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sostanze naturali attive. Le
nuove proprietà funzionali
per i materiali flessibili di
confezionamento che si
è cominciato a produrre
riguardano, in particolare, le
proprietà di barriera al vapor
d’acqua, all’ossigeno, alle
radiazioni UV, le proprietà
saldanti, il rilascio modulato
di sostanze attive quali
antiossidanti e antimicrobici
naturali.
Ismac-CNR ha invece adottato
un approccio sperimentale
che porta a migliorare i
composti additivi attualmente
impiegati per stabilizzare le
caratteristiche tecniche delle
poliolefine, il polimero di cui
si compongono i ‘food contact
materials’. Questi additivi
sono di limitata efficacia
perché poco compatibili con
la matrice che determina la
loro dispersione nell’ambiente
e sull’alimento confezionato.
Ismac-CNR ne ha sviluppato
di nuovi, di natura poliolefinica
e per questo perfettamente
integrati e compatibili con la
matrice di base. Entrambi gli
approcci consegnano materiali
innovativi capaci di migliorare
la conservabilità degli alimenti,
realizzando in tal modo un
guadagno di sicurezza, qualità
e salubrità ed un’estensione
della shelf-life dei prodotti.
Assicurare la qualità del
cibo: il ruolo chiave della
logistica
Per come vengono realizzati,
trasformati e distribuiti i prodotti
alimentari possono essere
paragonati a sistemi complessi
e dinamici che interagiscono
attivamente con l’ambiente che
li circonda. Durante il loro ciclo
di vita essi sono trasportati,
depositati, movimentati, caricati
e riposizionati continuamente.
I trasporti e le movimentazioni
espongono i prodotti alimentari
a sollecitazioni di vario genere
(temperatura, ossidazione,
respirazione, volatilizzazione,
disidratazione, inumidimento,
attivazione batterica e fungina)
che ne alterano il contenuti
nutritivi (vitamine, principi
bioattivi) e sensoriali (texture e
aroma).
La logistica rende possibile
l’ottimizzazione dei flussi di
merce e ha implicazioni dirette
nello sviluppo sostenibile dei
paesi considerando i suoi effetti
sull’ambiente e sull’impiego
delle risorse energetiche.
Tecnologie avanzate di
trasporto e condizionamento
faranno parte integrante dei
nuovi scenari con una logistica
evoluta di qualità. I sistemi
distributivi agroalimentari
saranno rivoluzionati
necessariamente da
tecnologie che, integrandosi,
valorizzeranno la qualità
delle produzioni, garantendo
il mantenimento dei fattori di
qualità delle produzioni italiane.
La logistica è dunque uno
strumento essenziale per una
crescita competitiva.
Il sistema studiato, denominato
‘magazzino viaggiante’
promosso da Tecnoalimenti
in collaborazione con
L’Università Liuc, rappresenta
un’innovazione nel comparto
del trasporto delle merci
agroalimentari in un contesto
innovativo di tecnologie e
servizi integrati che possa
affrontare in maniera
efficace la complessità della
movimentazione dei prodotti
alimentari, soprattutto se
deperibili. Il tutto in un’ottica
d’integrazione di filiera con lo
sfruttamento dell’intermodalità.
Il sistema proposto ridefinisce
lo scenario logistico con
soluzioni tecniche (il
frazionamento dell’unità
logistica, la refrigerazione
passiva, le atmosfere
modificate a bordo dell’unità
logistica, l’integrazione
operazionale lungo la supply
chain) volte a dare un forte
contributo per affrontare
le problematiche della
distribuzione alimentare
(gestione della catena del
freddo, handling della merce
per ricomposizione di carichi,
shelf-life).
Si consente così di valorizzare
la multimodalità del trasporto
merci con importanti risvolti
sulla mobilità sostenibile.
Con l’impiego di sistemi di
trasporto intermodale che
possano garantire un ritorno
economico sicuro e duraturo,
il magazzino viaggiante
può diventare il fulcro di un
nuovo modello operativo che
migliori la distribuzione dei
prodotti deperibili e persegua,
nello stesso tempo, obiettivi
di sostenibilità (economica,
gestionale, ambientale) e di
integrazione effettiva della
supply chain.
Nelle strutture e nei settori
fortemente disarticolati,
come quello agro-alimentare,
infatti, l’adozione di un
approccio sistemico evidenzia
l’importanza delle relazioni
tra le diverse componenti e
il conseguente concetto di
sistema integrato complessivo
che dà origine al nuovo
modello.
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n.18 maggio 2015