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n.17 marzo 2015

cumento di consultazione sui progetti pilota per sistemi di ac-

cumulo sulle reti di distribuzione, considerato che stiamo ormai

entrando nell’ultimo anno dell’attuale periodo regolatorio, per il

quale la delibera 199/2011 dell’Aeegsi rimandava a successivi

provvedimenti per la loro realizzazione.

Infine, siamo consapevoli della straordinaria importanza di ri-

prendere il percorso verso la riforma del mercato del dispac-

ciamento, avviato negli scorsi mesi dall’Aeegsi, in modo da

abilitare il maggior numero di soluzioni, comprese quelle stora-

ge based, a fornire servizi di flessibilità per l’incremento della

sicurezza e l’efficienza del nostro sistema elettrico.

Contemporaneamente non riteniamo necessario introdurre

nuove ed aggiuntive forme di incentivazione diretta per i siste-

mi di accumulo abbinati al fotovoltaico in assetto residenziale/

distribuito, quanto piuttosto riteniamo importante che vengano

confermati e meglio chiariti gli ambiti di applicazione di quelle

forme di sostegno indiretto già esistenti nel panorama legisla-

tivo e regolatorio attuale.

Ci riferiamo in particolare al mantenimento della detrazione

fiscale del 50% per gli aggiornamenti impiantistici nell’ambito

delle ristrutturazioni edilizie per il settore residenziale e so-

prattutto per il settore commerciale/industriale, al perfeziona-

mento della normativa a sostegno di tutte quelle configurazioni

impiantistiche finalizzate a massimizzazione dell’energia au-

toconsumata (assetti SEU - Seeseu - RIU), con il completa-

mento da parte del GSE delle regole applicative previste dalla

delibera Aeegsi 578/2013/R/eel e con l’allargamento (motivato

e ben circostanziato) a queste configurazioni dei benefici dello

strumento dei Titoli di Efficienza Energetica.

Le soluzioni tecnologiche ed i segmenti di mercato

Tra le varie tipologie di accumulo dell’energia (quali ad esem-

pio: pompaggi idroelettrici, Caes, volani, celle a combustibile

ad idrogeno, batterie elettrochimiche) sono i sistemi di accu-

mulo elettrochimici quelli che meglio si prestano ad abbinarsi

al fotovoltaico sia di piccola taglia in assetto distribuito che

utility scale.

Tra le diverse tecnologie di batterie elettrochimiche, oltre alla

tecnologia tradizionale al piombo, ed alla sua variante piombo-

gel, molto promettenti risultano le tecnologie agli ioni di litio e

quelle al sale (sodio-cloruro di nickel e sodio zolfo). Si tenga

presente però che non è possibile, allo stato attuale dell’evo-

luzione tecnologica, individuare un’unica tecnologia ottimale

per tutte le applicazioni e tutti gli utilizzi richiesti, infatti ogni

tipologia di batteria elettrochimica presenta rapporti energia/

potenza differenti oltre che tempi di carica e scarica, costi e

durate in termini di vita utile ben distinte.

In generale per applicazioni di massimizzazione dell’energia

autoprodotta da impianti fotovoltaici residenziali o comunque

di piccola taglia sono le tecnologie al litio e quelle al sodio

cloruro di nickel per prodotti di fascia alta e quelle al piombo

evoluto per i prodotti di fascia più bassa.

Le applicazioni di storage elettrochimico, sia nel contesto resi-

denziale sia in quello utility scale, risentono oggi dei costi at-

tuali delle batterie di nuova generazione ancora elevati, anche

a causa dei limitati volumi delle installazioni vendute a livello

globale.

Da questo punto di vista i produttori di batterie dovranno con-

tinuare a investire in ricerca e sviluppo per diminuire i costi di

produzione e i prezzi di vendita di tali sistemi.

L’obiettivo della riduzione dei prezzi medi finali del 30% entro

i prossimi 5 anni è comunque già oggi alla portata del nostro

comparto industriale.

In questo contesto sarà fondamentale anche il completamento

della regolazione nella direzione di abilitare anche gli impianti

a fonti rinnovabili non programmabili assistiti da sistemi di sto-

rage a fornire servizi di rete adeguatamente remunerati per il

bilanciamento del sistema elettrico.

Infatti è proprio nell’erogazione di più servizi in contemporanea

che si possono migliorare gli economics dell’investimento in

energy storage. Infine la crescita costante dei mercati legati

alle smart grid/smart city ed alla e-mobility certamente faci-

literà l’incremento dei volumi venduti accompagnando così il

trend di discesa dei costi dei sistemi di accumulo elettrochi-

mico, così come dimostrano le recenti scelte di molte case

automobilistiche che si stanno orientando sempre più verso

modelli a trazione elettrica o ibrida la cui diffusione produrrà

ulteriori economie di scala.

L’industria nazionale

Le aziende associate ad Anie Energia inquadrate nel Gruppo

Sistemi di Accumulo sono attualmente 24 e tutte attive in setto-

ri innovativi che richiedono grandi investimenti nella ricerca e

sviluppo rispetto ad altri settori con mercati più maturi.

La Comunità Europea ha recentemente varato il Programma

Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione, denominato

Horizon 2020, con l’obiettivo di finanziare tutti quei progetti in

ambito smart grid ed energy storage (ma non solo) che potran-

no dimostrare la validità dei modelli di business legati a queste

nuove tecnologie.

Horizon 2020 rappresenta per l’Italia un’imperdibile opportuni-

tà: siamo infatti tra i leader mondiali nello sviluppo e implemen-

tazione dei sistemi di accumulo sia nella rete di distribuzione

che di trasmissione e nei sistemi privati.

Questo ha fatto si che le aziende operanti nel nostro Paese

abbiano acquisito un invidiabile know-how in un settore strate-

gico per l’industria elettrica italiana e internazionale.

http://anienergia.anie.it/