Uomini_Imprese_giugno_2014 - page 57

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iprotagoni
ripresa degli investimenti early stage so-
prattutto da parte di incubatori e acce-
leratori di nuova generazione e questo
ha creato una forte domanda di fondi in
grado di coprire anche le altre fasi di in-
vestimento. I fondi di venture capital --
spiega Massimiliano Magrini, co-founder
di United Ventures - hanno una durata
di dieci anni ed è il tempo necessario af-
finché possa concludersi con successo un
ciclo di vita che va dalla nascita allo svi-
luppo dell’impresa”. Senza fondi di ven-
ture capital di nuova generazione, con
competenze specifiche capaci di suppor-
tare l’imprenditore in tutte le fasi di cre-
scita e con capitale sufficiente a coprire
tutte le fasi di investimento, il sistema ri-
mane privo dello strumento principe per
trasformare delle scommesse in aziende
di successo. “Oggi - continua - è necessa-
rio un mix virtuoso di visione, capacità di
esecuzione e di lavoro in team. Se si ana-
lizzano le caratteristiche delle start-up di
maggiore successo, il tratto comune più
evidente è la dinamica di funzionamen-
to team. Il successo è figlio della capacità
di diversi talenti di lavorare insieme per il
raggiungimento di un obiettivo comune
e a uno stile di leadership diffusa capace
di far emergere e premiare il talento”. Nel
2013 diverse iniziative hanno raccolto in
FAUSTO PASOTTI
, direttore del consorzio SpeedMIup, l’incubatore nato dall’unio-
ne dell’università Bocconi di Milano con la Camera di commercio e il Comune di Mi-
lano afferma: “Ci vogliono coraggio e passione per la scelta, perché dare vita a una
start-up è proprio una scelta di vita”.
“Negli ultimi 3 anni c’è stata una ripresa degli investimenti early stage soprattutto da
parte di incubatori e acceleratori di nuova generazione e questo ha creato una for-
te domanda di fondi in grado di coprire anche le altre fasi di investimento” sostiene
MASSIMILIANO MAGRINI
,
co-founder di United Ventures.
giugno 2014
di vita. “L’incubatore è nato a gennaio
2013 con l’idea di creare un luogo in cui
le start-up potessero approfondire la loro
formazione in tema di business e ricevere
un adeguato supporto per avviare la loro
impresa - afferma -. L’incubazione durerà
due anni e nei primi tre mesi concentria-
mo la formazione che viene erogata via
brain storming e lezioni nelle quali diamo
gli strumenti e supportiamo le start-up
nella creazione del business plan e, suc-
cessivamente, ci affianchiamo come tutor,
le analizziamo e quando riteniamo sia-
no sufficientemente mature per andare
sul mercato le mettiamo in contatto con
venture capital”. Sul fronte dei finanzia-
menti, Pasotti spiega due fasi: “Una prima
è data dalla Camera di commercio e dai
bandi di cui le nostre start-up possono be-
neficiare perché tempestivamente infor-
mate, inoltre, quest’anno lanceremo un’i-
niziativa che si chiama SpeedLunch, cioè
pranzi durante i quali i ragazzi avranno la
possibilità di conoscere gli investitori e ca-
pire come funziona il mondo al di fuori di
un incubatore”.
Soldi e idee
Un punto sul quale è necessario prestare
attenzione è il rapporto tra persone-idee
e fondi. “Negli ultimi 3 anni c’è stata una
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