Manutenzione intelligente dei compressori d’aria con LeakQ di Fluke
Fluke ha aggiunto un nuovo indicatore di emissione di CO2 al proprio tool di reportistica online LeakQ. Grazie a questa nuova funzionalità è ora possibile eseguire una stima non solo delle dimensioni della perdita e dei relativi costi, ma anche delle emissioni di CO2 ascrivibili al consumo di elettricità correlato alle perdite identificate.
I tecnici e gli ingegneri che si occupano di manutenzione e i responsabili della sostenibilità che ogni giorno lavorano con sistemi di distribuzione di aria compressa e di gas potrebbero non essere consapevoli dell’esatta quantità di gas e di energia che viene sprecata a causa delle piccole perdite che si verificano in un sistema. Per le applicazioni che prevedono l’uso di aria compressa, LeakQ, utilizzato in combinazione con il calcolatore online delle emissioni di CO2 di Fluke, consente agli utenti di quantificare l’impatto, in termini finanziari e ambientali, del rilevamento e della riparazione delle perdite nel sistema, grazie alla generazione di report dettagliati ricavati dalle immagini acquisite utilizzando la telecamera acustica industriale Fluke ii900 (o la telecamera acustica di precisione Fluke ii910).
Poiché circa il 90% di tutte le aziende di trasformazione utilizza aria compressa per lo svolgimento di qualche attività, questa a volte viene indicata come la “quarta utility”. Si stima che in assenza di qualsiasi forma di manutenzione, le perdite dovute alle dispersioni nella rete sarebbero comprese tra il 25 e il 30%. Sebbene auspicabile, è assai improbabile pervenire alla situazione ideale, ovvero eliminare completamente le perdite nei sistemi ad aria compressa.
Poiché la compressione dell’aria è un processo che richiede una grande quantità di energia, qualsiasi perdita nei sistemi ad aria compressa significa che una porzione consistente dell’elettricità utilizzata da un compressore per comprimere il gas dovrà essere considerata alla stregua di energia sprecata. A causa del processo, che richiede elevate quantità di energia, e del potenziale impatto ambientale della produzione di elettricità, la possibilità di quantificare il valore, in termini finanziari e ambientali, della manutenzione consentirà alle aziende di ridurre drasticamente il loro uso di energia (a tutto vantaggio dei costi) e le emissioni di gas a effetto serra.
Le perdite tipiche su cui concentrarsi sono le perdite che si verificano in un giunto o un’interfaccia non filettati utilizzati per un innesto rapido, le perdite nei tubi e nei fori di ampie dimensioni a estremità aperta, le perdite negli accoppiamenti filettati attraverso le filettature metalliche o le cricche di saldatura, oltre alle perdite in tubi e manichette in gomma, flessibili e di plastica. Mentre gli strumenti standard per il rilevamento delle perdite effettuano una misura in dB solo su una banda stretta di frequenza, LeakQ esegue una scansione automatica dell’intero spettro di frequenza e cattura l’intervallo di frequenza effettivo generato dalla perdita. In questo modo è possibile avere stime molto più accurate della reale entità delle perdite rispetto a quelle ottenibili utilizzando strumenti di misura più tradizionali.
Per creare un report e stimare i costi potenziali delle perdite, l’utente trasferisce semplicemente i dati di ispezione dalle termocamere ii900 o ii910, a un computer, dove possono essere trascinati (dropped) nel generatore di report LeakQ online. L’utente immette quindi le variabili operative come il tipo di gas, la pressione, il costo dell’elettricità e la potenza specifica (System Specific Power), che è una misura dell’efficienza del compressore. Il report generato includerà un riepilogo di tutte le perdite elencate, nonché i volumi, i costi e le emissioni individuali e annuali stimati. Anche le immagini della perdita vengono inserite nel report che può essere condiviso come file PDF o scaricato come file .CSV per la successiva importazione nei sistemi di manutenzione esistenti. Un’opzione di feedback consente agli utenti di trasferire le proprie esperienze direttamente a Fluke in modo che l’azienda possa continuare a migliorare e semplificare l’uso di questo tool per il rilevamento delle perdite.
“La possibilità di definire le priorità, quantificare e determinare i costi delle perdite in modo così semplice rappresenta un vero e proprio punto di svolta per i tecnici della manutenzione – ha dichiarato Tako Feron, Global Product Manager Acoustic Imaging di Fluke – che saranno in grado di stimare l’impatto finanziario e ambientale anche della più piccola perdita in un sistema ad aria compressa. La capacità di ridurre il consumo di elettricità, un vantaggio importante in qualsiasi momento, lo è in particolare in un periodo come quello attuale, caratterizzato da continui aumenti dei costi dell’energia. Allo stesso tempo, è essenziale minimizzare le perdite nei sistemi ad aria compressa se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità.
“Si stima che circa il 90% delle aziende utilizzi aria compressa per lo svolgimento delle proprie attività – ha proseguito Feron – e la maggior parte di questa viene generata in loco. Ciò significa che spetta all’utente cercare di mantenere i costi dell’aria compressa i più bassi possibile e uno strumento di rilevamento e segnalazione delle perdite come LeakQ™ rappresenta un validissimo ausilio per conseguire tale obiettivo”.
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