Energia_Ambiente_13 - page 54

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n.13 marzo 2014
Ogni volta che si parla
di ottimizzazione e di
efficienza ci si scontra con
il ‘mantra’ che recita: “Non
puoi controllare ciò che non
puoi misurare”. In sostanza
se si vuole procedere a
un qualsiasi intervento di
efficienza bisogna stabilire
un termine di confronto,
una baseline come si dice
tecnicamente con termine
anglofono.
Quindi, il punto di partenza
è iniziare a misurare i
consumi e le prestazioni
in termini energetici
dell’asset di riferimento,
sia esso un’industria intera
o una linea produttiva, un
immobile o solo la centrale
termica.
Il punto è che misurare
delle prestazioni è meno
immediato di quanto si
possa pensare. Abbondano
i dispositivi e i sistemi che
sono in grado di raccogliere
le informazioni, ma il
problema è scegliere quello
più adatto alle esigenze
e, soprattutto, in grado di
integrarsi con quanto già
presente.
Infatti il caso più comune
è che ci sono già diversi
dispositivi presenti
dai sistemi di building
automation a quelli di
controllo macchina o
controllo della produzione.
Però tali dispositivi non
sono stati mai pensati per
una raccolta dati energetici
o per l’ottimizzazione
rispetto ai consumi, quanto,
piuttosto, per massimizzare
la produzione industriale o
il comfort di un edificio.
I sistemi di controllo sono
stati pensati come sistemi
chiusi, per ‘blindare’ il
cliente all’interno di una
architettura di sistema,
scalabile e flessibile alle
esigenze ma non aperta
all’interazione con altri
dispositivi e sistemi. Per
questo l’integrazione della
raccolta dati energetici con
la gestione e il controllo è
spesso difficile e richiede
un elevato sforzo da parte
dei sistemisti.
Quanto costa l’integrazione
del sistema?
Se pensiamo ad un caso
tipico del real estate,
ovvero a un fondo
immobiliare che avesse
intenzione di seguire il
percorso dell’efficienza
energetica, ci troveremmo
di fronte alla seguente
domanda: quanto costa
nel suo complesso
l’integrazione del sistema?
La domanda è
apparentemente semplice;
la risposta è esattamente
l’opposto, complessa e con
molti punti che richiedono
ulteriori approfondimenti.
Quando si parla di
integrazione di sistema
si intendono tutte quelle
operazioni per rendere
dialoganti tra loro i sistemi
Hvac (Heating, Ventilation,
Air Conditioning), i
meter elettrici, i sistemi
di rilevazione dei dati
ambientali (temperatura,
umidità, luce naturale ecc).
Se prendiamo a paragone
la facilità che incontriamo
nell’installazione di un
semplice driver per
stampante non possiamo
immaginare la complessità
che si nasconde dietro
all’integrazione di sistemi
così diversi: collegare
in una rete in modalità
ModBUS diversi meter,
oppure collegare controllori
BACnet può essere davvero
molto complesso.
Il lavoro del system
integrator unisce
le competenze che
permettono ai diversi
sistemi di parlarsi e
interagire. Il system
integrator opera
necessariamente in un
settore in cui i diversi
produttori, nel passato,
hanno sviluppato standard
di comunicazione,
protocolli, software
proprietari e che ora,
necessariamente, si devono
evolvere verso piattaforme
aperte con standard
condivisi in modo da poter
operare a diversi livelli e
con possibilità di crescita
indipendenti dal singolo
produttore.
Ad esempio, il sistema
che fa da collettore di
informazioni, gateway con
inglesismo ormai di uso
corrente, deve essere
in grado di operare sia
con informazioni fornite
attraverso una rete LAN
con protocollo Modbus,
sia su protocolli di altro
tipo come RS485 che
con Power Line, ovvero
informazione portata
direttamente attraverso il
cavo elettrico.
Per informazione si intende
una stringa alfanumerica,
dati rilevati da un meter, un
misuratore.
La capacità di operare su
diversi network è una delle
caratteristiche principali del
gateway, in quanto si trova
ad operare in ambienti che,
normalmente, lavorano
con molte informazioni
distribuite su reti diverse.
Ad esempio deve anche
essere capace di operare in
WiFi come su LAN in modo
da prendere e distribuire
le informazioni anche sulla
rete informatica aziendale
(il gateway è dotato di
un proprio IP come una
qualsiasi altra macchina su
internet).
Ma non è certo solo la
possibilità di connessione
a determinare la bontà del
gateway, bisogna anche
FOCUS
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