detto, si prevede una crescita del 3%, con
un tasso di disoccupazione atteso al 5,9%.
Quali sono i settori che vanno per la mag-
giore? Il settore delle costruzioni, che ha
creato 16.000 posti di lavoro, quello dei
servizi professionali 81.000, e quello sanita-
rio dove ne sono state create 23.000. Il tas-
so di disoccupazione torna sotto il 6% per
la prima volta dalla metà del 2008, prima
della crisi. Non mancano elementi negati-
vi a cominciare dal tasso di partecipazione
alla forza lavoro che è calato al 62,7%, il
livello più basso dal febbraio 1978. Lo scor-
so settembre, circa 9,3 milioni di americani
erano alla ricerca di un lavoro e 7,1 milioni
sono con lavori part-time, non tanto per
scelta di vita ma perché non riescono a tro-
vare un lavoro a tempo pieno.
Detto questo, il deficit commerciale è cala-
to ad agosto dello 0,5% a 40,1 miliardi di
dollari, ai minimi di sette mesi. Le esporta-
zioni sono salite dello 0,2% a 198,5 miliardi
di dollari, mentre le importazioni sono sali-
te dello 0,1% a 238,6 miliardi di dollari.
Secondo i calcoli dell’ICE per l’Italia, nei
prossimi due anni, gli Stati Uniti saranno
il mercato dal quale si potrà trarre mag-
giore beneficio: dei 50 miliardi di euro di
marzo 2015
59
aumento potenziale dell’export, più di
nove possono essere fatti negli Stati Uniti.
La Cina è seconda (8,9 miliardi), la terza è
la Germania, con 4,2 miliardi. Ecco perché
dei 160 milioni di budget che l’Italia l’an-
no prossimo dedicherà alla promozione
commerciale (sono quelli previsti dal de-
creto Sblocca-Italia), più di trenta verranno
dedicati alla promozione negli Stati Uniti.
Ma non più nelle mete più gettonate come
New York o Miami. Sono di crescente inte-
resse Stati come il Texas o il Michigan. Con
questi presupposti, l’esito dell’accordo di
libero scambio tra Europa e Stati Uniti sarà
sicuramente decisivo.
Cade il prezzo del petrolio
Un ulteriore vantaggio per i consumatori è
dovuto al calo del prezzo del petrolio. Il si-
to
www.exportusa.us (società di consulen-
za che aiuta le aziende italiane a entrare
nel mercato statunitense) cerca di spiegare
le ragioni della caduta dei prezzi del pe-
trolio scesi di oltre il 20% da giugno 2014,
causando una pari diminuzione dei prezzi
della benzina negli Stati Uniti. Secondo
quanto riportato, il recente calo dei prezzi
del petrolio è dovuto a una serie di fattori
The rediscovery
of America
‘Made in Italy’ is appreciated all over
the world, including the United States.
According to Istat, in fact, Italian
companies are exporting more to all
the areas outside the EU, but relations
with the States seem to be enjoying a
golden age, to the extent that in the
first six months of this year Italian
exports to the US grew by 7.8% over
last year. What are the most popular
products? The traditional standbys,
like wine, food, cars, fashion and
design. Indeed, exports of automobiles,
tractors and motorcycles are surging
(+31.72%), driven by the merger of
Fiat and Chrysler, not to mention
food (+40.32%). But the real news
is the growth of industry-related
sectors, such as certain metal products
(+143%), rubber (+13%), plastics
(+14%), aircraft parts (+11%) and
footwear (+10.4%). Why are these
products exported to the United
States? The answer is in the so-called
re-industrialization of the American
economy, as reflected in the fact that
since 2009 the manufacturing sector
has recorded growth rates that are
almost always significantly higher than
in other sectors. It should be added
that in the US the big picture shows
no signs of major instability, with
growth forecasts for 2015 at +3.1%.
According to the IMF, the conditions
for a strong acceleration of the recovery
in the US are all there, thanks to the
monetary policy in place, favorable
financial conditions and a reduced tax
burden. Moreover, there has been an
improvement in household budgeting,
and the residential real estate market
is in good health. Employment is up as
well - the construction sector has created
16,000 jobs, professional services
81,000, and healthcare 23,000.