29
n.9 marzo 2013
ovest dell’edificio e raccolte in
una linea bianca che termina
nel pozzetto di allacciamento
alla fognatura comunale. Dal
momento che tali acque non
sono particolarmente inquinate,
come previsto dalla normativa,
è possibile scollegare tale
linea dalla rete fognaria mista
e indirizzarla verso un nuovo
pozzo perdente in grado di
smaltire nel sottosuolo l’intera
precipitazione.
Nuova linea di raccolta e
smaltimento
Allo stato di fatto, le acque
meteoriche che cadono
sull’Edificio 18, sul piazzale
antistante, su parte dell’Edificio
14A e sul tetto nord dell’Edificio
14 vengono tutte convogliate
nella fognatura comunale.
La realizzazione di una nuova
linea deputata alla raccolta
delle sole acque meteoriche
di dilavamento dei tetti di tali
edifici e del piazzale antistante
l’Edificio 18, con successivo
convogliamento verso un pozzo
perdente (attualmente già
esistente, anche se dovrebbe
essere verificata la capacità
di smaltimento della portata
aggiuntiva), comporterebbe una
significativa diminuzione della
quantità di pioggia affluente in
fognatura (verrebbero sottratti
circa 1.400 m² di superficie
affluente). Inoltre, la stazione
di pompaggio che attualmente
solleva l’acqua piovana che
cade sul piazzale e sull’Edificio
18 sarebbe meno utilizzata,
con conseguente diminuzione
dei costi legati al consumo di
energia elettrica.
Conclusioni
La realizzazione degli interventi
proposti comporterebbe una
notevole diminuzione della
quantità di deflusso meteorico
convogliato in fognatura,
con un conseguente migliore
funzionamento della rete
e l’ottenimento di indubbi
vantaggi ambientali: dalla
diminuzione della quantità
di acque meteoriche che
necessiterebbero di trattamenti
depurativi di valle in seguito
al miscelamento con acque
reflue fognarie, alla riduzione
dei consumi energetici dello
stesso Politecnico in relazione
al minor utilizzo delle stazioni di
sollevamento. Inoltre, interventi
come la realizzazione di un
tetto verde, o il rifacimento della
pavimentazione con materiali
drenanti, provocherebbero
altri benefici come la riduzione
dell’effetto ‘isola di calore’ che
attualmente interessa l’area
durante i mesi estivi, migliorando
quindi la qualità dell’ambiente
del Campus.
BIBLIOGRAFIA
[1] Sito Progetto “Città Studi Campus Sostenibile”: www.
campus-sostenibile.polimi.it/web/guest
[2] Sito Iscn:
org/
[3] G. Becciu, A. Paoletti “Fondamenti di costruzioni idrauliche”,
Utet, 2010.
[4] Piano Regionale Risanamento Acque (Prra), Regione
Lombardia, 1995.
[5] Piano di Tutela e Uso delle Acque (Ptua), Regione
Lombardia, 2006.
[6] DGR Lombardia n. 8/2244 del 29/03/2006.
[7] RR Lombardia n.3 del 24 marzo 2006 - Disciplina e regime
degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie, in
attuazione dell’art. 52, comma 1, lett. a), LR 12.12.2003, n. 26.
[8] A. Paoletti, “Urbanizzazione e invarianza idraulica”, Corso di
Aggiornamento Stadium2012, Politecnico di Milano, 2012.
Figura 4 - Confronto tra le aree affluenti allo stato di fatto e dopo gli interventi proposti (aree/edifici interessati dagli interventi evidenziati).
1...,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30 32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,...84