La Commissione richiama l’Italia per i livelli di inquinamento da particelle sottili
Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato inviato all’Italia per aver superato i valori limite del PM10 in numerose zone o agglomerati del Paese
L’inquinamento atmosferico continua a causare ogni anno più di 350.000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato. Gli Stati membri devono continuare a prendere sul serio le norme europee di qualità dell’aria e adottare i provvedimenti necessari per ridurre le emissioni.
L’azione della Commissione fa seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2008, della nuova direttiva UE sulla qualità dell’aria. La direttiva autorizza gli Stati membri a chiedere, nel rispetto di certe condizioni e per determinate parti del Paese, una proroga di durata limitata per l’adeguamento alle norme in materia di PM10 entrate in vigore nel 2005.
All’inizio del 2009 le prime lettere di avvertimento sono state inviate agli Stati membri che non avevano ancora notificato richieste di proroga o non l’avevano fatto per tutte le zone che superavano i valori limite fissati per il PM10. La maggior parte degli Stati membri interessati ha pertanto inviato richieste di proroga. L’Italia ha presentato due notifiche riguardanti circa 80 zone situate in 17 regioni e province autonome. La Commissione ha tuttavia respinto gran parte delle richieste in quanto le zone non soddisfacevano tutte le condizioni previste dalla direttiva. Nella maggioranza dei casi l’Italia non era in grado di dimostrare che l’azione intrapresa avrebbe garantito il rispetto dei valori limite UE entro il termine della proroga.
Poiché l’Italia non ha trasmesso nuove notifiche, la Commissione ha deciso di inviare l’ultimo avvertimento scritto. Se l’Italia non prende le misure necessarie per conformarsi alla normativa, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia europea. La Commissione continua ad adottare decisioni in merito alle notifiche di proroga inviate dagli Stati membri. La Commissione potrà procedere alle fasi successive della procedura di infrazione nei confronti di altri Stati membri se solleva obiezioni alle richieste presentate.
I valori limite per il PM10 impongono una concentrazione annuale di 40 microgrammi μg/metro cubo e una concentrazione giornaliera di 50 μg/metro cubo, che non può essere superata più di 35 volte per anno civile.
Le proroghe interessano solo le zone per le quali è comprovato che nel 2005 sono stati compiuti sforzi per raggiungere i valori limite, ma che non è stato possibile conformarvisi a causa di circostanze esterne particolari. Gli Stati membri devono inoltre dimostrare che si conformeranno alle norme entro la nuova scadenza, fissata per giugno 2011, predisponendo un piano per la qualità dell’aria.
Commissione Europea: ec.europa.eu/environment
Contenuti correlati
-
Una ‘foresta invisibile’ pari a 1.430 campi da calcio per assorbire lo smog
Prosegue l’allarme sulla qualità dell’ aria nel Bel Paese: secondo un recente report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sono ben 11 le città italiane nella top 20 delle metropoli più inquinate del Vecchio Continente. A Milano, in occasione...
-
L’impatto dell’agricoltura sulla qualità dell’aria in Lombardia
Nonostante la parziale sospensione del settore dei trasporti e delle attività industriali durante i lockdown del 2020 dovuti all’epidemia di Covid-19, i livelli di particolato nell’atmosfera nel nord Italia sono rimasti elevati. Questo evento, sorprendente quanto significativo,...
-
Ridurre i costi e migliorare la sostenibilità con motori e azionamenti efficienti
La sostituzione di installazioni obsolete con motori più efficienti ed ecologici comporta benefici essenziali per l’ambiente e la gestione delle risorse. Al tempo stesso motori e azionamenti di nuova generazione riducono i costi di produzione e aumentano...
-
Chemical Industry Transition Pathway, la roadmap europea per la trasformazione green dell’industria chimica
Nel gennaio 2023, la Commissione europea ha pubblicato il Chemical Industry Transition Pathway, una roadmap che identifica le oltre 150 azioni e le condizioni necessarie per realizzare la transizione verde e digitale e migliorare la resilienza del...
-
Wärtsilä fa il punto sulla riforma necessaria al mercato europeo dell’energia
Secondo un nuovo studio del gruppo tecnologico Wärtsilä, la Commissione europea deve riformare la struttura del mercato dell’energia elettrica per dare valore alla capacità di bilanciamento flessibile, in modo che l’UE possa raggiungere gli obiettivi “net zero”...
-
Certificazione ‘Made in Italy’ per ridurre del 73% i casi di danno ambientale
Nelle aziende del Vecchio Continente manca una vera cultura della prevenzione e del ripristino di un danno fatto all’ecosistema: solo l’1,7%, infatti, ha attivato una polizza sul rischio ambientale. Per guidare il cambiamento a favore di una...
-
Alisea potenzia il monitoraggio da remoto degli impianti HVAC
La qualità dell’aria, outdoor e indoor, riveste sempre più un ruolo di vitale importanza, soprattutto alla luce degli effetti negativi sulla salute causati da una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico. Tra i fattori più dannosi vi è sicuramente...
-
Sostenibilità: a Milano la prima parete verde intelligente che riduce l’inquinamento
Oltre 10.000 piante su 350 metri quadrati di superficie verticale, per un totale di 24 varietà vegetali diverse appositamente selezionate per costituire un filtro naturale contro le polveri sottili e la CO2. Sono questi i numeri della...
-
Il Progetto PURE di Comau per la purificazione dell’aria
“Only One Earth”, il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2022, è una buona opportunità per spingere ognuno di noi a celebrare il Pianeta, puntando l’attenzione sull’importanza di agire in favore del clima e della natura, promuovendo azioni...
-
REPowerEU, il piano europeo per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia
Da vari mesi l’Europa si trova ad affrontare un aumento dei prezzi dell’energia, ma ora l’incertezza sull’approvvigionamento dovuta alla guerra in Ucraina sta aggravando il problema. La Commissione europea ha quindi proposto la bozza di un piano...