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n.10 maggio 2013
delle installazioni non permette una rapidità
di evoluzione tecnologica pari a quella delle
celle fotovoltaiche.
Una nuova tecnologia fotovoltaica è in grado,
in relativamente poco tempo (alcuni anni)
di conquistare fette di mercato importanti e
i singoli produttori da una nicchia diventare
player a livello globale.
Previsioni per il mercato fotovoltaico
La domanda a livello mondiale non sembra
avere una battuta d’arresto, ora che gli
incentivi in Italia (secondo paese per potenza
installata nel 2012 e primo nel 2011) sono
al termine e che anche la Germania (primo
paese per installazioni) ha profondamente
rivisto il sistema di incentivazione
introducendo la possibilità di stoccaggio
dell’energia e, di fatto, aprendo un nuovo
mercato tutto da esplorare e sviluppare
(Figura 5).
Recentemente il gruppo bancario Deutesche
Bank ha rilasciato le previsioni per il mercato
solare fotovoltaico, confermando una crescita
del 20% sull’anno precedente per un totale
di 30 GW a livello mondiale. I mercati a
maggiore sviluppo sono India, USA e Cina
(accreditati per un totale tra i 7 e 10 GW),
la Gran Bretagna (tra 1 e 2 GW), l’Italia e la
Germania (2 GW).
La maggioranza di installazioni dovrebbe
essere composta da tetti fotovoltaici, con
esclusione, quindi, delle grandi centrali
fotovoltaiche che sono state il volto della
speculazione sulle tariffe incentivate degli
ultimi anni.
Il ‘vento’ fotovoltaico si
sta spostando, ovvero
le politiche favorevoli
agli impianti stanno
lasciando l’Europa, dove
sono evidenti trend
di progetti in fase di
studio e concezione con
incentivi nulli o minimi.
I mercati previsti come
politicamente favorevoli
sono gli Stati Uniti, la
Cina e l’India oltre a
nuovi mercati emergenti
come il Brasile o alcuni
stati dei Caraibi e del
centro America.
Per l’India, ad esempio, dal 2011 esiste una
RPO (Renewable Purchase Obligation),
il meccanismo ad aste in cui i produttori
offrono di costruire impianti ad un prezzo
determinato. Negli ultimi round il prezzo a
MWh ha avuto un prezzo base di 269$ con
una tolleranza fino a 381$/MWh. Tutto era
cominciato con l’introduzione, nel 2010, della
Jawaharlal Nehru National Solar Mission
(Jnnsm), meccanismo premiante per il
fotovoltaico ma, a fronte delle difficoltà di
rispondere al sovrannumero di domande
pervenute le politiche sono presto cambiate
in FIT (Feed-in tariff) stabilite a livello locale
dai diversi stati, e poi ulteriormente mutate
in meccanismi ad asta con penalità sulla
mancata realizzazione degli impianti.
La situazione, a questo punto, è di una
grande massa di impianti autorizzati o in via
di autorizzazione in cui conviene pagare la
penalità di mancata realizzazione in attesa
di avere un prezzo dei pannelli che permetta
una resa maggiore dell’investimento, dal
momento che le penali sono accettabili. Non
appena il prezzo dei pannelli sarà sceso
abbastanza ci sarà un’impennata delle
installazioni con il Rajastan a fare la parte del
leone con oltre 1GW di potenza da installare
grazie alle favorevoli condizioni climatiche.
Le condizioni del mercato indiano sono
ormai prossime alla grid parity tanto attesa,
nonostante il costo del denaro a doppia cifra,
intorno al 10-12%.
Tornando agli impianti di piccola taglia, cioè
sotto i 200kW di potenza, questi hanno
Figura 3 – Efficienza
delle celle fotovoltaiche
calcolata secondo i dati
del National Center for
Photovoltaics [Fonte:
Figura 4 – Abbassamento del
prezzo dei moduli fotovoltaici
in misura della capacità
globale installata [Fonte:
NREL, 2012]
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