68
n.12 novembre 2013
RIDUZIONE
EMISSIONI
L’obiettivo della Convenzione
di Minamata
è di proteggere la salute umana
e l’ambiente dalle emissioni
di mercurio. L’articolo fornisce
una descrizione delle principali
prescrizioni introdotte
dalla Convenzione e un quadro
dei settori che in Italia
e in Europa contribuiscono
maggiormente all’inquinamento
da mercurio e sui quali occorrerà
intervenire prioritariamente.
Alessandra Fino*, Marco Strincone*, Nicola Pirrone*
INQUINAMENTO
DA MERCURIO
SU SCALA GLOBALE
LE MISURE DELLA CONVENZIONE DI MINAMATA
PER LIMITARE LE EMISSIONI IN ARIA
E I RILASCI IN ACQUA E SUOLO
*CNR - Istituto sull’Inquinamento Atmosferico
La Convenzione Internazionale di
Minamata sul mercurio, adottata il
19 gennaio 2013 in ambito Unep,
il Programma delle Nazioni Unite
per l’Ambiente, riporta una serie di
misure per controllare l’intero ciclo
di vita del mercurio nell’ambiente.
L’attuazione di tali misure tecniche,
coadiuvata dall’adozione di strategie
nazionali, mira a ridurre, e ove
possibile eliminare, in numerosi
settori, l’inquinamento da mercurio
[1], riconosciuto già da tempo dalla
comunità scientifica internazionale un
problema rilevante su scala globale
[2-5].
La Convenzione prevede, in
particolare, l’individuazione e
l’introduzione di misure per la gestione
dell’inquinamento da mercurio
nelle varie matrici ambientali. Tale
problematica è stata affrontata
negli ultimi decenni a livello locale
attraverso l’adozione di inventari
sulle immissioni di mercurio nei vari
comparti ambientali.
Il primo di tali inventari è stato il Toxic
Release Inventory statunitense [6],
avviato alla fine degli anni 80, che
ha aperto la strada a un interesse
internazionale crescente verso la
definizione di registri sui rilasci di
sostanze inquinanti come strumenti d
gestione ambientale.
Lo slancio all’idea di istituire una
serie di inventari delle emissioni
per offrire al pubblico l’accesso alle
informazioni sugli inquinanti, si è
concretizzata con la dichiarazione di
Rio del 1992. Il Protocollo sul Registr
