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n.18 maggio 2015
filone connesso all’uso del territorio e alla
conseguente impermeabilizzazione del
suolo.
Gli strumenti economici da utilizzare
potrebbero essere: tasse sulla
proprietà (IMU) differenziate in base
alla permeabilità residua; contributi ai
consorzi di bonifica. Nel caso di nuove
edificazioni, norme tecniche dei PGT che
impongono l’invarianza idraulica e/o oneri
di urbanizzazione differenziati in funzione
della permeabilità.
Nel secondo caso si dà enfasi su chi usa
la risorsa idrica sotterranea e quindi sul
fare pagare il ‘servizio’ di ricarica. Questo
potrebbe avvenire attraverso le tariffe dei
servizi idrici (quello urbano e quello di
irrigazione).
Il ricorso alla finanza pubblica è consigliato
nel caso non sia possibile individuare in
maniera certa chi usufruisce del ‘servizio’,
quindi quando si hanno dei servizi
indivisibili, ad esempio gli aspetti ricreativi
o di tutela della biodiversità. La tendenza
europea ed internazionale sull’uso dei
fondi pubblici è quella di non finanziare
più ‘a fondo perduto’ la realizzazione di
progetti infrastrutturali (anche se con forti
ripercussioni positive sull’ambiente) ma
attraverso la creazione di circuiti finanziari
agevolati con destinazione specifica (es.
fondi rotativi).
Il ricorso a finanziamenti a fondo
perduto potrebbero essere utilizzati per
supportare la sperimentazione di approcci
innovativi come il pagamento dei servizi
ecosistemici connessi alla ricarica degli
acquiferi.
Riferimenti
[1]
www.lifeaquor.org[2] G. Gusmaroli, T. Muraro, “Ge-
stione della risorsa idrica: il progetto
Life Aquor verso una strategia di
riequilibrio quantitativo delle acque
sotterranee dell’alta pianura vicentina
attraverso la ricarica delle falde e il
risparmio idrico”,
Acque Sotterranee,
numero 3/137, settembre 2014.
[3] L. Agostinetto, F. Dalla Venezia,
G. Gusmaroli (a cura di), “Tecniche
dimostrative di ricarica artificiale per
il riequilibrio quantitativo della falda
dell’alta pianura vicentina”, 2013,
Veneto Agricoltura (Progetto Life
Aquor), ISBN 978-88-6337-101-7.
[4] R. Martin, P. Dillion, “Aquifer Stor-
age and Recovery Future Directions
for South Australia”, Department of
Water, Land and Biodiversity Conser-
vation Csiro Land and Water, 2002.
[5] R. Murray, “Artificial Recharge, the
intentional baking and treating of wa-
ter in aquifers”, Water affairs & forest-
ry, Republic of South Africa, 2009.
[6] M. Arshad, M.E. Qureshi,.A.J.
Jakeman, “Cost-benefit analysis of
farm water storage: Surface Storage
versus Managed Aquifer Storage”,
20th International Congress on
Modelling and Simulation, Adelaide,
Australia, 1-6 December 2013,
www. mssanz.org.au/modsim2013.[7] R. Maliva, “Economics of
Managed Aquifer Recharge”,
Wa-
ter
, 2014,
6,
1257; doi:10.3390/
w6051257.
“Tecniche dimostrative di ricarica
artificiale per il riequilibrio quantitativo
della falda dell’alta pianura veneta.
Progetto Life Aquor”, Veneto Agricol-
tura, 2013.
“Le aree forestali di infiltrazione (AFI)
– Progetto RiduCaReflui” Veneto
Agricoltura, 2012.