La biodiversità, i cambiamenti climatici e tu

“Segnali ambientali 2010”: storie di persone e del loro ambiente. La percezione dei cambiamenti climatici nella vita quotidiana

Pubblicato il 30 marzo 2010

La relazione Segnali ambientali 2010 è stata presentata mercoledì 24 marzo scorso dal Ministro spagnolo dell’Ambiente e degli Affari rurali e marini Elena Espinosa e dal direttore esecutivo dell’Aea Jacqueline McGlade.

“Segnali ambientali 2010” racconta sei storie di persone e delle questioni ambientali con le quali si trovano oggi a convivere. Questi “testimoni oculari” invitano a compiere un viaggio in luoghi sia familiari sia lontani, gettando un nuovo sguardo sugli elementi fondamentali della vita sulla terra: acqua, suolo e aria. Seppure le loro osservazioni abbiano un carattere personale e locale, la loro situazione è comune e globale. Non si tratta semplicemente di aneddoti. La saggezza della gente comune, come cacciatori, agricoltori, escursionisti e appassionati di sport, offre una risorsa spesso non utilizzata di informazioni che integrano le nostre immagini satellitari e le nostre ricerche. Queste persone usano inoltre un linguaggio semplice che ne rende agevole l’ascolto.

La biodiversità e il cambiamento climatico sono temi centrali e le storie avranno grande rilevanza durante tutto il 2010 – proclamato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale della biodiversità” -, in particolare il 22 maggio, Giornata internazionale per la diversità biologica.

Nelle storie presentate si potranno seguire il corso dell’acqua dalle vette delle Alpi alle strade di Vienna e scoprire che il cambiamento climatico sta influenzando un antico ciclo dell’acqua nelle montagne, con ripercussioni per decine di milioni di europei. Si potranno ascoltare le parole di una guida, un uomo cresciuto sulle montagne, che descrive come con l’aumento delle temperature e lo sgretolarsi del nucleo ghiacciato sta cambiando la composizione della roccia.

Si potranno conoscere l’esperienza dei mandriani di renne della vasta regione artica, che si trovano ad affrontare inverni che non presentano più temperature basse costanti, e ascoltare gli abitanti del Mar Egeo, come Saim Erol, da 20 anni pescatore in questa regione, che descrivono i cambiamenti in corso. Cosa fare quando si pesca un nuovo tipo di pesce? Da dove è arrivato? Che valore ha se nessuno lo compra?

Segnali ambientali: eea.europa.eu/signals

 



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