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n.18 maggio 2015
Smart educazione
• Cloud computing
technology per smart
government
• Smart culture e Turismo
• Energie rinnovabili e Smart
Grid
• Efficienza energetica
e tecnologie a basso
contenuto di carbonio
• Smart mobility e last-mile
logistic
• Sostenibilità delle risorse
naturali (rifiuti, acqua,
biodiversità)
Il fattore comune dei progetti,
in corso di implementazione
nelle città vincitrici ha come
caratteristica comune un
alto grado di coinvolgimento
della popolazione e di
efficacia funzionale in grado
di semplificarne la vita e
di migliorare la gestione di
alcuni aspetti dei problemi
della città.
Le cifre delle smart city
I numeri che coinvolgono
e coinvolgeranno
le tecnologie e le
trasformazioni delle smart
city sono impressionanti: il
Worldwatch Institute stima
che la popolazione mondiale
residente in città urbane al
2050 sarà di 6,3 miliardi di
persone con un incremento
di 2,6 miliardi nel prossimi
30 anni.
A queste considerazioni
bisogna aggiungere che la
crescita della popolazione
interesserà per il 95% i
paesi in via di sviluppo:
Asia e Africa saranno i
primi e assorbiranno una
percentuale dell’86% della
crescita prevista (l’Asia
passerà da 1,9 a 3,3 miliardi
di persone urbane, l’Africa
da 414 milioni a 1,2 miliardi).
Con questi numeri il mercato
delle smart city è dato in
crescita quasi esponenziale,
con un valore di 6 miliardi
di euro al 2050 [Fonte:
Pike Research, 2013]. Ma
il dato potrebbe avere una
magnitudo ben maggiore:
un’altra fonte [Zpryme]
individua un mercato da oltre
220 miliardi di dollari entro
il 2020 basando le stime
anche sulla forte richiesta
dei mercati energetici, con
Smart Meter e Smart Grid.
I dati di sviluppo analizzati
da McKinsey Global
Institute dicono che l’80%
del prodotto interno lordo
mondiale è generato nei
nuclei urbani. Il 50% di
questo è tra le 380 maggiori
hanno saputo attrarre start
up e generare crescita grazie
all’applicazione dei concetti di
smart city.
Città smart per cittadini smart
Il concetto chiave delle smart
city è il processo di inclusione
e partecipazione in cui
vengono coinvolti i cittadini:
il successo della smart city è
proporzionale alla capacità
dei suoi cittadini di utilizzare
le tecnologie per migliorare
la qualità urbana e, in
prospettiva, una democrazia
della governance dei servizi.
La smart city è un concetto
che deriva dall’edilizia
intelligente nata negli anni
‘80, con i primi BMS (Building
Management System) in
grado di gestire migliaia
di punti di controllo con
software di input di facile
gestione e apprendimento.
Gli edifici resi intelligenti (ma
sostanzialmente sordi e muti
rispetto agli occupanti) sono
stati messi in rete in città via
via maggiormente cablate. Ma
la città non è smart se non
crea un collegamento con i
propri cittadini, se non ha e
non dà degli input da utilizzare
per migliorare i proprio output
e renderne disponibili di
città del mondo sviluppato
e il 10% in altre 220 città
appartenenti a paesi in via di
sviluppo. Nel 2025, queste
600 città saranno ancor in
grado di generare il 60% della
crescita del PIL mondiale ma
il peso delle città cinesi sarà
cresciuto di almeno 100 unità.
La popolazione urbana cinese
è in aumento e nel 2025 sarà
passata dai 200milioni attuali
a oltre 800milioni.
La programmazione europea
per il periodo 2014-2020
prevede che il 5% dei
finanziamenti vada alle
aree urbane, vale a dire
1,5 miliardi di euro per
le smart city italiane, che
raddoppiano se si tiene conto
del cofinanziamento. La smart
city ha un valore ulteriore,
difficilmente quantificabile,
che corrisponde alla capacità
di attrarre nuove attività,
di creare lavoro e servizi
e, globalmente, essere un
posto migliore di altri per
vivere. Ne sono un esempio
le tante città che si sono
mosse prima e meglio di altre,
sia di grandi che di piccole
dimensioni: Friedrichshafen,
Aarhus, Santander, Paredes,
Peterborough e Bristol sono
solo alcune smart city che
Figure 4-6 -Tipi di partnership e collaborazione
SMART CITY