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n.13 marzo 2014
DI ACCUMULO
SISTEMI
Il 6 luglio 2013 si è uf¿cialmente conclusa un’era per la storia della
tecnologia fotovoltaica in Italia: come previsto dalle leggi vigenti, gli
incentivi erogati al kWh fotovoltaico sono terminati in quanto è stato
raggiunto il tetto di spesa annuale massima. Quindi nessuna nuova
installazione fotovoltaica potrà bene¿ciare in futuro del supporto
economico del Conto Energia.
Il primo Conto Energia risale al 2005 e a distanza di otto anni il
legislatore ha prodotto 5 versioni diverse, ogni volta con l’intento di
allineare il valore dell’incentivo al costo della tecnologia. In questi
anni sono stati costruiti oltre 500 mila impianti la maggior parte dei
quali installati per le famiglie e per le aziende le quali, grazie al
fotovoltaico, ora risparmiano sulla bolletta elettrica.
L’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico, seppur am-
piamente prevedibile, è una fonte intermittente e questo, secondo i
gestori ed il regolatore della rete elettrica, può portare a problema-
tiche di sbilanciamento della rete stessa. Si rende quindi necessa-
rio mettere in atto regolamentazioni e con¿gurazioni tecnologiche
che permettano l’immissione nella rete elettrica nazionale di grandi
quantità di energia fotovoltaica.
Anie Energia, che rappresenta l’eccellenza tecnologica dell’indu-
stria elettrica nazionale, per supportare il regolatore ed i gestori
di rete ha messo a punto uno studio nel quale si simulano diversi
scenari di penetrazione dell’energia fotovoltaica e di come questa
possa essere gestita in maniera ottimale grazie all’integrazione de-
gli impianti fotovoltaici con i sistemi di accumulo elettro-chimico.
Bene
¿
ci del sistema d’accumulo
Nel dettaglio si è simulato l’applicazione di un sistema di accumu-
lo integrato ad un impianto fotovoltaico in un contesto domestico
e in un piccolo commerciale, valutandone il bene¿cio annuale per
l’utilizzatore.
Sono stati elaborati diversi casi, distinguendo:
- utente domestico e utente piccolo commerciale;
- zona geogra¿ca (Nord, Centro, Sud), con differenti pro¿li di gene-
razione e consumo;
- tipologia di impianto FV: già esistente e incentivato, oppure nuovo
e non incentivato;
- bene¿ci attribuibili al FV e bene¿ci generati dal sistema di ac-
cumulo. La simulazione effettuata de¿nisce il funzionamento del
sistema integrato su un orizzonte annuale, con granularità oraria;
questo permette di ottenere utili indicazioni sul funzionamento ri-
chiesto alla batteria in termini di frequenza di utilizzo e profondità
di scarica. Come output dell’analisi, si ottiene una stima dei be-
ne¿ci annui ottenibili per l’utente, in termini di ricavo dalla vendita
dell’energia e riduzione della bolletta, e una valutazione del nuovo
pro¿lo di interazione con la rete (energia prelevata, ore di indipen-
denza). Nella realizzazione dei business case vengono considerati
pro¿li di utenza caratterizzati da consumi medi (fascia di consumo
compreso tra 2.640 e 4.400 kWh annui). Vengono considerati pro-
¿li di consumo differenziati per gli utenti delle aree Nord, Centro
e Sud, in quanto caratterizzati da diverse esigenze/preferenze e
quindi diverse tipologie di pro¿li di carico. Il pro¿lo di generazio-
ne è stato costruito considerando tre impianti campione collocati
nelle seguenti città: Nord (Milano), Centro (Foligno), Sud (Reggio
Calabria). L’impianto FV è stato dimensionato sulla base del pro-
¿lo del consumo medio in modo da generare l’energia consumata
dall’utente nel corso dell’anno. In tutti gli scenari le soluzioni ana-
lizzate hanno portato alla determinazione di notevoli bene¿ci sia in
bolletta (riduzione del prelievo di energia dalla rete) sia a livello di
sistema elettrico (integrazione delle rinnovabili e minore necessità
di infrastrutture). Tali bene¿ci vanno da circa 200 euro all’anno per
gli utenti residenziali ¿no a circa 10.000 euro all’anno per utenti di
commerciali (artigiani e piccole aziende). A livello di sistema elettri-
co invece i bene¿ci stimati variano in base al livello di penetrazione
dei sistemi di accumulo installati presso le utenze (non asserviti
alla rete e quindi non controllati dai distributori di energia elettrica).
Lo studio (intitolato Residential Electrical Storage Systems - Ress)
ha stimato un bene¿cio variabile tra circa 22 milioni di euro all’anno
nel caso di una penetrazione inferiore all’1% delle utenze nazionali
¿no a circa 540 milioni di euro all’anno con livelli di penetrazione
del 20%.
PERCHÈ IL FOTOVOLTAICO
RESIDENZIALE
HA BISOGNO DEI SISTEMI DI ACCUMULO
a cura di Anie Energia
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