Proteggere le foreste europee dai cambiamenti climatici

Pubblicato il 3 marzo 2010

Il Libro verde delinea i problemi principali che interesseranno le foreste europee. Oltre a presentare gli attuali sistemi di informazione sulle foreste e gli strumenti disponibili per proteggere il patrimonio forestale, solleva una serie di interrogativi riguardanti lo sviluppo delle future opzioni politiche. Il documento fa parte del seguito al Libro bianco sull’adattamento ai cambiamenti climatici adottato dalla Commissione nell’aprile del 2009.

Visto che la politica forestale rientra essenzialmente fra le competenze degli Stati membri, il dibattito dovrebbe concentrarsi sulla necessità di modificare la gestione e la protezione delle foreste in Europa per effetto dei cambiamenti climatici e sulla politica dell’Ue da adottare in futuro affinché apporti un maggiore contributo alle iniziative degli Stati membri.

Le foreste svolgono molteplici funzioni interdipendenti sul piano sociale, economico e ambientale. Sono fonti di lavoro, reddito e materie prime per l’industria e per l’energia rinnovabile. Proteggono il suolo, gli insediamenti umani e le infrastrutture, regolano la fornitura idrica e conservano la biodiversità. Per quanto riguarda il clima, le foreste svolgono la funzione di “serbatoi” che, crescendo, assorbono anidride carbonica, il principale gas a effetto serra, ma che producono anche CO2 quando sono abbattuti, bruciati o danneggiati da tempeste e parassiti. Le foreste regolano inoltre le condizioni meteorologiche locali e regionali.

Le foreste e le altre aree boschive ricoprono quasi 176 milioni di ettari dell’Ue, vale a dire più del 42% del territorio dell’Ue. Negli ultimi 60 anni le foreste dell’Ue si sono continuamente ampliate fino a costituire oggi il 5% dell’area boschiva del mondo. Quasi tutte le foreste dell’Ue sono cresciute in termini di volume di legno e riserva di carbonio, eliminando così più CO2 dall’atmosfera. Tuttavia, dati recenti dimostrano che oggi la scomparsa delle foreste – soprattutto nei Paesi in via di sviluppo – e altri cambiamenti nell’uso del territorio su scala mondiale sono responsabili di una percentuale di emissioni globali di CO2 compresa fra il 12% e il 15%.

In un secolo la temperatura media in Europa è aumentata di quasi 1°C e le previsioni più ottimiste stimano a 2°C l’aumento della temperatura entro il 2100. La rapidità dei cambiamenti climatici causati dalle attività umane sta indebolendo la naturale capacità di adattamento degli ecosistemi. Intere regioni non saranno più adatte per determinati tipi di foresta, la naturale distribuzione delle specie di alberi sarà alterata causando cambiamenti nella crescita delle foreste esistenti. La frequenza e/o l’intensità di eventi estremi, quali tempeste, incendi, siccità e ondate di caldo, dovrebbe aumentare, esponendo così le foreste a ulteriori pressioni.

Dal 1° marzo al 31 luglio 2010 si svolgerà una consultazione pubblica sul Libro verde sul sito web Your Voice in Europe. Nell’ambito della consultazione la Commissione organizzerà il 3 giugno a Bruxelles un seminario e un incontro con le parti interessate nel contesto della Settimana verde. Il Libro verde sarà inoltre discusso alla conferenza sulla protezione delle foreste organizzata dalla presidenza spagnola a Valsain, in Spagna, il 6 e 7 aprile.

La Commissione pubblicherà sul sito web Europa i contributi al dibattito e apporterà le proprie osservazioni sui principali risultati della consultazione.

Your Voice in Europe: ec.europa.eu/yourvoice

Europa: europa.eu/index_en.htm



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