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n.18 maggio 2015

XX secolo le metodologie della Ricerca Operativa

(ottimizzazione matematica, teoria dei grafi e delle

code, simulazione numerica, teoria dei giochi …)

hanno avuto un enorme sviluppo e gli strumenti

di ottimizzazione hanno trovato larga diffusione in

moltissimi settori applicativi, tra i quali uno dei prin-

cipali è proprio la pianificazione e gestione di reti

tecnologiche e logistiche.

Il problema

La progettazione incrementale di una rete di teleri-

scaldamento (District Heating Incremental Network

Design, Dhind) [1] riguarda l’ottimizzazione dell’e-

voluzione di una rete di teleriscaldamento esisten-

te, di cui si suppone di conoscere completamente

le caratteristiche sia delle tubazioni di mandata e

di ritorno, sia degli scambiatori di calore esistenti

presso gli utenti già allacciati alla rete. È inoltre de-

finito un insieme di nuovi utenti rappresentati sia da

utenze commerciali che civili (ottenuti aggregando

le singole utenze di un condominio o di un’area più

vasta) di cui si deve valutare l’allacciamento. Per

ciascun nuovo utente deve essere nota la domanda termica richiesta ed

i corrispondenti ricavi conseguibili dal contributo di allacciamento e dalla

vendita di energia. Una nuova utenza potrà essere allacciata alla rete se-

condo una o più distinte configurazioni (ad esempio associate a diversi

punti di attacco alla rete o a diversi diametri della tubatura utilizzata) di

ognuna delle quali è definibile il costo risultante dall’installazione delle tu-

bature e dello scambiatore. Sono inoltre definiti i costi operativi associati,

ad esempio, all’energia necessaria per il riscaldamento ed il pompaggio

del fluido nella rete. La Figura 1 mostra un esempio generico di rete di

teleriscaldamento, nella quale troviamo: un impianto (il pentagono, nodo

1), un insieme di clienti già connessi alla rete (nodi 4, 7 e 13), un insieme

di clienti potenziali che potranno essere connessi alla rete (nodi 10, 11 e

12), le tubature che collegano i clienti già allacciati (linee continue) e le

tubature potenziali (linee tratteggiate).

Il problema di ottimizzazione consiste nel determinare l’insieme delle

utenze da allacciare effettivamente alla rete per garantire la fattibilità

dell’allacciamento, rispettando i limiti fisici della rete (ad esempio mas-

sima e minima pressione di uscita dagli impianti e minima differenza

di pressione agli scambiatori) e massimizzando il profitto conseguibile

complessivamente. Per esempio, sempre considerando la Figura 1 e

supponendo che il profitto di allacciamento dell’utente 11 sia più elevato

rispetto a quello dell’utente 12, potrebbe comunque essere più conve-

niente allacciare quest’ultimo rispetto ad 11 che è più lontano dall’impian-

to e richiede quindi costi di pompaggio più elevati.

Tutte le relazioni non lineari necessarie a descrivere il comportamento

del sistema, quali la relazione tra portata e caduta di pressione, sono

state approssimate con funzioni lineari a tratti, per garantire l’effettiva ri-

solubilità del modello di ottimizzazione. Essendo il problema di tipo stra-

tegico, inoltre, è accettabile considerare la rete in condizioni di carico di

picco (o medio) ed in regime stazionario. Infine le cadute di temperatura

agli scambiatori sono assunte note e pari a un valore standard. Pertanto

è possibile disaccoppiare l’aspetto termico da quello idraulico e rappre-

sentare il comportamento del sistema unicamente considerando la distri-

buzione delle portate in massa del fluido nella rete.

Il problema di ottimizzazione, come previsto dalla metodologia della Ri-

cerca Operativa, viene definito matematicamente nella forma

Figura 2 - Una delle

reti utilizzate per

la validazione e

la corrispondente

soluzione.

Figura 1 - Esempio

schematico di una rete

di teleriscaldamento con

utenze esistenti e nuove.