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n.10 maggio 2013
risulta maggiormente ‘rischioso’
(in termini di maggiori indici
di rischio) il transito di merci
pericolose con la finalità quindi di
incrementarne la salvaguardia.
Obiettivi del progetto
L’obiettivo del Progetto consiste
nell’accrescere la conoscenza
e la sensibilità verso il rischio
associato al trasporto di merci
pericolose su strada. Per
perseguire tali finalità, il gruppo
di lavoro ha previsto in primo
luogo la creazione di una rete
di acquisizione e analisi dei
dati sul TMP – Trasporto Merci
Pericolose. In secondo luogo è
stato implementato un modello
di analisi del rischio da TMP che
ha permesso di sviluppare il Siig
– Sistema Informativo Integrato
Globale. Il Siig rappresenta un
utile strumento di supporto alle
decisioni per l’attuazione di
interventi di carattere gestionale
e/o infrastrutturale finalizzati alla
mitigazione del rischio.
Creazione di una rete di
acquisizione e analisi dei dati
Il Progetto prevede
l’implementazione, sull’area di
studio, di una rete di acquisizione
dati relativi al TMP, mediante
sistemi di rilevamento e
tracciamento dei veicoli quali
Gates (varchi elettronici) e OBU
(On Board Unit).
I primi consistono in telecamere
in grado di rilevare il transito di
veicoli adibiti al TMP leggendo
i caratteri alfanumerici dei
numeri Kemler e ONU riportati
sui pannelli di colore arancione
(Figura 1) come previsto dalla
normativa ADR.
Tali varchi elettronici, del
tipo rappresentato in Figura
2, saranno posizionati su
direttrici ritenute strategiche
per il monitoraggio delle merci
pericolose all’interno dell’area
di Progetto, in funzione di alcuni
criteri e vincoli quali ad esempio
la copertura prioritaria delle
strade notoriamente interessate
da trasporto di merci pericolose
e la presenza di un’istallazione
di sostegno preesistente (es.
pannello a messaggio variabile).
Le OBU sono dispositivi elettronici
installati a bordo dei veicoli
ADR in grado di trasmettere
informazioni relative allo stato del
veicolo stesso e/o al carico.
Le informazioni trasmesse al
Siig dalle OBU consistono,
ad esempio, nella posizione
istantanea (GPS), nel tipo
di sostanza trasportata e in
eventuali allarmi (automatici o
manuali) legati ad anomalie della
marcia.
Implementazione di un modello
di analisi del rischio
Finalità principali e limitazioni del
modello di analisi del rischio
Uno degli obiettivi del Progetto
Destination è la realizzazione
della mappatura del rischio da
TMP su strada sull’intera area di
studio.
L’esigenza di quantificare il
rischio ha richiesto la definizione
di una formula che fosse
scientificamente corretta e al
tempo stesso utilizzabile nella
pratica. L’applicabilità pratica
ha orientato non solo la scelta
dei principali parametri da
considerare, ma anche le ipotesi
semplificative da assumere nel
caso in cui tutti i dati di base
necessari non fossero disponibili.
La letteratura tecnica e scientifica
presenta svariate formulazioni
del rischio che in genere si
caratterizzano in funzione delle
finalità dell’analisi e degli obiettivi
specifici da raggiungere [2-6]. Gli
obiettivi del Progetto Destination
sono estremamente diversificati,
per cui si è assunta una
formulazione modulare del rischio
che tenesse conto di esigenze
quali la pianificazione del traffico,
la pianificazione territoriale e la
pianificazione e gestione delle
emergenze.
Ad oggi, invece, non rientra
tra le finalità del progetto
l’implementazione di uno
strumento di simulazione in tempo
reale, motivo per cui molte delle
ipotesi di calcolo fanno riferimento
a situazioni medie ovvero a
scenari di rischio particolarmente
significativi (worst case).
Caratterizzazione sintetica dei
parametri considerati
La formula adottata si basa sulla
definizione di sette parametri di
cui tre associabili alla probabilità
incidentale e quattro associabili
alla magnitudo delle conseguenze
[7].
• Pericolosità intrinseca della
strada - Il parametro ha lo scopo
di caratterizzare la propensione
di ciascun elemento del tracciato
stradale a essere sede di incidenti
e viene espresso attraverso
un opportuno indicatore di
Figura 1 - Esempio di pannello arancione installato sui veicoli adibiti al trasporto ADR.
Figura 2 - Esempio di pannello a messaggio variabile - gate.
Figura 3 - Esempio di rappresentazione del rischio.
1...,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72 74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,...86