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marzo 2015
diAlbertoGiordano
L’economiamondiale
crescemaconun
andamentopiùlento
rispettoalleprevisioni
precedenti.Diseguito
un’analisisullacrescita
economicanell’Eurozona
eneiprincipaliPaesiextra
europei,lasituazione
attualeeleprospettive,oltre
auninteressanteconfronto
trai‘big’
È
una crescita al rallentatore in quasi
tutte le economie mondiali. E non
solo. Il Fondo monetario interna-
zionale ha infatti ridotto le stime di crescita
globale ed è ormai evidente come l’Europa
e gli Stati Uniti siano due realtà che viaggia-
no a velocità differenti. Secondo le tabelle
del WEO (World economic outlook), il rap-
porto sull’economia globale redatto dal
FMI, il PIL mondiale registrerà una espan-
sione del 3,3% nel 2014, con uno 0,1% in
meno rispetto alle previsioni aggiornate
dello scorso luglio; rispetto all’edizione di
aprile c’è stata una correzione dello -0,4%
delle stime, ‘alla luce soprattutto di una
prima metà del 2014 più debole delle at-
tese’. Per il 2015 è previsto un +3,8%, una
limatura al ribasso dello 0,2% sui calcoli di
tre mesi fa. La crescita dovrebbe rafforzarsi
nelle economie avanzate, ma il passo della
ripresa resta diverso nelle varie regioni: il
rimbalzo ‘più forte’ è atteso negli Stati Uni-
ti, mentre i ‘freni dovuti alla crisi si allente-
ranno solo lentamente’ nell’area euro - re-
cita il rapporto - e la crescita in Giappone
resterà ‘modesta’. La Cina dovrebbe essere
in costante crescita (7,1% nel 2015 contro il
7,4% del 2014). Detto questo, purtroppo Il
grande malato dell’economia mondiale è
l’Eurozona, con un tasso di disoccupazione
dell’11,2% e una crescita economica debo-
le e disomogenea per area territoriale, pari
all’1,3%.
La situazione in Europa
La ripresa in Europa è lenta e poco convin-
cente, latitano gli investimenti. Il terzo tri-
mestre luglio-settembre ha infatti visto il
Paesi Big:
economie a confronto