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Gli imballaggi metallici più riciclati in Italia? Sono i fusti industriali
impiegati per contenere oli, vernici, prodotti chimici e alimentari.
Se nel corso di un anno viene riciclato il 76% dell’acciaio - risultato
che colloca il nostro Paese fra i migliori d’Europa -, la percentuale sale
addirittura al 90% se si restringe il campo ai soli contenitori industriali.
La raccolta e il riciclo dei fusti sono organizzati da Ricrea, il Consorzio
Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, grazie
a una rete di oltre 100 operatori diffusi su tutto il territorio nazionale.
Attraverso appositi impianti per il trattamento dei metalli, gli operatori
valorizzano il materiale trasformandolo da rifiuto a materia prima pronta per
essere rifusa nelle acciaierie e fonderie. Quando sono raccolti assieme ad altre
categorie merceologiche, gli imballaggi in acciaio vengono inoltre sottoposti a
operazioni preliminari di selezione con sistemi magnetici, a cui fanno seguito
operazioni di pulitura, frantumazione ed eliminazione dello stagno. L’acciaio
recuperato viene quindi nuovamente fuso in prodotti siderurgici che possono
essere utilizzati dalle aziende trasformatrici per ottenere nuovi prodotti.
84.000 tonnellate di acciaio equivalgono al peso di 12 Tour Eiffel o di 2.100
vagoni Frecciarossa. A queste si aggiungono anche 9.000 tonnellate di
fusti industriali rigenerati. Oltre ad essere avviati al riciclo, infatti, i fusti
possono essere sottoposti a un ciclo di operazioni che hanno come obiettivo
il ripristino e la verifica delle caratteristiche del contenitore, rendendolo
nuovamente utilizzabile. Le principali fasi sono il recupero della forma del
fusto (risanamento di bordi e ammaccature), pulizia (scolatura, lavaggio,
asciugatura), verifica della tenuta e delle superfici interne, spazzolatura
esterna e verniciatura. I fusti che nel processo di bonifica si rivelano
eccessivamente danneggiati per essere recuperati sono avviati al riciclo.
L’acciaio è il materiale più riciclabile al mondo: può essere riciclato
al 100% un numero illimitato di volte senza perdere in alcun modo le
proprie qualità, con notevoli vantaggi non solo per l’ambiente ma anche
per l’economia. Grazie alle 84.000 tonnellate di acciaio recuperato dai
fusti industriali si è ottenuto un risparmio diretto di 159.600 tonnellate
di minerali di ferro, di 50.400 tonnellate di carbone, oltre che di 1.352
terajoule di energia e di 150.360 tonnellate di CO
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, equivalenti a
8.400.000 alberi che crescono ogni anno nella foresta pluviale.
ATTUALITÀ
INDUSTRIA VIRTUOSA
RICICLATO IL 90%
DEI FUSTI IN ACCIAIO
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