watt sino alle così dette wind farm).
L’energia eolica può essere
impiegata solo quando è
effettivamente disponibile
pertanto la producibilità è legata
alla disponibilità della risorsa
vento espressa in funzione della
distribuzione di frequenza e
della durata della velocità del
vento stesso. Non è sufficiente
conoscere la velocità media di
un sito per stimare la produzione
di energia ma occorre poter
ricostruire l’intera distribuzione del
vento nel tempo.
Il calcolo della producibilità può
essere espresso nella funzione
integrale:
Dove:
E = energia prodotta in un anno;
T = numero ore anno;
P(v) = potenza prodotta
in funzione della velocità
(deducibile dalla curva fornita dal
costruttore);
f(v) = frequenza della velocità del
vento nel sito di installazione.
La curva di potenza dovrà
essere corretta in funzione della
densità dell’aria.
Appare evidente quindi
che occorra una corretta
caratterizzazione anemometrica
del sito. Per le wind farm o
comunque per gli impianti mini
eolici di taglia superiore ai 20
kW questo si traduce in una
campagna anemometrica, resa
necessaria anche per l’accesso
ai finanziamenti bancari. Le
prescrizioni per una corretta
campagna anemometrica sono
rese dalla norma italiana CEI
88-5. Per gli impianti più piccoli
una campagna anemometrica
risulterebbe eccessivamente
onerosa e per questo la
valutazione si svolge attraverso
l’applicazione dell’Atlante Eolico
Italiano (realizzato dal Cesi in
collaborazione con l’Università di
Genova e la società Tecnogaia),
un supporto on-line nato
appunto per fornire gli strumenti
di analisi necessari alla ricerca
e all’installazione degli impianti
eolici e minieolici. La mappa
del vento, affiancata ai dati
sulla producibilità specifica,
permette un’analisi dettagliata
delle caratteristiche eoliche di un
territorio, offrendo la possibilità
ad installatori, progettisti ed enti
locali di ottimizzare le scelte
di collocamento dei nuovi
impianti eolici. Per ricavare la
distribuzione di frequenza si
ricorrerà all’analisi di Weibull
assegnando un valore al
parametro di distribuzione k.
Questo in genere assume
valori compresi tra 1 e 1,5 per
le aree montuose, e urbane
caratterizzate da venti molto
irregolari, un valore prossimo
a 2 per le zone costiere
caratterizzate da brezze di
frequenza giornaliera e valori
superiori a 2,5 per le zone
caratterizzate da venti molto
regolari.
Costi
Il costo degli impianti micro e
mini eolici dipende dal costo
degli aerogeneratori e dalla
soluzione di installazione. A oggi
dalla valutazione di preventivi e
di statistiche di mercato si può
considerare un costo medio
compreso tra 5.000 e 9.000 €/
kW installato per impianti di
taglia inferiore a 20 kW. Per
impianti mano mano più grandi,
anche per effetti di economia di
scala il costo tende a stabilizzarsi
intorno ai 2.000 €/kW. I costi
possono essere suddivisi come
indicato nella Tabella 1.
Autorizzazioni
Il quadro normativo di riferimento
sono le Linee Guida nazionali
per l’autorizzazione degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili
approvate con il DM 10
settembre 2010 come modificate
dal Decreto Legislativo 28/2011
recepimento della Direttiva
europea 2009/28/CE, che
hanno ridefinito le procedure
autorizzative per gli impianti
a fonti rinnovabili in Italia. Gli
iter procedurali previsti dalla
normativa vigente sono tre:
- Autorizzazione Unica (AU);
- Procedura Abilitativa
Semplificata (PAS);
- Comunicazione al Comune.
In Tabella 2 si riporta quanto
indicato per gli impianti eolici.
I tempi per l’ottenimento
dell’autorizzazione possono
variare in base agli iter e
soprattutto alla presenza di
eventuali vincoli paesaggistici
che necessitino il coinvolgimento
di enti di tutela (quali
Soprintendenze e/o Enti parco).
A tal fine in fase di due diligence
si ritiene utile verificare la
sussistenza di vincoli ostativi
attraverso la richiesta di un
certificato di destinazione
urbanistica al Comune di
riferimento.
Meccanismi di incentivazione
Con l’entrata in vigore del
DM 6 luglio 2012, sono state
stabilite nuove procedure per
l’accesso agli incentivi statali
per gli impianti alimentati da
fonti rinnovabili diverse da
quella solare. Il DM prevede per
gli impianti eolici l’accesso ai
meccanismi di incentivazione:
- in maniera diretta per gli
impianti fino a 60 kW;
- previa iscrizione in appositi
registri per impianti sopra i
60 kW. Ai suddetti impianti è
concessa la facoltà di optare
per tariffe di ritiro dell’energia
immessa in rete, differenziate
per fonte, riconosciute per un
periodo di venti anni. Tali tariffe
sono dette ‘onnicomprensive’
(TO) in quanto il loro valore
include sia la componente
incentivante sia la componente
n.10 maggio 2013
26
TECNOLOGIA
EOLICA
Figura 1 - Curva di potenza [Fonte:
Figura 2 - Schema impianto eolico [Fonte: GSE]
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...86