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n.18 maggio 2015

ACQUA

GESTIONE

da insufflare e di conseguenza al protocollo di gestione dettato dalla con-

centrazione di OD.

Software PLC – Regolazione comparto biologico con sistema ORP-

OD

La definizione del nuovo algoritmo nasce da una correlazione dei dati

rilevati in campo adeguatamente captati e trasferiti al centro di calcolo.

La regolazione del processo attraverso l’impiego dell’ORP, si propone

di governare gli interventi di somministrazione di ossigeno limitando il

numero e la durata ai soli eventi di necessità fisiologica dei microrga-

nismi, abbandonando un metodo basato sulla somministrazione di aria

con intervalli di funzionamento temporizzati. Con l’implementazione del

nuovo algoritmo, s’introduce un arresto forzato alle soffianti, per calcola-

re in maniera dinamica l’assetto del parametro OUR. Nella breve fase di

spegnimento si determinerà la pendenza della retta, che indica la rapidità

di assorbimento di ossigeno durante l’adempimento delle funzioni vitali,

cioè maggiore è l’inclinazione della retta, maggiore è l’attività respiratoria

del sistema biologico e, quindi maggiore deve essere la fornitura di aria.

In merito all’implementazione di un nuovo algoritmo con il parametro

ORP, si assumono come input di riferimento i dati raccolti in un intervallo

di tempo limitato, così come mostrato in Figura 3 integrando le indicazio-

ni del gestore in termini di problematiche riscontrate nella corretta ridu-

zione dei nitrati nello stesso periodo.

Si evince dal grafico sopra riportato come il parametro ORP descrive un

andamento ciclico, con la quasi totalità dei picchi superiori, soprattutto

in corrispondenza di una fascia oraria di alcune ore. Il picco superiore è

compreso in una fascia tra -50 mV e +50 mV. Il superamento del limite

superiore è stato interpretato come anomalia nella corrente interna di

ricircolo, dove si riscontra un quantitativo di ossigeno disciolto superiore

a quello atteso, accentuato dall’assenza di un selettore anossico.

La proposta definitiva è valida per un periodo strettamente legato alla

stagionalità, in quanto l’impianto è caratterizzato da un duplice grado di

funzionamento, in virtù del periodo estivo che richiama un tessuto urba-

no differente.

Nel ragionamento dell’algoritmo si considera un range ottimale di fun-

zionamento variabile sia nell’ambiente anossico che in quello aerobico.

Gli interventi rilevanti sono governati da un superamento della soglia su-

periore nel range anossico, con la risposta di incremento del set-point di

ossigeno, viceversa un superamento della soglia inferiore nell’ambiente

anossico comporta lo stop della soffiante.

Durante il tempo di arresto dell’insufflazione, avviene il calcolo dinamico

della pendenza della retta OD vs t con il fine di decretare il ripristino o la

modifica del set-point fissato, attraverso una variazione del valore o una

conferma del precedente.

Conclusioni e prospettive

In merito all’obiettivo di questo studio, è stata indagata la possibilità di co-

adiuvare un approccio tecnologico al monitoraggio ed alla tele-gestione,

con uno studio sull’applicabilità della misura del potenziale redox, quale

indicatore dell’attività della biomassa, nel comparto biologico di un im-

pianto a scala reale. La ricerca di informazioni sullo stato di attività della

biomassa, in correlazione con altri parametri oggetto del monitoraggio

intensivo, ha costituito il focus dello studio di ricerca. L’innovazione celata

nel metodo di monitoraggio segue una prassi sperimentale eseguita su

presidi reali e non su scala pilota poco rappresentativi delle effettive con-

dizioni di processo, inoltre l’intensificazione del monitoraggio rende più

rappresentativo la natura dinamica del sistema, irraggiungibile con cam-

pionamenti puntuali. La gamma di parametri nel monitoraggio accompa-

gnata da una frequenza maggiore di rilevazione, offre una campagna di

dati più completa di una semplice analisi puntuale con campionamento,

poco affine a descrivere le condizioni medie del sistema. L’intenzione

alla base dell’esperienza menzionata cerca risposte in una prospettiva

gestionale fondata sul monitoraggio differenziato e di facile determinazio-

ne, attraverso strumentazione consolidata dal punto di vista tecnologico

e con incidenza economica ridotta. I risultati riscontrati in un periodo di

osservazione limitato, sono confortanti soprattutto in chiave di continui-

tà dello studio per periodi stagionali diversi e più lunghi, in aggiunta ad

una completa sperimentazione estesa ai momenti di maggiore criticità ai

quali l’impianto è sottoposto (estate per flusso di turisti che raddoppia l’in-

cidenza del carico organico e stagioni con maggiore presenza di eventi

meteorologici, quindi con incrementi delle portate idrauliche).

L’introduzione di un nuovo metodo d’indagine su scala reale, rappresen-

ta un punto di partenza per la realizzazione di uno strumento tecnologico

in grado di supportare le decisioni in campo, con un effetto immediato

sulla manipolazione dei parametri attraverso la lettura e l’interpretazione

delle condizioni rilevate in loco.

Bibliografia

[1] P.M. Ndegwa

et al., Process Biochemistry,

2007,

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, 1272.

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nitrificazione - Teoria e primi risultati. Ingegneria Ambientale , 1994,

XXIII (1),

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[3] V.V. Goncharuk

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Process

, 2010,

32 (1)

, 1.

[4] P.T. Martin de la Vega

et al., Bioresource Technology,

2012,

114

,

160.

Figura 3 - Andamento ORP

nelle linee di processo

1 (rossa) e II (blu), in

seguito ad un mese di

monitoraggio.