Sostenibilità: a Milano la prima parete verde intelligente che riduce l’inquinamento
Il green wall è stato progettato da Paolo Pignataro sul deposito ATM di via Giambellino: più di 10.000 piante di 24 diverse varietà per migliorare la qualità dell’aria
Oltre 10.000 piante su 350 metri quadrati di superficie verticale, per un totale di 24 varietà vegetali diverse appositamente selezionate per costituire un filtro naturale contro le polveri sottili e la CO2. Sono questi i numeri della nuova parete verde realizzata sul deposito degli autobus dell’Azienda Trasporti Milanesi, il cui progetto è stato firmato da Paolo Pignataro, Agronomo specializzato nel verde verticale.
Prima Natural Based Solution (NBS) CLEVER, realizzata a Milano con l’obiettivo di generare un miglioramento ambientale, “il giardino verticale sul deposito Giambellino prevede l’impiego di varietà botaniche che sono state scelte per la documentata capacità di cattura delle polveri sottili (PM10 e PM2,5), incrociando i dati della letteratura scientifica sull’efficacia delle specie con le caratteristiche funzionali necessarie per la sostenibilità della parete”, sottolinea Paolo Pignataro, che è membro del Consiglio direttivo di AIVEP (Associazione Italiana Verde Pensile) e che è alla guida del team di DivoMí, specializzato nella realizzazione di verde tecnologico.
L’opera è stata realizzata impiegando piante sempreverdi che daranno un contributo alla rimozione del particolato sottile anche nel periodo invernale, tradizionalmente il più critico per quel che riguarda la qualità dell’aria in tutto il bacino padano. “Il verde verticale rappresenta, infatti, non solo uno strumento per migliorare il design urbano, ma anche per assorbire la CO2 nelle nostre città e per contrastare l’inquinamento, con effetti positivi sulla salute dei cittadini”, prosegue Pignataro.
Non solo. La sua proporzione e posizione lungo il marciapiede in un viale ad alto scorrimento di traffico come via Giambellino rende la parete verde particolarmente adatta a svolgere le funzioni di raffrescamento estivo, di miglioramento del comfort acustico e per contribuire al risparmio energetico invernale all’interno dell’edificio.
Il progetto è spiccatamente focalizzato sulle prestazioni ambientali e sociali, come da obiettivi di CLEVER Cities Milano, capofila del progetto all’interno del programma Horizon2020 della Commissione Europea.
La facciata del deposito, lunga 75 metri e alta 8 metri, ospita 350 metri quadrati di verde verticale. L’armonia di piccole fioriture che si alternano nella bella stagione, i contrasti di fogliame e i volumi che si creano con lo sviluppo delle diverse specie determinano una composizione fresca, varia in stile naturalistico, a evoluzione libera e spessore variabile. L’assenza di disegni obbligati semplifica la manutenzione, senza necessità di potature per mantenerne l’identità iniziale. La densa vegetazione della parete svolgerà anche una funzione ecologica in quanto rappresenta un habitat e una fonte di nutrimento ideale per avifauna e insetti impollinatori.
La combinazione di 24 varietà vegetali, che comprende ad esempio Mahonia, Juniperus, Taxus, Hedera e Trachelospermum, è stata appositamente studiata per costituire un filtro naturale per la pulizia dell’aria. Le specie sono, inoltre, state scelte per la loro frugalità, longevità, resistenza alle malattie e per il portamento compatto o strisciante, che minimizza l’ingombro nella parte bassa della parete. Le prestazioni effettive di sequestro del particolato da parte delle diverse specie saranno monitorate e studiate da parte del Politecnico di Milano, mediante conteggio quali-quantitativo delle particelle di PM10 e PM2,5 al microscopio elettronico.
Le piante sono inserite a radice nuda (senza terra) in stratigrafia di tessuto e sono alimentate da microirrigazioni con una soluzione leggermente fertilizzata. La fertirrigazione, tipica delle culture idroponiche, viene calibrata con attenzione nelle diverse stagioni a stimolare fioriture e nuove foglie, senza eccedere nello sviluppo. La tecnologia dell’impianto è ai massimi livelli, con PLC (Programmable Logic Controller) collegata a sensori ambientali, per monitorare costantemente le condizioni delle piante e calibrare anche da remoto la corretta irrigazione. Per la prima volta è presente anche un contatore in uscita dalla parete, che permette di controllare l’efficienza di utilizzo dell’acqua e massimizzare il risparmio idrico.
