Da CLR cella Serie 606

Acque reflue: CLR presenta la cella Serie 606 per l’analisi selettiva di ossidanti e la rimozione dell’eccesso di reagente.

Pubblicato il 12 agosto 2015

Per poter essere riutilizzate le acque reflue depurate devono avere caratteristiche chimico-fisiche ben definite e non devono contenere organismi patogeni oltre limiti stabiliti in base al tipo di riuso cui sono destinate. Gli agenti patogeni indesiderati sono virus, batteri, protozoi ed elminti, che possono venire abbattuti per dosaggio di ossidanti con forte potere disinfettante quali cloro, biossido di cloro, ozono, acido peracetico. Per ottenere il livello di disinfezione necessario evitando gli eccessi, è fondamentale controllare in modo preciso il dosaggio dell’ossidante. Al termine della disinfezione l’eccesso di reagente deve essere rimosso per evitare danni al corpo recettore.

La misura dei disinfettanti in queste condizioni è però critica, perché la soluzione in analisi può contenere sostanze inquinanti che interferiscono nella misura e sostanze in sospensione. CLR ha installato, in questi casi, le celle Serie 606 per analisi selettiva di ossidanti, che garantiscono elevata sensibilità, precisione, stabilità e basse necessità di manutenzione anche in condizioni molto gravose. Sono celle polarografiche a tre elettrodi con sistema di autopulizia meccanica. Scegliendo opportunamente il potenziale imposto agli elettrodi è possibile rendere la misura selettiva alla sostanza in esame, minimizzando l’interferenza degli altri ossidanti presenti nel campione. Per sopportare egregiamente le elevate concentrazioni di ossidante nelle quali la cella deve lavorare l’elettrodo di misura ed il controelettrodo sono realizzati in materiale inerte, mentre l’elettrodo di riferimento è progettato appositamente. Questo rende la cella esente da rumore di fondo e deriva del segnale, derivanti dalla corrosione degli elettrodi, anche in condizioni critiche come le misure in acqua di mare, negli scarichi o le misure di ossidanti a concentrazioni elevate. Il sistema di autopulizia meccanica rende la cella adatta a tutte le applicazioni in cui le celle tradizionali non potrebbero lavorare per la presenza di sostanze incrostanti o con la tendenza a depositare nei passaggi e sugli elettrodi. Non ci sono particolari richieste di portata campione alla cella in quanto questa non influenza la misura.



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