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n.18 maggio 2015

CITY

SMART

utilizzando un insieme di variabili decisionali, ossia vettori di incognite

x

e

y

, rispettivamente discrete e continue, i cui valori rappresentano le

decisioni da prendere. Nel caso in esame le variabili discrete

x

sono va-

riabili binarie associate all’allacciamento o meno di ciascun utente alla

rete. In una soluzione la variabile vale 1 se l’utente è allacciato e 0 in

caso contrario. Ad esse si aggiungono le variabili continue

y

che rap-

presentano lo stato fisico della rete associato ad una configurazione di

allacciamenti: ad esempio le portate in massa nelle tubature, le pressioni

in ciascun nodo della rete di mandata e di ritorno e le cadute di pressione

agli scambiatori. Le variabili decisionali sono limitate ad appartenere ad

un insieme

Q

che definisce la regione ammissibile del problema. Questa

è operativamente definita specificando un insieme dei vincoli: relazio-

ni matematiche che devono essere soddisfatte dalle incognite affinché

definiscano soluzioni ammissibili del problema. Ad esempio, il nostro

problema prevede vincoli che impongono l’equilibrio delle portate in in-

gresso ed uscita nei nodi della rete o che limitano la massima pressione

in uscita dall’impianto. Infine il tutto viene completato dalla presenza della

funzione obiettivo: una relazione

f

dipendente dalla variabili e che per-

mette di confrontare tra loro le diverse soluzioni del problema al fine di

determinarne la migliore. Nel caso in esame la funzione obiettivo massi-

mizza il profitto complessivo ottenibile, tenendo conto dei profitti associati

agli allacciamenti effettuati e dei costi di servizio conseguenti. Il modello

di ottimizzazione descritto ha un numero elevatissimo di soluzioni po-

tenziali da considerare ed è di difficile risoluzione. Considerando solo le

variabili decisionali binarie associate agli allacciamenti, se queste sono

n

si ottiene un numero di soluzioni possibili che cresce come 2

n

: già con

una ventina di nuove utenze si hanno più di un milione di soluzioni pos-

sibili, per ciascuna delle quali va valutato lo stato della rete e, se questo

è ammissibile, il relativo profitto. Pertanto il prototipo è stato realizzato

utilizzando un risolutore professionale di elevate prestazioni (IBM-Cplex)

che ne ha permesso l’agevole soluzione in casi di media dimensione che

erano l’obiettivo del progetto.

La validazione del modello è stata condotta utilizzando esempi di rete

reale ricavati dalla rete di Imola in cui erano previsti nuovi allacciamenti

di utenze. Uno di questi è illustrato in Figura 2 in cui la rete (di manda-

ta) attuale è rappresenta dai rami

rossi, gli utenti attuali sono in blu

e quelli futuri già previsti in rosso. I

13 gruppi di utenze potenziali sono

rappresentate in verde e le relative

tratte di rete sono in verde tratteg-

giato. Il risultato di una delle speri-

mentazioni condotte considerando

un orizzonte temporale di 10 anni per i ricavi da vendita di energia è

mostrato sempre in Figura 2, in cui sono evidenziati gli 8 gruppi di utenze

potenziali che il modello propone di allacciare. Il risultato illustrato è stato

ottenuto in pochi secondi di tempo di calcolo su un normale personal

computer utilizzando il modello generato automaticamente dal prototipo

e risolvendolo con IBM-Cplex.

La facilità con cui è possibile modificare i parametri di costo o le ca-

ratteristiche del modello (ad esempio inserendo un vincolo al budget

complessivo disponibile o imponendo il servizio di alcune utenze indi-

pendentemente dalla redditività) rende agevole l’utilizzo del modello per

la soluzione in breve tempo di numerosi scenari alternativi in un’ottica

“what-if”, indispensabile per considerare e comparare obiettivi multipli

per la scelta e valutare la robustezza alla variazione dei parametri delle

soluzioni determinate.

Ad esempio riducendo l’orizzonte temporale a 5 anni, le utenze potenzia-

li che il modello propone di allacciare si riducono a 2. Il modello presen-

tato può essere esteso sia per rappresentare reti più complesse, sia per

includere requisiti economici specifici. Nel caso di reti che comprendano

più impianti e anelli, ad esempio, poiché la direzione del flusso di man-

data e di ritorno non è definita a priori, è opportuno utilizzare variabili

binarie e, all’aumentare della complessità della rete, può essere neces-

sario imporre ulteriori vincoli per limitare la pressione massima in alcuni

nodi della rete e/o considerare i costi di pompaggio. Per quanto riguarda

esigenze specifiche sul fronte economico, potrebbe essere necessario

inserire un limite ai costi di investimento, oppure privilegiare l’allaccia-

mento di un gruppo di utenti amministrati dallo stesso soggetto per ridur-

re i costi amministrativi legati ai contratti.

Lo strumento: OptiTLR

Lo sviluppo industriale del prototipo è stato condotto da Optit, spin-off

accreditato dell’Università di Bologna; lo strumento, chiamato OptiTLR,

è un software strutturato su un’interfaccia GIS, che consente di gestire il

processo di ottimizzazione in un unico ambiente e su un unico databa-

se. A livello di architettura generale, le principali componenti del sistema

sono:

Figura 3 - Esempio

dei risultati

dell’ottimizzazione:

visualizzazione

cartografica, lista

dei migliori clienti da

ricontrattualizzare, lista

dei migliori clienti da

allacciare.