui potersi
confrontare per il costo
dei sistemi di metering,
in quanto non sono
presi in considerazione
negli studi di efficienza
energetica; tuttavia negli
USA il Lawrence Berckley
Laboratories in una recente
pubblicazione indicano
range tra i 25 e i 35.000
euro.
Un fondo real estate
statunitense in un progetto
pluriennale è arrivato a
controllare i consumi di tutti
e 100 gli asset con gateway
e un unico data base di
analisi: secondo i calcoli
effettuati il numero di ore
uomo per l’installazione
è stato contenuto a
25 ore per gateway,
solo dopo molti sforzi
in standardizzazione e
valutazione delle situazioni
presenti nei diversi asset.
A suffragio di questo, un
altro studio dei Lawrence
Laboratories ha trovato
che il 65% dei costi per
un progetto di metering
è dovuto ai costi di
“ispezione e pianificazione”
relativi alla connessione e
configurazione dei gateway.
In pratica ci si concentra
sul design e l’architettura
del sistema in modo da
avere la miglior copertura
sull’acquisizione ed
elaborazione dati in modo
da non dover effettuare
costosi aggiustamenti in un
secondo tempo.
I numeri di questo mercato
non sono ancora grandi,
circa 200 milioni di dollari
negli USA e un numero
analogo in Europa, ma con
previsioni di crescita nel
medio periodo.
Ci sono molti operatori che
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