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n.12 novembre 2013
L’efficienza energetica è una delle chiavi per la strategia di
riduzione delle emissioni nel protocollo 20-20-20. È portata
avanti come una soluzione facile da implementare con risultati e
benefici immediati, ma è più semplice a dirsi che a farsi.
In un recente rapporto dell’Ufficio Studi di
Intesa San Paolo, oltre al punto sull’industria
meccanica ed elettromeccanica nazionale, è
stato evidenziato come alcune applicazioni
siano a maggior potenziale rispetto ad altre.
La forza sta nel settore delle applicazioni
ai servizi ambientali (gestione delle acque,
rifiuti ecc), alla filiera delle energie rinnovabili
e all’efficienza energetica. L’Italia è terza
tra gli esportatori europei e quinta tra quelli
mondiali: il comparto conta per il 10% (pari
a 37 miliardi di euro) delle esportazioni
nazionali con trend in crescita. Le prospettive
del mercato globale di prodotti e servizi
verdi sono più che rosee, sono stimati 1.000
miliardi di euro l’anno con un potenziale
raddoppiato nel 2020. A questi dati più che
rassicuranti si aggiungono gli studi sulla
propensione dei consumatori finali rispetto
all’efficienza energetica. I risultati presentati
al recente convention nazionale Domotecnica
dell’osservatorio nazionale sull’efficienza
energetica ne sono una prova. L’osservatorio
è promosso da Domotecnica in partnership
con Accenture, Aspo, BNL gruppo BNP
Paribas ed Eni; l’Istituto Ispo ha eseguito
per l’osservatorio una serie di indagini a
campione con risultati interessanti.
Cosa pensano gli italiani
dell’efficienza energetica
Il campione esaminato è di 1.000 famiglie
(capi famiglia) e 300 PMI italiane intervistate
a inizio 2013. Quello che emerge è un quadro
contrastante: da un lato la percezione dei
problemi energetici di case e imprese risulta
abbastanza ben compresa, dall’altro sono
ancora pochi quelli che hanno deciso di
intervenire. L’attenzione verso le tematiche
energetiche è elevata, oltre il 50% ritiene
di essere informato sulle tematiche e di
conoscere i meccanismi incentivanti, salvo,
poi, ritenere anche difficile la comprensione e
valutazione dei vantaggi economici di queste
soluzioni.
L’attenzione nei confronti dell’efficienza
energetica è molto elevata: il 43% delle
famiglie è disponibile a valutare ed
eventualmente realizzare interventi di
riqualificazione, mentre il 13%, ovvero circa
3,3 milioni di famiglie, dichiara di aver
programmato, nel corso dei
prossimi 12 mesi, interventi
per rendere efficienti le
proprie abitazioni. Oltre
a motivi economici come
il risparmio in bolletta, è
la fiducia nei confronti di
Franco Pecchio
LE PROSPETTIVE
E LO SVILUPPO
RASSEGNA EFFICIENZA ENERGETICA
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