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n.17 marzo 2015
ACQUA
SOLUZIONI
L’importanza del water reuse
“Il riuso dell’acqua di scarico in diversi settori è una delle attività
principali della nostra società. Tra le tante tecnologie seguite dalla
società, il riuso dell’acqua di scarico (water reuse) è ormai sempre
più richiesto in diversi settori dell’industria di processo (raffinerie,
petrolchimico, industria siderurgica ecc): per questo, la società si
impegna da anni sia in Italia, sia all’estero. Nel mondo della raffina-
zione disponiamo di impianti per l’attività di water reuse e ci occu-
piamo della gestione diretta con personale locale nei più importanti
stabilimenti distribuiti su tutto il territorio italiano, per l’ottenimento
di acqua demineralizzata o per acqua da usare in caldaia ad alta
pressione. In effetti, l’utilizzo di un sistema di water reuse risulta
molto vantaggioso per produrre acqua demineralizzata all’interno
dell’impianto, ed è preferibile rispetto all’approvvigionamento di ac-
qua primaria da parte dei Consorzi. Inoltre, si tratta di trattamenti
che vanno anche in direzione di una maggiore sostenibilità e che
riscuotono il favore delle Istituzioni sul territorio attorno all’impianto”.
Una forte integrazione di competenze
Gli impianti realizzati ‘chiavi in mano’ dalla società richiedono una
forte integrazione tra chimica di processo, Engineering & Construc-
tion, impiantistica elettrica, analisi strumentale, sistemi di automa-
zione, mantenendo sempre il processo come focus centrale. Prose-
gue Nicolazzi: “Nello sviluppo della nostra società, abbiamo sempre
scelto in modo consapevole di non esternalizzare le competenze
accumulate, bensì di trattenerle all’interno della nostra organizza-
zione. È una scelta che ci ha imposto anche dei sacrifici, ma siamo
convinti che sia quella giusta, perché in questo modo il mercato ci
riconosce una competenza e una professionalità uniche nel seguire
i progetti e le commesse. E questo spirito devo dire che ha un effetto
pervasivo su tutte le nostre attività, tanto che anche i nostri fornitori
si sentono anch’essi coinvolti nel nostro modo di operare”.
In particolare, la fornitura dell’impianto per Danieli ad Abu Dhabi è
stata una vera sfida: già l’impianto era di per sé complesso per le
difficili condizioni ambientali; inoltre l’impianto doveva trattare acque
con una forte variazione di salinità a seconda della stagione (da
55.000 a 72.000 μS/cm, più o meno). Oltre alle difficoltà logistiche,
è stata comunque un’esperienza molto gratificante anche sul piano
umano, perché ci siamo trovati a gestire il cantiere di costruzione in
un ambiente multietnico, che ci ha arricchito sul piano professionale
e umano”.
Molti i progetti futuri
Le installazioni di Bernardinello Engineering realizzate con la formu-
la denominata ‘chiavi in mano’, sia partendo da ‘green field’ sia con
revamping di impianti esistenti, rappresentano la sintesi perfetta tra
le esigenze dei clienti e il rispetto per l’ambiente. Conclude Nico-
lazzi: “In fondo, ci piace l’idea di considerare il nostro team formato
da ‘scienziati-artisti’, perché l’attività che svolgiamo mette a frutto
le competenze dei nostri specialisti in campo scientifico e dà loro
forma nella realizzazione di soluzioni ingegneristiche ad altissima
efficienza.
E i progetti futuri non mancano: in questi mesi, la società sta se-
guendo diversi progetti in importanti raffinerie in Italia e all’estero e
continua a investire nella ricerca di nuove soluzioni impiantistiche.
In particolare, proprio sul water reuse sono in corso progetti molto
interessanti, con lo sviluppo di una tecnologia innovativa su cui la
società sta lavorando intensamente”.
www.bernardinello.itFoto in alto da sinistra a destra. Sicilia: impianto a osmosi inversa. Sardegna: impianto per il riuso dell’acqua. Foto in basso da sinistra a destra. Impianto di
ultrafiltrazione e di osmosi inversa. Sede Bernardinello Engineering