Paolo Pignataro è Agronomo specializzato nel verde verticale. È nel Consiglio direttivo di AIVEP (Associazione Italiana Verde Pensile) ed è alla guida del team di DivoMí (Design Vivo Milano), specializzato nella realizzazione di verde tecnologico. Ha collaborato a studi di ricerca sul verde verticale con l’Università Alma Mater di Bologna e l’Università degli Studi di Genova. Ha, inoltre, coordinato il gruppo di lavoro per le Linee Guida AIVEP sul Verde Verticale e coordina i tavoli di lavoro con le aziende per definire la norma nazionale italiana, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Oltre all’intera progettazione del Green Wall di ATM, ha progettato, realizzato e fornito consulenza per numerose altre opere di verde verticale, tra cui il Padiglione Israele a Milano Expo 2015, l’Interior Wall nello Store di Rigoni Asiago a Milano, il giardino verticale di 200 metri quadrati sull’autosilo del Buoncosiglio a Trento, il Green Wall all’Iper di Arese, l’Interior Wall per la nuova sede di Cortilia.
Contenuti correlati
-
Una ‘foresta invisibile’ pari a 1.430 campi da calcio per assorbire lo smog
Prosegue l’allarme sulla qualità dell’ aria nel Bel Paese: secondo un recente report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sono ben 11 le città italiane nella top 20 delle metropoli più inquinate del Vecchio Continente. A Milano, in occasione...
-
L’impatto dell’agricoltura sulla qualità dell’aria in Lombardia
Nonostante la parziale sospensione del settore dei trasporti e delle attività industriali durante i lockdown del 2020 dovuti all’epidemia di Covid-19, i livelli di particolato nell’atmosfera nel nord Italia sono rimasti elevati. Questo evento, sorprendente quanto significativo,...
-
Inquinamento da microplastiche nel mare, 10 fatti per saperne di più
La recente accelerazione dell’inquinamento da microplastiche ha aumentato la necessità di sviluppare nuovi strumenti di collaborazione per problemi sinergici che interessano gli ecosistemi costieri e oceanici. Uno degli ostacoli principali è la mancanza di informazioni standardizzate, comparabili...
-
Tecnologia e inquinamento digitale
È innegabile che le nuove tecnologie abbiano offerto enormi benefici sia nell’ambito industriale che nella vita privata. Un esempio che coglie entrambi gli aspetti è ad esempio la grande diffusione dello smart working, oppure la continua crescita...
-
Il drone ‘mangia rifiuti’ di Climate Tech: ne raccoglie fino a 60 kg a missione
Un drone per tutelare la salute delle acque della Darsena milanese dall’inquinamento e dalla minaccia dei rifiuti. LifeGate, società benefit e network d’informazione, progetti e servizi da oltre 20 anni punto di riferimento italiano sulla sostenibilità, in...
-
Hoffmann Group schiera un team di esperti in ecologia industriale
L’attenzione crescente per la protezione dell’ambiente e delle persone richiede attività produttive sempre più sostenibili. Tuttavia, le soluzioni che oggi consentono alle aziende di gestire in modo efficiente e sicuro le risorse che entrano in gioco nella...
-
Honeywell per un’economia circolare della plastica
Di tutta la plastica prodotta tra il 1950 e il 2017, 7 miliardi di tonnellate sono diventate rifiuti, e la quantità continua ad aumentare. Oggi, il mondo produce il doppio della plastica rispetto a due decenni fa,...
-
Cyclomedia, una mappa del Comune di Milano per una migliore governance del territorio
Cyclomedia, attivo nel campo della digitalizzazione degli spazi esterni, ha acquisito su richiesta del Comune di Milano una dettagliata e precisa fotografia dei circa 2.500 km che compongono l’area urbana del capoluogo lombardo. I dati, raccolti ed...
-
Alisea potenzia il monitoraggio da remoto degli impianti HVAC
La qualità dell’aria, outdoor e indoor, riveste sempre più un ruolo di vitale importanza, soprattutto alla luce degli effetti negativi sulla salute causati da una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico. Tra i fattori più dannosi vi è sicuramente...
-
Siccità: a Milano acqua depurata per innaffiare il Parco Nord
La morsa della siccità non accenna a diminuire, il settore agricolo lamenta danni sempre più ingenti e decine e decine di Comuni hanno emanato ordinanze per limitare l’impiego della risorsa idrica per innaffiare campi e parchi. Ecco...