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n.15 settembre 2014
ACQUA
SOLUZIONI
- non necessita Permitting lungo e complesso, ma accordi con le
Water Utilities, che potrebbero percepire una tariffa per lo sfrutta-
mento energetico dei reflui;
- è applicabile in contesti urbani densamente abitati dove la geo-
termia incontra maggiori difficoltà;
- le potenze ottenibili possono essere importanti (>1MW) garan-
tendo COP elevati (>6);
- viene recuperata energia che andrebbe dispersa.
Questa tecnologia in Italia è poco diffusa e conosciuta, mentre è
ben consolidata in Nord Europa e nel mondo, basti pensare che
sono istallate centinaia di pompe di calore da acque reflue con
potenza termiche che variano dai 10 kW a 20 MW, di cui la prima
messa in funzione più di 20 anni fa (fonte: SwissEnergy Agengy).
La tecnologia di Thermowatt
In questo articolo il focus viene posto su una tecnologia innovati-
va di una società ungherese denominata Thermowatt, e distribu-
ita in Italia dalla società Elisas Ambiente
collaborazione tra Elisas Ambiente e Thermowatt è stata
sviluppata nell’ambito delle attività promosse da Climate KIC, la
Knowledge and Innovation Communities (KIC) creata nel 2010
dall’European Institute of Innovation and Technology (EIT), la
cui missione è di promuovere sviluppo sostenibile e contrastare
i cambiamenti climatici. La soluzione tecnologica proposta rientra
tra quelle di recupero energetico effettuato internamente all’edi-
ficio, con restituzione delle acque reflue alla rete fognaria dopo
sfruttamento energetico: tramite un by pass sulla condotta fogna-
ria i reflui vengono convogliati ad una stazione di pre-filtraggio,
successivamente agli scambiatori di calore, quindi reimmessi
nella condotta fognaria, riportando i residui del pre-filtraggio in
condotta (Figura 2).
Il sistema è monitorato da remoto 24 ore al giorno su 7 giorni,
con allarmi automatici per anomalie, e mantenuto in condizioni
di funzionamento ottimale in base alla richiesta energetica e alla
portata della rete fognaria. Le potenze ottenibili per riscaldare/
raffrescare gli edifici sono elevate, da 1 a 5 MW, in funzione della
portata della condotta.
I vantaggi di questa soluzione consistono in:
- le installazioni sono assai compatte e possono essere realizzate
all’interno di un garage oppure in locali di ridotte dimensioni anche
interrati;
- non viene installata alcuna apparecchiatura all’interno della con-
dotta che può venire isolata dal sistema chiudendo i by pass in
automatico;
- l’installazione è rapida e poco impattante sulla condotta fognaria;
- le manutenzioni sono semplici e sicure in quanto i componenti
facilmente accessibili, gli spazi adeguati e i liquami allontanati;
- la location ideale è nei centri urbani densamente abitati, dove è
maggiore l’urgenza di ridurre le emissioni GHG, e gli utenti ideali
sono quelli che necessitano di una richiesta energetica elevata e
continua;
- le potenze ottenibili sono importanti (fino a 5 MW) e superiori
rispetto a quelle di sistemi analoghi nel contesto urbano;
- i COP ottenibili sono >6, cui corrispondono rilevanti risparmi
energetici, significative riduzione di emissioni e tempi di rientro
dell’investimento interessanti, valutabili in 6-8 anni in funzione dei
costi dell’energia elettrica e di installazione/gestione.
Gli attori coinvolti ne ottengono benefici: Water Companies, Esco,
finanziatori che percepiscono una tariffa per il servizio, l’utente
finale che risparmia sulla bolletta energetica, la municipalità che
vede ridotte le emissioni GHG localmente. La tecnologia è in for-
te sviluppo ed ha ottenuto importanti riconoscimenti: Hungarian
Patent (applied for in 2010); Method and Circuit Arrangement for
Recovering Heat from Wastewaters; International Patent (PCT)
(applied for in 2011); vincitore dell’ Aqualia Award for Innovation
nel 2013 e al WEX – Water&Energy Award nel 2104.