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n.18 maggio 2015
ente per l’edilizia perché consente di beneficiare dei vantaggi della
cogenerazione anche in assenza di richiesta termica (vale a dire,
nella stagione calda).
Ma quali sono nel concreto i pregi e difetti di queste tecnolo-
gie? Lo abbiamo chiesto a
Marco Cuttica
, Tecnico Commer-
ciale del Gruppo AB, leader nel settore della cogenerazione.
Cuttica scherza con noi affermando che la cogenerazione “ha solo
pregi e non difetti”. A suo avviso, infatti l’unico limite di tale tecno-
logia è che non è indicata per tutti, perché solo alcuni ‘fortunati’
hanno le caratteristiche indispensabili per poter installare questi im-
pianti. Ci spiega che con un impianto di cogenerazione le aziende
possono autoprodursi la corrente elettrica e recuperare il calore
prodotto dal motore, o dalla turbina, sotto forma di acqua calda,
vapore, olio diatermico o anche acqua fredda a 7°C. Questi impianti
sono quindi particolarmente indicati per gli stabilimenti con impor-
tanti assorbimenti di corrente elettrica e che abbiano nelle stesse
ore anche un grosso consumo di energia termica consentendo di
raggiungere dei risparmi sui costi energetici mediamente superiori
al 40% e oltre. Chi non ha le caratteristiche di contemporaneità di
consumo di energia elettrica e calore si trova ovviamente escluso
da questa opportunità; pertanto, afferma Cuttica, “la cogenerazio-
ne potrebbe essere pensata come una fantastica medicina contro
il mal di testa da costi energetici, ma non come un ricostituente
adatto a tutti!”
Sulla scia di quanto ci ha raccontato Ennio Macchi sulla trigenera-
zione, abbiamo anche chiesto a Cuttica qualche dato circa la diffu-
sione di tale tecnologia nei settori industriali. I maggiori impieghi di
impianti di trigenerazione, spiega Cuttica, si vedono in applicazioni
civili come ospedali, aeroporti e altri complessi con grossi consu-
mi elettrici e grandi ambienti da scaldare e raffrescare e che per
questo tipo di applicazioni il problema può essere rappresentato
iale sostenibile
Ennio Macchi
, docente presso il Dipartimento di Energia del Po-
litecnico di Milano, ricorda che nella termodinamica sono due le
pratiche virtuose per generare calore ai livelli (bassi) di temperatura
richieste dall’edilizia: (i) la cogenerazione, vale a dire la produzione
simultanea di energia elettrica e calore con un ciclo ‘diretto’ che
invece di dissipare il calore all’ambiente lo utilizza per soddisfare la
richiesta termica dell’utenza e (ii) la pompa di calore, vale a dire un
ciclo ‘inverso’ che preleva calore ‘gratuito’ dall’ambiente, utilizzan-
do energia elettrica, per trasferirlo ai livelli di temperatura richiesti
dall’utenza.
Nel caso della cogenerazione, la principale fonte di energia è il gas
naturale: la rete elettrica funge da ‘banca dell’energia’, l’edificio im-
porta o esporta elettricità a seconda dell’andamento della produzio-
ne e della domanda. Oggi sono disponibili motori primi performanti,
affidabili e a basse emissioni, che consentono di realizzare impianti
di cogenerazione anche di piccola taglia, che possono raggiungere
la qualifica di “CAR” (Cogenerazione ad Alto Rendimento). Il ritorno
economico può essere interessante, se un’elevata frazione dell’e-
nergia cogenerata è auto-consumata.
Nel caso della pompa di calore, la fonte di energia è la rete elettrica
e la prestazione è tanto più brillante, sia in termini energetici, sia in
termini economici, quanto minore è la differenza di temperatura fra
l’utilizzatore termico (preferiti quindi sistemi di distribuzione a bassa
temperatura, quali pannelli radianti e fan coil) e il pozzo di calore
(aria ambiente, acqua di falda, terreno). L’impianto è reversibile
(può produrre caldo o freddo, a seconda della stagione). Possibile
e promettente è anche l’accoppiamento fra i due sistemi: motore
cogenerativo abbinato a pompa di calore.
Macchi conclude spiegandoci che si parla di trigenerazione (produ-
zione di caldo, freddo ed elettricità) quando a un impianto di coge-
nerazione si abbina un frigorifero ad assorbimento, una macchina
in grado di produrre freddo utilizzando calore: la soluzione è attra-