Sick a mcTER con soluzioni Industry 4.0 oriented per il mondo della cogenerazione
Cogenerazione, energia ed efficienza energetica sono le protagoniste della nuova edizione di mcTER, che quest’anno ha scelto come tema della mostra-convegno “La cogenerazione verso l’Industria 4.0”. “Per raggiungere l’obiettivo Industria 4.0 le aziende hanno bisogno di ammodernare i propri impianti, è innegabile. Ecco allora che la nuova legge di stabilità arriva in soccorso delle piccole, medie e grandi realtà che hanno bisogno di interventi di revamping, permettendo loro di accedere a finanziamenti importanti” afferma l’Ing. Alberto Pronzati, Sales Manager Process Automation CEMs & Process Analyzers di Sick S.p.A. “Si parla molto di super e iper ammortamento, ma spesso non si pensa che queste agevolazioni possono essere applicate anche ai sistemi di analisi gas”.
Oltre ai noti beni strumentali con funzionamento controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, ai dispositivi per l’interazione uomo macchina e il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza sul posto di lavoro, infatti, l’allegato A della Legge 232/2016 indica tra i beni materiali soggetti all’iper ammortamento del 250% i sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità. Tra questi rientrano anche i sistemi di monitoraggio del processo per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica, ovvero i dispositivi per il controllo di processo e il monitoraggio delle emissioni.
Nel corso di mcTER, l’Ing. Salvatore Squillaci, Product Manager Analyzers & Flow Solutions di Sick, terrà il workshop “Sistemi SAE e SME per la cogenerazione a Biomassa e a BIOGAS – Le soluzioni integrate di Sick per accedere velocemente agli incentivi governativi previsti dal DM 6 luglio 2012 e dalla recente legge finanziaria 232/2016”. L’ampio portfolio di Sick, infatti, offre dai semplici sensori per il monitoraggio dell’ossigeno alla misura delle polveri fino a sistemi di analisi completi o misuratori combinati per la misura di polveri, portata, pressione e temperatura, tutti corredati da avanzati sistemi di condivisione delle informazioni registrate e capaci di rispondere alle aspettative sia della Legge di Stabilità del 2016 che ai decreti per la produzione di energia da FER non fotovoltaiche.
La sicurezza di minimizzare l’impatto sull’ambiente nasce dalla certezza di una buona efficienza dei filtri, risulta quindi di fondamentale importanza un sistema in grado di verificare il residuo di polvere dopo il filtro e/o di rilevare anomalie come la rottura di una manica. Tradizionalmente si pone poca attenzione a questa misura e ai costi che possono derivare da una scelta affrettata della tecnologia da utilizzare; avere un dispositivo totalmente immune alla variazione della velocità dei fumi, all’umidità e alla carica elettrica delle particelle, ed estremamente robusto allo sporco come Dusthunter SP30 di Sick permette di trovare una soluzione unica per tutti i tipi di filtro all’umidità. Al contempo, si riducono i costi di gestione tramite una netta riduzione dei fermi impianto, tipici di soluzioni di misura non ottiche. La diagnostica, inoltre, permette di prevenire la necessità di manutenzione, pianificando le attività e garantendo una maggiore efficienza dell’impianto. Alla base del funzionamento del Dusthunter SP30 si trova la diffrazione della luce generata dalla presenza di particolato (scattering light), che consente di raggiungere elevate prestazioni di misura in termini di sensibilità strumentale e di rilevare stabilmente anche le concentrazioni minime.
L’efficienza energetica passa anche dalla corretta regolazione del livello di ossigeno durante la combustione; una concentrazione troppo bassa, infatti, provoca una combustione incompleta e aumenta la concentrazione di CO nei fumi, mentre un’alta concentrazione dello stesso genera un’inutile perdita di calore. Per evitare questi inconvenienti, Sick propone Zirkor200 per combustioni fino a 1.600° C. La lunghezza variabile delle sonde, e la varietà di interfacce disponibili rendono adatto questo sensore a numerose installazioni e applicazioni. Per innalzare la resistenza del dispositivo, soprattutto in condizioni corrosive, Sick ha ideato le tecnologie LongLife e LongLife2, che vanno a ricoprire la cella di misura evitando la dispersione della copertura in platino dell’elettrodo. Questo rende il sensore molto più resistente e duraturo nel tempo, riducendo considerevolmente gli interventi di manutenzione. Zirkor200 è interamente gestibile da remoto tramite Zirkor Remote, un’app attraverso la quale è possibile accedere ai dati di processo e a tutte le informazioni rilevate dall’analizzatore in tempo reale. Completa il profilo del sensore una certificazione EN 15267 per il monitoraggio delle emissioni.
Combi-probe CP100 di SICK combina in un unico dispositivo il polverimetro a luce diffusa Dusthunter SP100, il misuratore di portata Flowsic100 PR, un sensore di pressione e uno per la misura della temperatura. In modo compatto, con un solo foro al camino, è possibile così misurare la concentrazione di polveri, la portata fumi, pressione e temperatura. Il principio di funzionamento ottico del Dusthunter con lo scattering in avanti e la misura della differenza del tempo di volo di un segnale ultrasonoro del Flowsic, non necessitano di alcuna regolazione meccanica, per una messa in esercizio più rapida e più sicura nel tempo. L’unità di controllo condivisa MCU unisce la misura e la diagnostica dei vari componenti e ne può rendere disponibili i dati attraverso rete Ethernet oltre che tramite i classici segnali analogici e digitali per gli stati.
Accanto alle tradizionali soluzioni di analisi estrattive con fotometri a caldo richieste per processi con esigenza di misura di componenti, quali acidi e ammoniaca, e alle versioni più avanzate richieste per applicazioni più complesse, il PowerCEMS50 di SICK è un sistema per la misura in continuo delle emissioni di impianti di combustione alimentati con combustibili fossili. Il sistema è costituito da un analizzatore SIDOR, che lavora nell’infrarosso, abbinato a un circuito di trattamento gas predisposto per la misurazione dei tipici componenti CO, NOx, SO2 e O2.
Le dimensioni contenute del cabinet IP 54 rendono l’installazione possibile anche in qualsiasi contesto indoor, e può essere dotato di un sistema di condizionamento per operare in ambienti con temperatura superiore ai 35° C.
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