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marzo 2015
namento si sono rivelate infondate.
Negli Stati Uniti la produzione interna
di greggio ha superato le aspettative. La
produzione petrolifera degli Stati Uniti è
aumentata del 50% in tre anni. Infine, l’A-
rabia Saudita ha segnalato la disponibilità
a lasciare che i prezzi calino lentamente,
mantenendo la quota di mercato. Metten-
do insieme tutti i pezzi - secondo gli esperti
di ExportUsa - la valutazione finale è che la
caduta del prezzo del petrolio non è tan-
to da attribuire a una domanda debole,
piuttosto a una forte offerta. Questa è una
buona notizia non solo per la crescita eco-
nomica globale, ma anche per i rendimen-
ti del mercato azionario. Un calo del 10%
del prezzo del petrolio a causa di una forte
offerta porta ad un aumento dello 0,3%
circa della crescita del PIL degli Stati Uniti
da distribuire nei prossimi 12 mesi. Questo
è un indizio che porta a pensare che le im-
prese avranno una crescita dei profitti nel
prossimo trimestre in America. Gli esperti
annunciano che il prezzo del greggio negli
Stati Uniti d’America aumenterà sicura-
mente nel prossimo anno, mantenendosi
però al di sotto dei picchi del 2014.
Tutto questo fa pensare che i consumatori
americani beneficeranno dei prezzi dell’e-
nergia più bassi per i prossimi trimestri e
questo potere d’acquisto supplementare
dovrebbe creare un ulteriore vantaggio
per i consumatori.
L’Alfa torna negli Usa
Dopo oltre vent’anni, l’Alfa Romeo torna a percorrere la strade americane.
L’onore tocca all’Alfa Romeo 4C, la sportiva a due posti, trazione posteriore
e motore centrale, che verrà venduta in Nord America in 1.500 unità.
L’interesse che la 4C ha suscitato in Europa ha spinto il management
ad affrontare il pubblico statunitense che, in futuro, potrà divenire cliente
abituale del marchio Alfa. La 4C è la conferma di una promessa mantenuta,
fatta da Sergio Marchionne che ha difeso e creduto nella potenzialità del
brand. La fusione con Chrysler ha permesso di realizzare quello che pareva
solo un sogno.
Gli automobilisti americani amano le macchine italiane. Negli Stati Uniti
la Fiat 500 è considerata un’auto iconica, anche se di nicchia (sono
state vendute 155 mila unità), piace alla gente cult, da qui la possibilità di
coinvolgere anche una selezionata rappresentanza di concessionari Fiat.
Ci auguriamo che il programma di rilancio dei marchi Fiat negli Usa possa
avere effetti positivi anche sulle attività degli stabilimenti produttivi italiani.
diversi, ma non è un segnale che l’econo-
mia globale si sta dirigendo verso il tracol-
lo. Le stime di crescita della domanda di
petrolio a livello mondiale si sono rivelate
troppo ottimistiche e la caduta dei prezzi è
probabilmente data dal fatto che la ripre-
sa economica in Europa continua ad esse-
re lenta e i mercati emergenti non hanno
mostrato il ritmo di crescita esponenziale
dell’ultimo periodo. Ma anche altri fattori
hanno giocato un ruolo nella caduta dei
prezzi del petrolio. Di recente, i prezzi del
petrolio hanno incluso un premio per co-
prire il rischio di possibili interruzioni dei
rifornimenti causati dagli sconvolgimenti
politici in Medio Oriente e in Ucraina. Ma
la produzione di petrolio iracheno è stato
finora immune al conflitto militare che af-
fligge il Paese, le tensioni in Ucraina si sono
mitigate (per ora), e la produzione di pe-
trolio libico è ripresa nonostante la preca-
ria stabilità politica.
Per ora, le preoccupazioni geopolitiche di
una grave interruzione dell’approvvigio-