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n.12 novembre 2013
ROTONDA
TAVOLA
La gestione dei fanghi derivanti da processi di depurazione
delle acque reflue è oggi un tema centrale per le aziende
che operano nel settore del Servizio Idrico Integrato.
I quantitativi crescenti e le difficoltà di smaltimento
dei fanghi, strettamente correlate alla sempre più
stringente legislazione in materia, rendono oggi necessaria
l’individuazione di tecniche innovative o quanto meno
l’ottimizzazione di quelle convenzionali.
Eleonora Perotto
Valorizzazione
di depurazione
Abbiamo chiesto a Giovanni Bergna, direttore tecnico della
Lariana Depur, società che gestisce impianti di depurazio-
ne in provincia di Como, a Carolina Belli, energy project
engineer di MWH, società che opera nel settore delle tecnologie
per il trattamento delle acque e delle energie rinnovabili, a Ema-
nuela Giacomotti, product specialist di Siemens, multinazionale
che opera nei settori dell’industria, dell’energia e della sanità,
fornendo soluzioni all’avanguardia per le infrastrutture delle
città e delle aree metropolitane e nel settore della protezione
ambientale specificatamente per la fornitura e installazione di
macchine e tecnologie per il trattamento delle acque primarie e
dei reflui sia civili che industriali, dei fanghi di depurazione fino
alla disinfezione delle acque e a Mara Chilosi, partner presso
Chilosi Martelli – Studio legale associato, che si occupa di diritto
dell’ambiente e dei servizi pubblici locali di rilevanza ambientale,
di sicurezza sul lavoro e di corporate governance, di rispondere
ad alcune domande volte a illustrare il loro punto di vista sull’ar-
gomento.
Lo smaltimento dei fanghi è tra le voci di costo che assu-
mono maggiore rilevanza nell’ambito della conduzione di un
impianto di depurazione, insieme al costo del personale e al
costo dell’energia elettrica e dei prodotti chimici. A fronte di
tale circostanza, è possibile pensare a una valorizzazione dei
fanghi?
Giovanni Bergna ci conferma che uno dei costi più significativi della
depurazione delle acque reflue è rappresentato proprio dallo smal-
timento dei fanghi (che per i loro impianti rappresenta circa il 10%
dei costi operativi) e per questo, ma non solo, molta attenzione è
indirizzata alla minimizzazione della produzione e all’individuazione
di soluzioni per valorizzare, o meglio per ridurre i costi, del princi-
pale residuo del trattamento. Il ‘non solo’ ci spiega che è rivolto
all’attenzione che tutti i gestori pongono all’aspetto ambientale del-
la propria attività e quindi a individuare soluzioni che ottimizzino il
bilancio ambientale della depurazione.
Prosegue Giovanni Bergna evidenziando che, fino a oggi, una del-
le principali soluzioni di valorizzazione del fango da depurazione
è stata il riutilizzo in agricoltura che indubbiamente rappresenta,
quando il fango ha caratteristiche idonee, una pratica di recupero
del valore fertilizzante sia in termini di concimazione che di ammen-
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