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n.11 settembre 2013
IDROELETTRICO
pompaggio.
In pratica è stato effettuato
uno studio basato su dati
GIS per posizionare i
bacini e cercare, a distanze
tecnicamente fattibili
altri invasi in modo da
individuare il potenziale
bacino da utilizzare per il
pompaggio.
Incrociando questi dati
con quelli del catasto
delle dighe, mappa delle
infrastrutture e trasporti,
mappa dei siti naturali
protetti (Natura 2000) è
stato possibile individuare
sia il potenziale tecnico che
quello economicamente
realizzabile.
Per potenziale tecnico si
può distinguere tra quello
teorico, dato solo dalla
presenza di salti e invasi
sfruttabili; applicando le
restrizioni individuate dai
vari ‘layer’, ovvero aree
disabitate, siti naturali
protetti e aree Unesco,
vicinanza dell’impianto
alla rete di trasmissione
elettrica, è possibile
arrivare a un potenziale
effettivamente realizzabile.
Su quest’ultimo sono stati
individuati dei costi di
impianto parametrici che
hanno escluso altri impianti
per arrivare a un potenziale
economico di pompaggio in
Europa.
Le Figure 3 e 4 illustrano le
potenzialità individuate per
due tipologie di impianto, la
prima per il collegamento
di due bacini esistenti
a distanza inferiore ai
20 chilometri e dislivello
superiore ai 150 metri, la
seconda per la creazione di
un secondo bacino sempre
in un raggio di 20 chilometri
e dislivello sfruttabile
superiore ai 150 metri.
In entrambi i casi la
Turchia è lo stato con il
maggior potenziale, ma
anche Spagna e, in misura
minore, l’Italia hanno delle
potenzialità da esprimere.
Sintomatico il caso
norvegese e quello
albanese: per il primo
ci sono possibilità per
l’incremento di produzione
da pompaggio sfruttando
nuovi bacini, per il secondo,
invece, si tratta di mettere
in opera impianti su molti
bacini esistenti privi di
questa configurazione.
In conclusione l’idroelettrico
in Europa e in Italia ha
ancora molte opportunità
da cogliere; la difficoltà
sta nell’individuarle e nel
metterle a sistema, un
compito sia del legislatore
nazionale che di quello
europeo, da portare avanti
insieme in modo coordinato.
Figura 4 - Tipologia d’impianto realizzabile con creazione di un secondo bacino
1...,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62 64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,...86
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