marzo 2015
42
samente abili mentre sono un centinaio le
persone che partecipano alle diverse atti-
vità. “Avere più risorse ci permetterebbe
di organizzare qualche incontro in più e
magari istituire una borsa di studio per le
persone che desiderano avvicinarsi al vo-
lo. E’ uno dei target che ci siamo dati, per
esempio destinando il 5x1000 a questa at-
tività. Il fatto di essere unici quasi mi spiace
perché la nostra missione di divulgazione
ci regala enormi soddisfazioni.”
Tecnologia e flessibilità
Ingegnere aerospaziale, un’attività di con-
sulente, disabile. Alessandro Paleri si è
laureato con una tesi sperimentale sullo
sviluppo e miglioramento ergonomico dei
comandi già esistenti per disabili. E questa
esperienza è diventata parte della sua atti-
vità di consulente. “In alcuni paesi europei,
come in Inghilterra, l’abilità deve essere di-
mostrata nella pratica e non sulla carta. In
Italia bisogna incontrare la persona che si
prende la responsabilità di mettere una fir-
ma. Ma il mondo, la mentalità, sono cam-
biate avanzando di pari passo con la tecno-
logia. Possiamo attingere a risorse che un
tempo erano in fase esplorativa in campo
militare o nella ricerca medica mentre og-
gi sono alla portata di tutti. Usiamo iPad e
iPhone. E la tecnologia in combinazione con
l’apertura mentale può abbattere le barrie-
re.”Comequelle cheprecludono il voloauna
persona diversamente abile. “Prima di un’e-
In alto, WeFly!
Team è l’unica
pattuglia acrobatica
al mondo su
ultraleggeri con
piloti disabili.
Sotto, la bandiera
WeFly! Team, con il
motto ‘Osa Volare’,
portata in orbita
dall’astronauta
italiana dell’Esa
Samantha
Cristoforetti,
capitano pilota
AM, nel corso della
missione Futura
dell’Asi.