Franco Cecchi è stato nominato presidente dell’Inca
Inca è una rete che mette in contatto i diversi atenei italiani e attraverso la quale ci si scambiano conoscenze su chimica fine, tecnologie, scienze dei materiali e applicazioni nel campo ambientale.
Franco Cecchi, ordinario di Impianti chimici all’Università di Verona, è stato nominato presidente dell’Inca, consorzio interuniversitario nazionale “La chimica per l’ambiente”. Il consorzio Inca si pone l’obiettivo principale di riunire le diverse competenze e di generare una rete coordinata dei chimici che lavorano nel campo della protezione dell’ambiente. Oggi il consorzio Inca conta 31 atenei associati e 80 unità di ricerca.
“Il Consorzio è un’aggregazione a rete di competenze esistenti in vari atenei”, spiega il professor Cecchi, “una struttura sinergica e con adeguata massa critica; altrimenti, in Italia, sarebbe difficile poter avere risorse umane qualificate che si occupano di ricerca nel settore ambientale in un’unica Università. Questo settore è caratterizzato, infatti, da una importante interconnessione tra scienze di base ed ingegneria. Inca dispone di vari laboratori il più importante dei quali è quello che ha sede a Venezia al parco scientifico e tecnologico che può vantare primati circa le analisi di microinquinanti con particolare riferimento alle diossine in varie matrici ambientali e negli alimenti”.
Oggi il Consorzio ha un piano scientifico che riguarda la chimica fine, le tecnologie, le scienze dei materiali e le applicazioni. “Rispetto al territorio”, precisa Cecchi, “ci attendiamo che le sue istituzioni sfruttino questa aggregazione con alto profilo scientifico e culturale e tecnico per risolvere veramente i suoi problemi. Ad esempio, abbiamo recentemente dato la disponibilità al Prefetto di Treviso di costituire un gruppo di studio interdisciplinare per poter dare un contributo alla risoluzione del problema della presenza di mercurio in alcuni pozzi di attingimento di acqua”.
In questo ambito anche per il prossimo anno accademico è stato attivato a Verona il master in Ingegneria chimica della depurazione delle acque e delle energie rinnovabili giunto alla nona edizione. “Quest’anno parteciperanno come partner diverse aziende di settore che, oltre a finanziare l’iniziativa, permetteranno un contatto diretto tra operatori e studenti. Questo sarà realizzato attraverso lezioni rivolte alle maestranze delle aziende, nelle aziende stesse, e tenute da esperti universitari e delle stesse aziende. Credo sia un’esperienza nuova, non solo per noi, e contiamo che questo permetta di unire le esigenze formative con quelle di acquisizione di personale qualificato”.
Consorzio Inca: www.incaweb.org
Università di Verona: www.univr.it
Contenuti correlati
-
Tecnologia e biologia si fondono per migliorare lavoro e salute
Frutto della convergenza tra competenze meccatroniche e bio-medicali, le tecnologie indossabili e la bionica stanno dimostrando una crescente efficacia e sempre maggiori capacità di integrazione con il corpo umano. Miniaturizzazione dei componenti, materiali avanzati e interfacce neurali...
-
Anie Confindustria, ombre e luci dello stato dell’occupazione in Italia
Anie Confindustria ha analizzato lo stato dell’occupazione nell’industria italiana elettrotecnica ed elettronica. Una domanda in crescita, in termine di numeri, di competenze e di impiego di nuove tecnologie per le imprese manifatturiere dei settori elettrotecnico ed elettronico,...
-
Anie CSI: rete di misurazione del gas come modello anche per l’acqua
L’innovazione digitale può diventare risparmio per il gestore del servizio, quindi offrire fondi per gli investimenti nella manutenzione delle reti. In ultima analisi, è risparmio per l’utenza. La proposta arriva da Anie CSI, l’Associazione che in Confindustria rappresenta...
-
COP27 e Agenda 2030: i grandi del pianeta per lo sviluppo sostenibile
Si è da poco conclusa Cop27, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Focus principale dell’incontro è stato l’urgenza di un’azione immediata in materia ambientale, consci del fatto che il delicato contesto geopolitico in Ucraina ha...
-
L’agricoltura ha bisogno di acqua e la tecnologia può aiutare
Due dei problemi globali più pressanti per il prossimo futuro sono la disponibilità di cibo per una popolazione mondiale in crescita e la disponibilità costante di acqua. Oltre al prolungato periodo di siccità che sta interessando ormai...
-
E-skill di Comau è il programma di upskilling nel campo dell’elettrificazione
Attivo dal 2019 il percorso di formazione oggi si focalizza sulle nuove fonti di energia con un occhio particolare alle sfide dell’e-mobility, delle batterie elettriche e dell’idrogeno per supportare la trasformazione delle competenze richieste a chi già...
-
Il ruolo degli oceani nella lotta al cambiamento climatico: nasce il consorzio OCIA
Il Woods Hole Oceanographic Institution e Analog Devices hanno dato il via al consorzio Ocean and Climate Innovation Accelerator. Analog Devices investirà 3 milioni di dollari in tre anni in questo progetto che si concentrerà sul far...
-
Innovazione: ENEA e RINA Consulting si alleano per rafforzare trasferimento tecnologico
ENEA e RINA Consulting, società di consulenza ingegneristica del gruppo RINA, hanno sottoscritto un accordo per il trasferimento di tecnologie innovative al sistema industriale e per valorizzare l’offerta di progetti e servizi avanzati sviluppati dall’Agenzia, anche attraverso...
-
Borse di studio Sorgenia in ambiente e sostenibilità per gli studenti
Sorgenia ha messo a disposizione venti borse di studio per i maturandi dell’anno scolastico in corso che sceglieranno un percorso di studi universitari su temi ambientali e legati alla sostenibilità. Le future matricole di facoltà che formano professionisti capaci...
-
Rete in fibra ottica con il 90% di plastica riciclata da Prysmian
Prysmian Group, noto a livello mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, annuncia la sua collaborazione con l’operatore olandese KPN in un progetto pilota che prevede l’installazione di una rete in fibra...