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n.18 maggio 2015
Tabella 2 - Costi annui delle diverse tipologie di opere in 3 scenari: senza costi dell’area (a), con affitto
area (b), con acquisto area (c)
Costi senza area (a)
Euro/anno
Tipologia di intervento
k 10
-4
m/s
k 5x10
-4
m/s
k 10
-3
m/s
Campo di sub infiltrazione
10.250
7.750
6.825
Trincee di dispersione
10.800
7.900
6.600
Pozzi di dispersione
12.500
8.300
6.860
Aree forestali di infiltrazione
18.500
14.000
12.500
Riqualificazione di rogge
20.125
14.750
12.425
Costi annui con affitto area (b)
Euro/anno
Tipologia di intervento
k 10
-4
m/s
k 5x10
-4
m/s
k 10
-3
m/s
Campo di sub infiltrazione
10.250
7.750
6.825
Trincee di dispersione
10.895
7.932
6.613
Pozzi di dispersione
12.626
8.363
6.892
Riqualificazione di rogge
20.283
14.813
12.457
Aree forestali di infiltrazione
21.650
14.630
12.815
Costi annui con acquisto area (c) Euro/anno
Tipologia di intervento
k 10
-4
m/s
k 5x10
-4
m/s
k 10
-3
m/s
Campo di sub infiltrazione
10.250
7.750
6.825
Trincee di dispersione
10.995
7.965
6.626
Pozzi di dispersione
12.760
8.430
6.925
Riqualificazione di rogge
20.531
14.913
12.506
Aree forestali di infiltrazione
29.333
16.167
13.583
L’area dell’alta pianura vicentina è un territorio
particolarmente importante sotto l’aspetto
idrogeologico, in quanto rappresenta la
sede di naturale ricarica degli acquiferi
sotterranei da cui si preleva l’acqua a uso
civile per un ampio territorio abitato del Veneto
centrale. L’importanza di questo fenomeno di
movimentazione dell’acqua nel sottosuolo può
essere rappresentato dal fatto che, attraverso
un diffuso sistema di risorgive, consente
la nascita di un fiume, il Bacchiglione, che
sfocia poi in Adriatico. Negli ultimi decenni
vari studi e dati raccolti hanno evidenziato la
tendenza ad una perdita di capacità di ricarica,
con effetti negativi sull’equilibrio delle falde.
Le cause principali sono state individuate
nell’aumento dei prelievi idrici (effetti di
un’area densamente abitata ed industrializzata
e anche per irrigazione agricola), alterazione
idromorfologiche dei fiumi, aumento delle
superfici impermeabilizzate, tecniche di
irrigazioni agricole, variazioni dei regimi delle
piogge. Aquor ha proposto quindi un’azione
dimostrativa sulla ricarica artificiale degli
acquiferi attraverso diverse tecniche che
consentano di intercettare e canalizzare,
grazie ad opere di presa già presenti, quota
parte dell’acqua degli alvei fluviali destinata
al mare, migliorandone il tasso di infiltrazione
nei periodi più opportuni (es. periodo autunno-
invernale: maggior carico e assenza di uso
irriguo). Nel contempo - sono state previste
diverse azioni di sensibilizzazione sulla
problematica del risparmio idrico in vari
contesti civili. Il progetto è stato promosso
dalla Provincia di Vicenza (coordinatore) e
vede coinvolti diversi Enti impegnati nella
gestione della risorse idriche dell’area di
interesse (Acque vicentine, Alto Vicentino
servizi, Consorzio di Bonifica Brenta, Centro
Idrico Novoledo, Consorzio di Bonifica Alta
Pianura Veneta) insieme a Veneto Agricoltura,
responsabile dell’azione di valutazione
economica trattata nel presente articolo.
L’obiettivo finale del progetto è quello di
riuscire a delineare in un documento le
linee di azione per il governo integrato della
risorsa idrica sotterranea. Si tratta di guide
linee metodologiche che saranno adottare e
sottoscritte dai partner di progetto a da altri
soggetti interessati nella forma dei Contrat
de nappe (ispirato alla pluriennale esperienza
francese), quale strumento attuativo di
impegno per dare continuità alle azioni del
progetto.
IL PROGETTO
AQUOR