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marzo 2015

resse per Expo, che sicuramente aumen-

teranno nei prossimi mesi. Sono già oltre

due milioni le notti prenotate in Italia da

importanti tour operator internazionali.

Nei principali scali italiani, ad esempio, ab-

biamo inaugurato gli Infopoint dell’Esposi-

zione, che saranno attivi fino al 31 ottobre.

Il treno-mostra ‘ExpoExpress’, poi, ha viag-

giato in questi ultimi mesi attraverso l’Italia

per promuovere, in 12 tappe, l’Esposizione

Universale, offrendo al pubblico incontri,

eventi, laboratori, casting e show cooking

gratuiti. Anche il tour degli InfoPoint mo-

bili prosegue dopo il successo dell’estate,

durante la quale i pullman targati ExpoMi-

lano 2015 hanno toccato le principali locali-

tà balneari italiane. Oltre a vendere i bigliet-

ti, viene fornita ai turisti e ai viaggiatori ogni

genere di informazione. Il nostro obiettivo

infatti è quello di esaltare, attraverso una

serie di iniziative che sfruttino contempora-

neamente più mezzi di comunicazione, non

solo Expo ma le varie facce dell’Italia, le sue

tipicità, le sue eccellenze agroalimentari, che

poi avranno la loro vetrina di prestigio all’in-

terno di Padiglione Italia”.

Al centro dell’Expo lombardo c’è il tema

‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Lei ha

parlatodel dirittoal cibo. Come si può fare?

“Ad oggi solo 23 Paesi hanno inserito un

espresso riconoscimento costituzionale e

nella Carta di Milano, vera eredità di Expo

che condivideremo con cittadini, governi e

associazioni, che consegneremo al segreta-

rio generale dell’ONU il 16 ottobre in vista

dell’imminente discussione internazionale

sui prossimi obiettivi del millennio. Siamo

solo all’inizio, ci aspetta ancora molto lavo-

ro ma i primi risultati raggiunti sono dav-

vero straordinari”.

Durante il semestre di manifestazione è

stato previsto l’arrivo in Italia di 20 milioni

di turisti di cui un terzo dall’estero. Cosa è

stato fatto per promuovere i flussi di visi-

tatori dall’Italia e dai Paesi stranieri?

“Dall’1 maggio al 31 ottobre avremo il

mondo in casa. Sono convinto che i venti

milioni di visitatori che accoglieremo in

Expo possano diventare 20 milioni di am-

basciatori del diritto al cibo nel mondo, va-

le a dire cittadini consapevoli determinati

a dare il proprio quotidiano contributo. E

poi vogliamo far conoscere agli oltre 140

Paesi partecipanti il nostro ‘saper fare’, ma

anche il fascino e l’ospitalità delle diverse

realtà territoriali italiane. Ė questo il senso

del progetto ‘Expo e Territori’ che, con ol-

tre 21 milioni di euro di risorse assegnate

dal Cipe, collegherà l’Esposizione di Milano

con tutte le regioni, con l’obiettivo di va-

lorizzare le eccellenze produttive e scien-

tifiche delle diverse filiere agroalimentari,

il patrimonio culturale e artistico, i nostri

beni paesaggistici e naturalistici. Abbiamo

25 proposte progettuali arrivate da tutte le

Regioni, per un’offerta variegata che crea

un circuito d’attrazione, anche turistica,

che spazia da Nord a Sud, interessando tra

gli altri pure i siti patrimonio dell’Unesco,

come ad esempio le Residenze Sabaude in

Piemonte, le Ville del Palladio in Veneto,

Villa Adriana e Villa d’Este nel Lazio, il si-

to archeologico di Paestum in Campania, il

Villaggio Nuragico in Sardegna o il Monte

Etna in Sicilia. Un percorso articolato, che

si snoda attraverso le nostre eccellenze e

le nostre professionalità che ogni giorno

si distinguono e contribuiscono a scrivere

importanti pagine di successo del nostro

Paese in campo agroalimentare e non solo.

Una vera e propria esperienza di sistema

che resterà anche dopo Expo e che ci aiuta

a fare squadra”.

Quali politiche di marketing territoriale,

di potenziamento e coordinamento della

capacità ricettiva e di vendita dei biglietti

sono statemesse a punto?

“La macchina organizzativa di Expo è at-

tiva in modo capillare su tutto il territorio

nazionale. Ad oggi sono stati venduti oltre

8 milioni di biglietti nel mondo, di cui un

milione solo in Cina. Sono numeri impor-

tanti che dimostrano l’attenzione e l’inte-

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Da sinistra, Giuseppe Sala (amministratore delegato Expo 2015 SpA), MaurizioMartina (ministro dell’Agricoltura), Diana Bracco (presidente di Expo 2015 SpA).