Un innovativo tessuto che cattura l’inquinamento e purifica l’aria

Pubblicato il 12 febbraio 2018

Engie e Anemotech hanno avviato una partnership per migliorare la qualità dell’aria riducendo l’inquinamento atmosferico generato principalmente dal traffico stradale, caldaie ed emissioni industriali. L’accordo permette di integrare nell’offerta di Engie i tessuti multistratoThe Breath” sviluppati da Anemotech, che assorbono, trattengono e disgregano, sia in spazi chiusi che aperti, le molecole inquinanti che hanno un impatto negativo sulla salute.

“Siamo costantemente colpiti da reiterati allarmi sulla pessima qualità dell’aria delle nostre città”, afferma Olivier Jacquier, amministratore delegato di Engie Italia. “La soluzione “the Breath”, che stiamo integrando nei nostri servizi, rappresenta un contributo ad una migliore qualità dell’aria che ogni giorno respiriamo. In Engie siamo impegnati nella sfida del cambiamento climatico e basiamo le nostre offerte sull’innovazione, sullo studio e introduzione di nuove tecnologie, poiché riteniamo che l’innovazione rappresenti una grande spinta propulsiva non solo allo sviluppo, ma soprattutto alla salvaguardia del nostro pianeta”.

“Siamo orgogliosi di poter avviare una partnership con Engie, azienda che si distingue per la sua sensibilità verso l’ambiente” dichiara Gianluca Barabino amministratore delegato di Anemotech. “Questa sinergia ci permetterà di far conoscere meglio a realtà pubbliche e private la nostra tecnologia, contribuendo alla salute delle persone in ambiente lavorativo. Si tratta anche di un ulteriore riconoscimento dell’innovazione creata: del resto i nostri pannelli hanno già ricevuto il “Premio Sviluppo Sostenibile 2016” del Presidente della Repubblica e trovato applicazione in numerosi uffici sia pubblici, sia privati.”.

Il successo di questa tecnologia è dovuto anche all’efficacia del dispositivo: è dimostrato, infatti, che 10 mq del tessuto “the Breath” riesce ad assorbire la quantità annua di NO2 (biossido di azoto) emessa da 1.450 auto diesel; VOC (composti organici volatili) da 3.625 auto a benzina e NO2 (biossido di azoto) generato da 15 caldaie. Questo innovativo tessuto, per il suo funzionamento, non necessita di collegamento ad alcuna alimentazione fossile o elettrica: sfrutta il naturale movimento dell’aria, assorbe gli inquinanti e restituisce aria più pulita. Vengono pertanto abbattute polveri sottili, particolato, clorofluorocarburi, benzene, formaldeide (mobilio, moquette e piastrelle sintetiche), idrocarburi aromatici (fumo di sigarette, locali con stampanti), ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ozono inquinante. “The Breath” combatte la “sindrome da edificio malato” (SBS – Sick Building Syndrome) provocata dai “Composti Organici Volatili – COV” presenti in tutti i solventi, nelle vernici e nei rivestimenti civili.

Engie offrirà “the Breath” ad amministrazioni pubbliche, aziende, esercizi commerciali, ospedali, trasporti pubblici, e a tutte le altre realtà interessate al miglioramento del proprio ambiente.



Contenuti correlati

  • L’impatto dell’agricoltura sulla qualità dell’aria in Lombardia

    Nonostante la parziale sospensione del settore dei trasporti e delle attività industriali durante i lockdown del 2020 dovuti all’epidemia di Covid-19, i livelli di particolato nell’atmosfera nel nord Italia sono rimasti elevati. Questo evento, sorprendente quanto significativo,...

  • Iplastic_UniSalento_nanoplastiche_microplastiche
    Inquinamento da microplastiche nel mare, 10 fatti per saperne di più

    La recente accelerazione dell’inquinamento da microplastiche ha aumentato la necessità di sviluppare nuovi strumenti di collaborazione per problemi sinergici che interessano gli ecosistemi costieri e oceanici. Uno degli ostacoli principali è la mancanza di informazioni standardizzate, comparabili...

  • Tecnologia e inquinamento digitale

    È innegabile che le nuove tecnologie abbiano offerto enormi benefici sia nell’ambito industriale che nella vita privata. Un esempio che coglie entrambi gli aspetti è ad esempio la grande diffusione dello smart working, oppure la continua crescita...

  • Il drone ‘mangia rifiuti’ di Climate Tech: ne raccoglie fino a 60 kg a missione

    Un drone per tutelare la salute delle acque della Darsena milanese dall’inquinamento e dalla minaccia dei rifiuti. LifeGate, società benefit e network d’informazione, progetti e servizi da oltre 20 anni punto di riferimento italiano sulla sostenibilità, in...

  • Hoffmann Group schiera un team di esperti in ecologia industriale

    L’attenzione crescente per la protezione dell’ambiente e delle persone richiede attività produttive sempre più sostenibili. Tuttavia, le soluzioni che oggi consentono alle aziende di gestire in modo efficiente e sicuro le risorse che entrano in gioco nella...

  • plastica Honeywell UOP UpCycle Process
    Honeywell per un’economia circolare della plastica

    Di tutta la plastica prodotta tra il 1950 e il 2017, 7 miliardi di tonnellate sono diventate rifiuti, e la quantità continua ad aumentare. Oggi, il mondo produce il doppio della plastica rispetto a due decenni fa,...

  • Alisea potenzia il monitoraggio da remoto degli impianti HVAC

    La qualità dell’aria, outdoor e indoor, riveste sempre più un ruolo di vitale importanza, soprattutto alla luce degli effetti negativi sulla salute causati da una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico. Tra i fattori più dannosi vi è sicuramente...

  • Sostenibilità: a Milano la prima parete verde intelligente che riduce l’inquinamento

    Oltre 10.000 piante su 350 metri quadrati di superficie verticale, per un totale di 24 varietà vegetali diverse appositamente selezionate per costituire un filtro naturale contro le polveri sottili e la CO2. Sono questi i numeri della...

  • Il Progetto PURE di Comau per la purificazione dell’aria

    “Only One Earth”, il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2022, è una buona opportunità per spingere ognuno di noi a celebrare il Pianeta, puntando l’attenzione sull’importanza di agire in favore del clima e della natura, promuovendo azioni...

  • Etna vulcano emissioni CO2
    Vulcani, l’Etna emette quantità eccezionali di CO2

    L’Etna emette quantità di CO2 molto superiori a quelle di altri vulcani attivi e ciò si deve a serbatoi di carbonio profondi presenti sotto l’Italia meridionale, che liberano anidride carbonica a causa del movimento della placca ionica....

Scopri le novità scelte per te x